Il passaporto falso non incide sulla credibilità del richiedente: riconosciuta la protezione sussidiaria a minore del Sudafrica
Il Tribunale di Roma in questa bella pronuncia riconosce la protezione
sussidiaria a un minore proveniente dal Sudafrica. La sentenza è interessante
perché pur in presenza di un passaporto – ritenuto peraltro falso, richiesto
solo per poter viaggiare in autonomia – non è intaccata la credibilità del
ricorrente, che invece si evince da altri fattori e va valutata in relazione
alla sua giovanissima età.
Il Tribunale di Roma infatti afferma che “si ritiene plausibile che l’età reale
del ricorrente sia quella dichiarata e che quindi lo stesso sia tuttora
minorenne;[…] è altresì plausibile che il passaporto non recasse soltanto un
nome (XXX in luogo di XXX) ma anche una data di nascita falsa che, facendolo
risultare maggiorenne, gli consentisse di viaggiare da solo in modo più
agevole“.
Sulla valutazione di credibilità, appunto, il Tribunale ritiene “il racconto
così come le omissioni del ricorrente debbano essere valutati alla luce della
giovane età dello stesso e della documentata persistente difficoltà a
condividere il suo vissuto con gli altri, circostanza che può ritenersi del
tutto comprensibile alla luce degli eventi traumatici subiti“.
Infine, sul riconoscimento della protezione sussidiaria, il Tribunale conclude
che “nel caso di specie ci si trovi dinanzi ad una minaccia alla sicurezza
personale ed alla incolumità di un cittadino, proveniente da agenti di danno
privati, e della incapacità dello Stato di offrire protezione. Vi sono dunque
gli estremi del rischio di danno grave come declinato dalla lett. b) dell’art.
14 d.lgs. 251/2007“.
Tribunale di Roma, decreto del 9 giugno 2025
Si ringrazia l’Avv. Anna Pellegrino per la segnalazione e il commento; il caso è
stato seguito con l’Avv. Federica Remiddi e l’Avv. Salvatore Fachile.