Educare alle differenze: quattro proposte contro il Decreto Valditara sull’educazione socio-affettiva
Il 10 novembre si è svolta una grande assemblea online, promossa da Educare alle
differenze, per approfondire il DDL 2423 – “Disposizioni in materia di consenso
informato in ambito scolastico”, il provvedimento voluto da Valditara che mira a
vietare l’educazione sessuo-affettiva nella scuola dell’infanzia e primaria e a
subordinarla al consenso dei genitori per la scuola secondaria di I e II grado.
Si sono succeduti tanti interventi sottolineando la gravità della legge che
colpisce i diritti di intere generazioni, la libertà d’insegnamento e
l’autonomia scolastica.
La scuola è e deve restare uno spazio aperto, libero, capace di educare alla
libertà, alle relazioni, al consenso, un luogo che protegge, che previene, che
dà strumenti e che non può essere trasformato in un campo di battaglia
ideologico.
Il messaggio che è uscito dall’assemblea è netto e chiaro: non arretriamo, anzi
vogliamo andare avanti. Per questo abbiamo immaginato 4 azioni da realizzare
insieme ora, che l’iter del provvedimento è momentaneamente fermo.
Infatti, dopo l’arrivo alla Camera per la discussione, il DDL ha scatenato forti
e plurali manifestazioni pubbliche di dissenso e una crescente agitazione nel
mondo studentesco. Polemiche alimentate anche in Parlamento dalla difesa
contraddittoria e provocatoria del ministro. Di fronte a questa pressione, la
discussione è stata sospesa: il provvedimento tornerà alla Camera a dicembre.
È una tregua solo temporanea. E questo tempo ci può essere utile a prepararci
per organizzare una risposta collettiva, per costruire reti territoriali e
momenti di mobilitazione.
Durante il confronto sono emerse alcune proposte che abbiamo reso in questi
giorni strumenti concreti di opposizione al DDL.
* Un appello nazionale contro il DDL: un testo pubblico, da firmare come
insegnanti, associazioni, enti, gruppi informali e realtà educative di
qualsiasi tipo, per esprimer in modo corale la contrarietà delle comunità
educanti al DDL 2423. Un appello aperto e condivisibile ovunque: nelle
scuole, nei territori, nelle reti civiche. Uno strumento semplice ma potente,
capace di mostrare quanto sia vasta, plurale e competente la parte di Paese
che rifiuta censure e divieti, e che rivendica il diritto a un’educazione
sessuo-affettiva scientificamente autorevole, libera, in ogni ordine
scolastico.
FIRMA L’APPELLO
* * Un ordine del giorno da portare nei Consigli Comunali: un testo pensato per
difendere un’educazione sessuo-affettiva scientificamente fondata, libera
da censure e condizionamenti ideologici, capace di accompagnare tutto
l’arco formativo. È uno strumento politico e simbolico insieme: permette di
rendere visibile il dissenso nei territori e di riportare, dentro i luoghi
istituzionali, la voce delle comunità educanti e la loro capacità di
autodeterminarsi.
* SCARICA ODG
* * * La declinazione dei curricoli d’istituto: un impegno diretto delle
scuole: utilizzare gli spazi già esistenti – pienamente legittimi – per
costruire curricoli che mettano al centro la valorizzazione delle
differenze, la prevenzione della violenza di genere e il contrasto alle
discriminazioni fondate su genere, orientamenti, identità, provenienze,
abilità. Un’azione educativa che rafforza la libertà d’insegnamento e
permette di restare dentro il quadro normativo, senza arretrare di un
millimetro sul piano dei contenuti.
* * La partecipazione alle mobilitazioni locali e nazionali. L’assemblea ha
ribadito che la prevenzione oggi più che mai è la priorità nella lotta ai
femminicidi e alle violenze di genere. Per questo, nei prossimi giorni,
sarà fondamentale essere presenti nelle piazze, nei consigli scolastici,
nei tavoli territoriali e nelle reti civiche, per difendere una scuola
pubblica laica, libera, plurale.
Inoltre, Educare alle differenze, a livello nazionale così come nei territori, è
disponibile a partecipare e sostenere iniziative politiche per il contrasto al
DDL, per valorizzare le reti territoriali, mapparci e contarci e accrescere le
forme di autotutela, come insegnanti e associazioni (scarica il nostro vademecum
di autotutela)
A dicembre, al ritorno alla Camera del DDL, ci arriveremo insieme, senza
rinunciare a nulla, anzi con 4 passi avanti.
Educare alle Differenze
Olivier Turquet