Roma, assemblea nazionale Contro i re e le loro guerre, per la convergenza e l’inclusione
Sabato 15 novembre centinaia di militanti provenienti da tutta Italia si sono
riuniti in un’aula troppo piccola dell’Università la Sapienza, a Roma, allo
scopo di rilanciare il movimento oceanico sceso in piazza dal 22 settembre all’8
ottobre in solidarietà con la Global Sumud Flotilla, con la Freedom Flotilla e
con la decennale lotta del popolo palestinese. L’assemblea, ispirata nel nome al
No Kings Day che il 18 ottobre ha visto manifestare 7 milioni di americani
contro l’autoritarismo di Trump, è stata organizzata da centinaia di realtà
sociali, dalla Rete No Dl Sicurezza al Global Movement to Gaza, dalla CGIL alla
campagna Stop Rearm Europe, fino alla Rete No Bavaglio e ad Assopace Palestina.
Foto di Luciano Cerasa
Decine gli interventi in presenza (tra gli altri Luisa Morgantini, i lavoratori
della ex Gkn, Marco Bersani, membri degli equipaggi di mare e di terra delle
Flotille, Maia Issa del Movimento Studenti Palestinesi) e a distanza. Marica Di
Pietro di A Sud si collega da Belém, in Brasile, dove si stanno svolgendo la
COP30 e il Vertice dei Popoli, un giovane obiettore di coscienza della rete
Mesarvot parla da Tel Aviv e Arab Barghouti, il figlio più giovane del leader
palestinese Marwan Barghouti in un videomessaggio ringrazia per il sostegno al
popolo palestinese e annuncia che il 29 novembre si rilancerà la campagna per la
liberazione del padre e di tutti i prigionieri palestinesi.
Maya Issa del Movimento Studenti Palestinesi
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In diversi interventi si propone che la manifestazione nazionale del 29 novembre
diventi un appuntamento fondamentale della convergenza dei vari movimenti che
costituiscono questo movimento composito per la caduta del governo, per fermare
la corsa al riarmo e alla guerra e per costruire dal basso un altro mondo
radicalmente diverso e ancora possibile.
E’ necessario attraversare tutte le iniziative, cercando unità e convergenza al
di là delle sigle che le promuovono: gli scioperi generali del 28 novembre (USB)
e 12 dicembre (CGIL) la manifestazione di Nonunadimeno contro la violenza di
genere il 22 novembre a Roma e il 25 a livello locale, quella del 23 novembre
contro la transfobia e la manifestazione a Bologna il 21 novembre contro la
partita di pallacanestro con la squadra di Israele.
La rappresentante di Magistratura Democratica chiede di attivare una
mobilitazione per il No al referendum sulla separazione delle carriere, che
intende smembrare il CSM e mettere la mordacchia all’autonomia della
magistratura, lasciando campo libero allo strapotere dispotico e antidemocratico
dell’esecutivo.
Al termine dell’assemblea i partecipanti si uniscono al Climate Pride, convocato
per difendere l’ambiente e il clima, per chiedere una vera transizione
ecologica, per promuovere la pace e opporsi all’oppressione del popolo
palestinese.
Foto di Mauro Zanella
Mauro Carlo Zanella