L’impotenza di Tajani e l’Italia in mobilitazione
Le dichiarazioni del Ministro Tajani al Festival di Open non sono altro che una
confessione di impotenza di fronte ai crimini di Israele. È proprio questo che
ci spinge a intervenire.
Maria Elena Delia: “Il Ministro degli Esteri dovrebbe conoscere e applicare i
principi del diritto internazionale. Noi non chiediamo la protezione militare,
bensì la mera applicazione di quei principi, non solo a tutela della nostra
missione, ma soprattutto a fronte del genocidio in corso. Il ministro ha una
visione rovesciata della realtà, prediligendo la posizione israeliana al diritto
internazionale: il blocco navale imposto da Israele dal 2007 è illegale e
l’eventuale intercettazione della Global Sumud Flotilla sarebbe un atto di
pirateria finalizzato al sequestro di persona. Tajani non può sottrarsi alle
proprie responsabilità dinanzi agli italiani. Assieme al Senatore Marco Croatti
e all’Europarlamentare Benedetta Scuderi, sollecitiamo l’istituzione di una
Commissione parlamentare d’inchiesta che faccia luce sulle relazioni
istituzionali ed economiche tra Italia e Israele, in quanto materie di pubblico
interesse”.
Il Global Movement to Gaza aderisce allo sciopero generale indetto da USB e CALP
per lunedì 22 settembre. Una mobilitazione trasversale che coinvolgerà diverse
realtà sociali in oltre 80 piazze italiane. A Roma il raduno è previsto per le
ore 11:00 in Piazza dei Cinquecento. Chiediamo agli italiani di scendere in
piazza per chiedere al governo una risposta netta, severa e seria, in linea con
il diritto internazionale.
Invitiamo a fare riferimento alle comunicazioni ufficiali di USB per l’elenco
integrale delle piazze in mobilitazione (in aggiornamento).
Redazione Italia