In Sudan la più grave crisi umanitaria al mondo
Dichiarazione del Vicedirettore generale dell’UNICEF Ted Chaiban
* Nel Darfur e nel Kordofan, la malnutrizione acuta grave è in forte
aumento. 1,4 milioni di bambini vivono in zone colpite dalla carestia o a
rischio di carestia.
* Solo nel Darfur settentrionale, quest’anno 150.000 bambini rischiano di
soffrire di malnutrizione acuta grave, la forma più letale.
* 14 milioni di bambini non frequentano la scuola, ovvero 4 bambini su 5 in
Sudan: un’intera generazione persa senza istruzione.
“Vi parlo (…) dopo aver lasciato il Darfur, al termine di una missione che mi
ha portato anche a Khartoum. Quello che ho visto è allarmante. Il Sudan è la più
grande crisi umanitaria al mondo. Il conflitto si sta intensificando e i bambini
ne stanno pagando il prezzo più alto.
Ogni giorno la violenza sta lacerando le comunità. A Jebel Marrah ho parlato con
donne con i loro bambini in fuga dall’assedio di Al Fasher, costrette ad
attraversare una serie di posti di blocco armati e derubate di tutti i loro
averi e del loro denaro, molestate e aggredite, distrutte e lasciate senza
nulla. Ho ascoltato racconti strazianti di famiglie che hanno sofferto la fame
per giorni.
Nel Darfur e nel Kordofan, la malnutrizione acuta grave è in forte aumento. 1,4
milioni di bambini vivono in zone colpite dalla carestia o a rischio di
carestia. Senza cure urgenti, migliaia di loro moriranno. Solo nel Darfur
settentrionale, quest’anno 150.000 bambini rischiano di soffrire di
malnutrizione acuta grave, la forma più letale. A Tawila, i casi sono aumentati
da centinaia a oltre 2.000 al mese da aprile. Tawila è il luogo principale in
cui si sono radunate le persone in fuga da Al Fasher.
I genitori mi hanno detto che i loro figli non vedono un’aula scolastica da
anni. Questa è la realtà per milioni di persone. Ben 14 milioni di bambini non
frequentano la scuola, ovvero 4 bambini su 5 in Sudan: un’intera generazione
persa senza istruzione.
Le malattie sono ovunque. Colera, difterite, malaria e dengue mietono giovani
vite mentre i sistemi sanitari collassano.
La violenza priva i bambini della sicurezza. In soli sei mesi, nel Darfur
settentrionale sono state verificate almeno 350 gravi violazioni, tra cui
omicidi e mutilazioni. E dobbiamo ricordare che Al Fasher è una città che è
sotto assedio da più di sedici mesi. 130.000 bambini sono intrappolati, tagliati
fuori dal cibo, dall’acqua e dall’assistenza sanitaria. Non c’è modo sicuro per
entrare o uscire.
Tra la devastazione di cui sono stato testimone, ho visto anche la resilienza.
Le comunità riparano le scuole affinché i loro bambini possano riprendere
l’istruzione. In uno spazio a misura di bambino, i bambini ridevano e giocavano.
Disegnavano le case che hanno perso e i loro sogni per il futuro.
Ho incontrato gli operatori dell’UNICEF, i colleghi delle Nazioni Unite e i
nostri partner, compresi gli operatori sanitari in prima linea che, nonostante
sfide inimmaginabili, hanno fornito vaccini orali contro il colera e zanzariere
a 8 milioni di persone per combattere il colera e la malaria, hanno curato più
di 250mila bambini affetti da malnutrizione acuta grave e hanno riparato e
installato sistemi idrici per garantire l’approvvigionamento idrico a 11 milioni
di persone, compresi coloro che sono rimpatriati.
Ma le necessità urgenti crescono ogni giorno e ciò di cui il Sudan ha bisogno è
un accesso senza restrizioni, finanziamenti e una via politica per porre fine al
conflitto”.
foto/video: https://weshare.unicef.org/Package/2AM408Q4DHL5
UNICEF