Propaganda o beneficenza? Cosa fanno le Forze Armate alla “Race for the cure”
Ha un che di insolito vedere un Villaggio “in divisa” all’interno del grande
evento Race for the cure di Komen Italia, eppure dall’8 all’11 maggio Esercito,
Carabinieri, Polizia di Stato, Marina Militare e Aeronautica saranno lì presenti
per dare informazioni sull’offerta formativa e occupazionale delle Forze Armate.
Un assurdo completo!
Leggendo la brochure, troviamo l’Agenzia Aerospaziale Europea ESA terrà ogni
giorno un laboratorio di 6 ore sui satelliti in orbita attorno alla Terra.
A Pesaro l’Esercito ha partecipato a Run4Hope, manifestazione sportiva solidale
rivolta alla raccolta di fondi per la ricerca sui tumori pediatrici a favore
della Fondazione AIRC. Con cadenza regolare vengono organizzate a Cagliari e
a Decimomannu donazioni di sangue e emocomponenti per gli ospedali dell’isola.
al di là di tutte le questioni collaterali per le quali viene utilizzato, la
principale funzione dell’Esercito e degli altri corpi militari è quella di fare
la guerra, e molto meglio della loro beneficenza sarebbe che nel bilancio di
governo la spesa militare diminuisse a favore del welfare.
Vale la pena sottolineare come la maggiore disponibilità patrimoniale ed
economica del settore militare spesso venga utilizzata per svolgere funzioni
vicarie nella sanità, nella scuola e nelle occasioni pubbliche di svago, ma
veicolando, surrettiziamente, i valori delle forze armate, che sono disciplina,
comando, obbedienza, gerarchia, autoritarismo e non quelli educativi e sociali
del dialogo, della solidarietà, dell’accoglienza, della partecipazione,
dell’equità.
Esempio di questa sostituzione è la vicenda dell’istituto comprensivo “Abate
Fabio di Bona” (Cutro), che, per mancanza di spazio, ha in uso gli alloggi del
personale dell’esercito per fare lezione, così come l’esperienza dell’ Educamp
di Viterbo e i campi estivi o le feste dello sport e del benessere, che possono
avvicinare all’aeronautica militare o al corpo degli alpini mentre
apparentemente si sta solo intrattenendo dei bambini e delle bambine.
L’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università mette
in discussione la retorica del buon soldato, la normalità della guerra che
serpeggia dentro e fuori le scuole. Il poderoso processo di mobilitazione
finanziaria, politica e industriale dalla pace alla guerra sta erodendo la
possibilità di mantenere viva la democrazia.
L’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle
università organizza convegni di formazione gratuiti per docenti e per la gente
comune. Potete contattarci, faremo il possibile per venire nella vostra città.
Il 16 maggio saremo a Roma. Iscrivetevi! Se siete in zona venite ad ascoltare
altrimenti collegatevi su Zoom.
Nel sito trovate il box per sostenerci economicamente una tantum, con una
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mensile e distribuirlo tra i vostri contatti.
Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università