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Due giorni di studio a Gorizia sulle orme di Franco Basaglia
 Si terrà dal 12 al 14 novembre tra Gorizia e Nova Gorica la conferenza internazionale “Franco Basaglia – Oltre i confini / Pratiche di libertà”,  che celebra l’eredità del grande riformatore della salute mentale, raccogliendone il messaggio e proiettandolo nel presente. Tra riflessioni teoriche, testimonianze e pratiche di comunità, l’incontro esplora il valore della libertà come principio terapeutico e sociale, superando i confini tra istituzione e territorio, scienza e cultura, salute e cittadinanza. La giornata di apertura, dedicata al tema “Franco Basaglia oltre: il messaggio e l’impatto”, vedrà interventi di studiosi e operatori italiani e internazionali, tra cui Franco Perazza, Giuseppina Scavuzzo, Paolo Peloso e Peppe Dell’Acqua (Forum Salute Mentale), insieme a momenti di confronto sul lascito culturale e politico della riforma basagliana. Segnaliamo, in particolare, il panel delle ore 10:00: “Basaglia oltre i confini delle istituzioni”, con gli interventi di Paolo Peloso (Chi è stato Franco Basaglia?), e Peppe Dell’Acqua (Dal manicomio ai servizi di comunità e il lavoro di cura). Nel pomeriggio, il programma sarà dedicato al Forum Salute Mentale, che riunirà professionisti, attivisti e rappresentanti dei servizi per discutere l’eredità di Basaglia nelle politiche contemporanee e le sfide attuali per i diritti delle persone con sofferenza psichica. Alle ore 14:30 si terrà la tavola rotonda “Sulle frontiere dei diritti. Da Basaglia a oggi: soggetti e cittadinanza”, con gli interventi di Silva Bon, Gisella Trincas, Giovanna Del Giudice, Michaela Moser. Alle ore 15:40, fino alle ore 17, ci sarà una sessione che avrà come protagonista il Forum Salute Mentale, con gli interventi di Carla Ferrari Aggradi, Antonio Luchetti, Carlo Minervini, Tiziana Tomasoni, Andreja Rafaelič, Fabrizio Starace. La conferenza includerà incontri, proiezioni e visite ai luoghi simbolo della riforma psichiatrica. È inoltre possibile partecipare anche da remoto, seguendo online le sessioni plenarie con traduzione simultanea in italiano, sloveno, inglese e spagnolo. Forum Salute Mentale Il Viaggio di Marco Cavallo nei CPR info: forumsalutementale@gmail.com Redazione Italia
In viaggio con Marco Cavallo alla Camera dei Deputati per la chiusura di tutti i CPR
Nel pomeriggio di lunedì 20 ottobre, nella Sala Stampa della Camera dei Deputati, si è chiuso simbolicamente anche nelle sedi istituzionali il lungo viaggio di Marco Cavallo, il cavallo azzurro nato nel 1973 nel manicomio di Trieste e divenuto, sotto la guida di Franco Basaglia, simbolo della liberazione collettiva dalla segregazione. Oggi, a oltre mezzo secolo dalla sua prima uscita fuori dalle mura dell’Ospedale psichiatrico di San Giovanni a Trieste, Marco Cavallo è tornato in cammino per chiedere la chiusura dei Centri di Permanenza per il Rimpatrio (CPR) e l’abolizione della pratica della detenzione amministrativa: una forma di internamento senza reato, in aperta contraddizione con la Costituzione italiana e con la tutela dei diritti umani e la dignità della persona secondo tutti i Trattati internazionali, come le numerose campagne politiche che si sono succedute sin dall’epoca in cui tali centri erano definiti CIE (Centro di identificazione e di espulsione) hanno finora dimostrato e ricordato alla cittadinanza. L’eredità della legge 180 Il viaggio, promosso dal Forum Salute Mentale e sostenuto da decine di associazioni e cittadini, è partito da Trieste il 6 settembre e si è concluso a Bari il 10 ottobre in concomitanza con la Giornata mondiale per la salute mentale, attraversando in lungo la penisola e sostando davanti ai CPR di Gradisca, Milano, Roma/Ponte Galeria, Palazzo San Gervasio e Brindisi/Restinco. «Abbiamo viaggiato – racconta Carla Ferrari Aggradi, coordinatrice dell’iniziativa – per chiedere la chiusura dei CPR, istituzioni della crudeltà e dell’anticostituzionalità. Nessuna mediazione è possibile: la libertà non può essere sospesa a chi non ha commesso alcun reato. La legge 180, che noi continuiamo a difendere, è un bene comune, perché parla di accoglienza, condivisibilità della vita e dei diritti». Il silenzio delle istituzioni rispetto alle condizioni dei luoghi di detenzione Dopo i saluti dell’onorevole Paolo Ciani che ha ospitato la conferenza, Peppe Dell’Acqua, psichiatra che ha lavorato con Franco Basaglia e ha diretto per anni il Dipartimento di Salute Mentale di Trieste, è intervenuto in collegamento restituendo vividamente la gravità dei luoghi visitati: «Nei CPR le persone finiscono per scomparire dal nostro sguardo e anche dalla periferia della nostra anima. Subiscono violenze, assumono psicofarmaci e sono sottoposte a continue privazioni. Ma la violenza più grande è la sottrazione del tempo: vivono senza futuro, senza poter pensare al domani. È, questa, una delle torture più dolorose delle istituzioni totali. Ecco perché ritengo che stiamo vivendo una catastrofe della dimensione etica del nostro vivere». Durante il viaggio, in ogni tappa si sono osservati cinque minuti di silenzio davanti ai cancelli dei centri. «Perché – ha aggiunto Dell’Acqua – ciò che accade in questi luoghi è indicibile». La forza del collettivo Il viaggio del cavallo azzurro è stato un processo corale e questo è stato ulteriormente dimostrato dal fatto che in ogni città si sono formati gruppi di lavoro, reti civiche, collettivi di artisti e tavoli di confronto. «È stato un movimento dal basso – ha spiegato Ferrari Aggradi – che ha coinvolto associazioni, artisti, parlamentari e cittadini. Abbiamo riscoperto la nostra umanità, quella che non deve più affogare nel Mediterraneo o morire nei CPR. È un viaggio di cura e di memoria, contro l’indifferenza». Il percorso è stato documentato dal regista Giovanni Cioni, che ne trarrà un film, restituendo volti e voci di questa nuova stagione di resistenza civile, il cui estratto in anteprima sarà proiettato domani pomeriggio, 21 ottobre, al Cinema Aquila in occasione di un secondo momento di chiusura dedicato alla cittadinanza. I diritti negati e la disumanizzazione all’interno dei CPR Durante la conferenza, Veronica Scarozza, portavoce del Tavolo Asilo e Immigrazione (TAI), ha presentato gli obiettivi e i primi risultati del lavoro di monitoraggio dei CPR svolto insieme ai parlamentari del gruppo di contatto. «Grazie alla collaborazione tra società civile e rappresentanti politici – ha spiegato – abbiamo lavorato alla possibilità di entrare in centri altrimenti inaccessibili. Le visite hanno confermato gravi violazioni dei diritti fondamentali e un uso massiccio di psicofarmaci a scopo di sedazione delle persone. In molti casi, i detenuti non hanno nome né volto. È una realtà totalmente disumanizzante». Il prossimo rapporto del TAI, in preparazione, sarà dedicato proprio alla salute mentale nei CPR, dove «la sofferenza è resa sistemica e l’abbandono istituzionale è totale». La voce del Parlamento A chiudere gli interventi, l’onorevole Rachele Scarpa (PD) ha ribadito il valore politico del viaggio: «Nei CPR entrano persone già fragili, ma spesso ne escono distrutte, con gravi disturbi psichici e dipendenze da psicofarmaci. Ho visto persone entrare sane e uscire malate. È un sistema patogeno, senza prospettiva, in cui il tempo e il sé vengono svuotati. È un sistema che svuota il tempo e il senso del sé: una deriva manicomiale. Si dice che chiuderli sia impossibile, ma si diceva la stessa cosa anche per i manicomi. Basaglia ci ha insegnato che la libertà è terapia: oggi, come allora, dobbiamo avere il coraggio di chiudere questi luoghi di disumanità». Scarpa ha raccontato anche le difficoltà istituzionali: «L’uso del potere ispettivo dei parlamentari incontra ostacoli sempre maggiori. Dopo le nostre visite in Albania, è stata perfino emessa una circolare per limitarne la frequenza. Nei CPR italiani e in quello albanese non esiste uniformità di accesso né trasparenza. È un sistema opaco che resiste al controllo democratico» Luoghi di abbandono Secondo la deputata, nei CPR «la carenza di assistenza sanitaria, spesso delegata a gestori privati, crea isolamento totale. A differenza del carcere, non esiste un ‘poi’: il trattenimento non conduce né al rimpatrio né a un percorso di reinserimento. È un limbo di sofferenza, dove le persone vengono sedate con psicofarmaci usati come strumenti di controllo”. La psichiatria come controllo La rappresentante del Forum Salute Mentale ha ribadito la propria opposizione all’uso della psichiatria come mezzi di repressione. “Vogliamo che la psichiatria torni a essere uno strumento di cura, non di controllo del comportamento umano. È inaccettabile che venga ancora utilizzata per sedare, contenere e zittire chi protesta o semplicemente soffre.” La voce delle rivolte L’accurata testimonianza da parte di Yasmine Accardo, intervenuta per conto di Telefono SOS CPR, ha ricordato che “i CPR non sono mai stati chiusi per decisione politica, ma grazie alle rivolte interne”. La memoria corre a Sillah Osman, morto suicida nel CPR di Ponte Galeria, e a Wissem Ben Abdel Latif, deceduto legato a un letto di contenzione nel reparto psichiatrico del San Camillo. “Chi si oppone a questi luoghi – è stato ricordato – sono prima di tutto le persone trattenute. Ogni atto di autolesionismo, ogni sciopero della fame, ogni fuga è anche un gesto politico. E noi, come società civile, dobbiamo essere alleati, non spettatori.” Una lotta che riguarda tutti Dai movimenti siciliani del 1998 alla campagna “LasciateCIEntrare”, fino ai decreti Minniti del 2017, la storia della detenzione amministrativa in Italia è segnata da una lunga sequenza di compromessi e rimozioni. “Oggi entriamo nei CPR solo con l’autorizzazione dei parlamentari – ha proseguito Accardo –. Siamo considerati ‘soggetti ostili’. Ma continueremo, perché la detenzione amministrativa è una questione che riguarda tutti, come la guerra, come Gaza, come ogni negazione dell’umanità.” “L’arte di restare umani” Nell’intervento finale, Carlo Minervini ha ripercorso la storia simbolica del cavallo azzurro: “Nel 1973 Marco Cavallo dovette abbattere i muri del reparto P per uscire dal manicomio di Trieste, perché nel suo ventre portava i sogni e i desideri di tutti i ricoverati. Da allora non ha mai smesso di cercare l’odore dell’ingiustizia. Dodici anni fa ha attraversato gli OPG, e dopo quel viaggio fu approvata la legge che li ha chiusi. Oggi torna per affrontare le nuove istituzioni totali: i CPR.” Ferrari ha ricordato che “il paradigma manicomiale sopravvive anche nelle moderne strutture psichiatriche e nelle residenze del privato sociale, dove si parcheggiano vite senza restituzione di cittadinanza. La legge 180 è un bene comune: va conosciuta, difesa e praticata.” Le tappe conclusive e la Cavallina Terrona Durante la tappa pugliese, la piccola e coesa comunità del Centro Marco Cavallo del Sud ha partecipato con la Cavallina Terrona, accanto al cavallo triestino. “In Puglia – ha spiegato Minervini – ci sono due CPR, a Bari e Brindisi. L’8 e il 10 ottobre abbiamo sfilato per chiedere la loro chiusura, con cento bandiere, musica, silenzi e testimonianze. Speriamo che questa solidarietà colorata possa oltrepassare i muri, arrivando a chi è recluso e invisibile.” Verso una nuova stagione Il viaggio ha creato una rete di associazioni, sindacati, cittadini e politici che intendono proseguire insieme. “La situazione della salute mentale in Puglia – ha aggiunto Minervini – è, come altrove, sconfortante: centri depotenziati, risorse insufficienti, servizi privatizzati. Il viaggio di Marco Cavallo deve risvegliare le coscienze e spingere a ricostruire una risposta pubblica e comunitaria alla sofferenza.” Oltre i muri, oltre il mare La conferenza si è chiusa con un appello corale: “Vogliamo vivere bene insieme, in pace, con diritti e dignità.” Prossime tappe: la presentazione del film-documentario di Giovanni Cioni e del rapporto parlamentare del TAI, che documenterà le visite ai CPR italiani e albanesi. E chissà – è stato menzionato in conclusione con un filo di speranza e una grande ambizione – se il cavallo azzurro non riuscirà un giorno a varcare il mare, per chiudere idealmente il suo viaggio proprio in Albania, davanti a quel CPR che rappresenta oggi l’ultima, irrazionale, frontiera della disumanità. Anna Lodeserto
In viaggio con Marco Cavallo – Per la chiusura dei CPR e per l’abolizione della detenzione amministrativa
Il 10 ottobre tappa barese di Marco Cavallo, simbolo della lotta per la chiusura dei manicomi, oggi in tour per sostenere la chiusura dei CPR Marco Cavallo, simbolo storico della lotta per la chiusura dei manicomi e delle istituzioni totali, partito dall’Ospedale Psichiatrico di Trieste nel 1973, è ancora in viaggio e oggi lo fa per sostenere la chiusura dei Cpr, luoghi di detenzione solo per i migranti, nei quali la privazione della libertà personale non dipende dalla commissione di un reato, nei quali le persone si ammalano di “trattenimento”, di abuso di psicofarmaci, di immobilità a lungo termine, di strutture fatiscenti. Marco Cavallo farà tappa a Bari venerdì 10 ottobre: alle ore 10 sarà al Cpr di Viale Europa con attivistə, cittadinə, lavoratori e lavoratrici per portare le parole di chi si oppone a non luoghi come i Cpr e di chi ha subito o subisce una ingiusta detenzione. Alle ore 16 Marco Cavallo attraverserà Bari in corteo; lo accompagneranno le bandiere di scarto, simbolo di dignità e creatività anche nelle condizioni più dure. Il corteo partirà da piazza Umberto per raggiungere piazza del Ferrarese e poi Palazzo di città. Alle ore 18 Marco Cavallo sarà alla Sala del Consiglio del Comune di Bari, per discutere di CPR, frontiere e libertà di movimento di tuttə. Il viaggio di Marco Cavallo nei Cpr è organizzato dal Forum salute mentale e da centinaia di associazioni. Per l’elenco delle associazioni aderenti: www.forumsalutementale.it Il Comitato per Marco Cavallo a Bari è composto anche da: ACTION AID INTERNATIONAL ITALIA ETS ARCI TERRITORIALE DI BARI MSF MIGRANTES ARCIDIOCESI BARI-BITONTO COMITATO PER LA PACE DI BARI PADRI COMBONIANI BARI DIGIUNO DI GIUSTIZIA IN SOLIDARIETA’ CON I MIGRANTI – BARI 180AMICI PUGLIA CGIL BARI CAMERA DEL LAVORO CGIL PUGLIA ASGI SEZIONE PUGLIA CNCA PUGLIA ASS. ORIGENS ETS COORDINAMENTO DELLE DIASPORE SN PUGLIA GIRAFFA APS PERIPLO ODV ASS. LIBERA PUGLIA PARROCCHIA S. MARIA DEL FONTE GRUPPO EDUCHIAMOCI ALLA PACE – BARI GRUPPO LAVORO RIFUGIATI ETS PSICHIATRIA DEMOCRATICA PUGLIA SQUOLA SENZA CONFINI PENNY WIRTON BARI ODV EXTINCTION REBELLION PUGLIA ZONA FRANKA 3.ZERO UDU BARI UDS BARI Questa tappa, così come l’intero percorso, sarà documentata dal regista Giovanni Cioni, che insieme a un gruppo di registi sta realizzando un film collettivo che custodisca e diffonda le voci raccolte lungo la strada. L’elenco delle adesioni e la descrizione del viaggio completo sono reperibili nel sito del Forum Salute Mentale. Per eventuali informazioni o interviste, si prega di contattare le referenti del FSM. La dottoressa Carla Ferrari Aggradi (+39 348 004 3379), o la giornalista Lavinia Nocelli (+39 3398105303). Cordialmente, — Forum Salute Mentale Il Viaggio di Marco Cavallo nei CPR Redazione Friuli Venezia Giulia
In viaggio con Marco Cavallo – Per la chiusura dei CPR e per l’abolizione della detenzione amministrativa
Siamo alla quinta tappa del viaggio di Marco Cavallo nei Centri di Permanenza per i Rimpatri, che questa volta arriva a Brindisi, per chiedere la chiusura immediata dei Cpr e affermare il diritto alla libertà e alla dignità di tutte e tutti. Dopo Gradisca, Milano e Roma, il viaggio prosegue nel Sud Italia per denunciare le condizioni disumane della detenzione amministrativa. Marco Cavallo, il grande cavallo azzurro nato a Trieste negli anni Settanta come simbolo della lotta contro i manicomi e tutte le istituzioni totali, oggi percorre l’Italia per portare arte, musica, cura e partecipazione davanti ai luoghi della detenzione amministrativa. Come negli anni Settanta i cancelli dei manicomi venivano abbattuti per restituire libertà e dignità, oggi siamo chiamati a guardare oltre le reti dei Cpr e a immaginare un futuro senza queste prigioni per migranti. La manifestazione si terrà mercoledì 8 ottobre a Brindisi e inizierà alle ore 10.00 presso il piazzale antistante il CPR di Restinco, con interventi, testimonianze e momenti di mobilitazione civile. Nel pomeriggio, alle ore 17.00, partirà un corteo da Piazza Cairoli fino a Piazza Duomo, dove alle ore 18.00 andrà in scena lo spettacolo teatrale “Reietti. Come creammo i CPR” di e con Oscar Agostoni del gruppo Disturbi Teatro, con la collaborazione di Helga Bernardini. In caso di maltempo, l’evento finale si terrà presso Santa – Spazio Culturale ex Convento di Santa Chiara. La giornata sarà animata da musica, teatro e partecipazione collettiva, trasformando il presidio in un atto politico e poetico. Ancora una volta, Marco Cavallo porterà con sé le bandiere cucite a mano con tessuti di scarto, simboli di dignità e creatività, che accompagneranno il corteo portando storie intrecciate, resistenza e speranza. Questa tappa, così come l’intero percorso, sarà documentata dal regista Giovanni Cioni, che insieme a un gruppo di registi sta realizzando un film collettivo che custodisca e diffonda le voci raccolte lungo la strada. L’elenco delle adesioni e la descrizione del viaggio completo sono reperibili nel sito del Forum Salute Mentale. Per eventuali informazioni o interviste, si prega di contattare le referenti del FSM. La dottoressa Carla Ferrari Aggradi (+39 348 004 3379), o la giornalista Lavinia Nocelli (+39 3398105303). Cordialmente, Forum Salute Mentale Il Viaggio di Marco Cavallo nei CPR Redazione Friuli Venezia Giulia
In viaggio con Marco Cavallo – Per la chiusura dei CPR e per l’abolizione della detenzione amministrativa
Siamo alla quarta tappa del viaggio di Marco Cavallo nei Centri di Permanenza per i Rimpatri, che questa volta arriva a Palazzo San Gervasio (Potenza) il prossimo lunedì 6 ottobre. Dopo Gradisca, Milano e Roma, il viaggio prosegue nel Sud Italia per denunciare le condizioni disumane della detenzione amministrativa e per chiedere la chiusura immediata dei Cpr. Marco Cavallo, il grande cavallo azzurro nato a Trieste negli anni Settanta come simbolo della lotta contro i manicomi e tutte le istituzioni totali, oggi percorre l’Italia per portare arte, musica, cura e partecipazione davanti ai luoghi della detenzione amministrativa. Come negli anni Settanta i cancelli dei manicomi venivano abbattuti per restituire libertà e dignità, oggi siamo chiamati a guardare oltre le reti dei Cpr e a immaginare un futuro senza queste prigioni per migranti. La manifestazione vedrà la presenza del Forum Salute Mentale e di numerose realtà aderenti. Come le bandiere cucite a mano con tessuti di scarto, create come simboli di dignità e creatività, che accompagneranno il corteo, portando con sé storie intrecciate, resistenza e speranza. Ogni cucitura rappresenta un legame, un incontro tra materiali diversi, così come si intrecciano le vite delle persone costrette nei centri di detenzione. Saranno condivise testimonianze raccolte lungo le tappe precedenti del viaggio, voci di chi ha subito o denunciato le violenze nei Cpr, insieme a riflessioni sul diritto alla libertà e sul dovere di costruire alternative rispettose delle persone migranti. Il corteo sarà animato da momenti di musica e partecipazione collettiva, trasformando un presidio di denuncia in un atto politico e poetico. Questa tappa, così come l’intero percorso, sarà documentata dal regista Giovanni Cioni, che insieme a un gruppo di registi sta realizzando un film collettivo che custodisca e diffonda le voci raccolte lungo la strada. Al seguente link è disponibile l’intervista agli attori Anna Ferraioli Ravel e Lino Musella, ‘voci’ di Marco Cavallo a Roma. L’elenco delle adesioni e la descrizione del viaggio completo sono reperibili nel sito del Forum Salute Mentale. Per eventuali informazioni o interviste, si prega di contattare le referenti del FSM. La dottoressa Carla Ferrari Aggradi (+39 348 004 3379), o la giornalista Lavinia Nocelli (+39 3398105303). Cordialmente, — Forum Salute Mentale Il Viaggio di Marco Cavallo nei CPR Redazione Friuli Venezia Giulia
Il viaggio di Marco Cavallo nei Cpr d’Italia – Milano, 20 settembre
Siamo alla seconda tappa del viaggio di Marco Cavallo nei Centri di Permanenza per i rimpatri. Dopo Gradisca, l’appuntamento per la manifestazione milanese è alle 14:00 di sabato 20 settembre in Piazza Tricolore. Da lì, alle 14:30, partirà il corteo verso il Cpr di via Corelli, dove alle 16:30 si terrà il presidio con interventi delle realtà promotrici e aderenti. Dopo Gradisca, la seconda tappa del viaggio di Marco Cavallo ci porta a Milano, davanti al Cpr di via Corelli. Insieme a Marco Cavallo percorreremo le strade della città fino al centro di detenzione, dove si terrà un presidio con interventi delle realtà promotrici e aderenti. Come negli anni Settanta si abbattevano i cancelli dei manicomi, oggi dobbiamo guardare oltre le reti dei Cpr e vedere quello che ci viene impedito di vedere: persone, vite, sogni interrotti, la cui unica colpa è non avere un permesso di soggiorno. Da troppo tempo nel nostro paese non avere documenti giustifica la privazione così crudele della libertà. E non è accettabile. Con Marco Cavallo chiediamo la chiusura dei Cpr e l’abolizione della detenzione amministrativa. Il corteo sarà un cammino di arte, musica, cura e partecipazione, per cambiare la narrazione e riportare al centro dignità e diritti. Marco Cavallo sarà accompagnato dalle 100 bandiere degli scarti, simboli di creatività e resistenza anche nelle condizioni più dure: ogni cucitura è un legame, come le vite che si intrecciano anche dentro luoghi di detenzione. Il corteo sarà accompagnato dal ritmo e dall’energia dei gruppi artistici e musicali milanesi che hanno aderito alla manifestazione. — Forum Salute Mentale Il Viaggio di Marco Cavallo nei CPR Davide Bertok
Il viaggio di Marco Cavallo nei Cpr: Centri di Permanenza per il Rimpatrio.
Un viaggio per la giustizia, la dignità e i diritti Marco Cavallo torna a viaggiare. Dopo aver attraversato gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari d’Italia per denunciare l’ingiustizia e l’inumanità di quei luoghi, oggi il suo cammino lo porta nei CPR (Centri di Permanenza per il Rimpatrio). Strutture che, per molti versi, ricordano gli OPG, ma che forse sono ancor più crudeli dal punto di vista umano. Qui ci sono uomini e donne il cui unico “errore” è stato cercare una via di fuga dalla fame, dalla guerra, da un destino segnato. CPR: le nuove prigioni dell’ingiustizia sociale Chi è rinchiuso nei CPR per legge è “un clandestino”. È un migrante, una persona che ha perso tutto e che ora perde anche la libertà e la dignità. I CPR sono l’emblema dell’ingiustizia sociale del nostro tempo: luoghi di detenzione senza colpe, di esclusione senza appello, di violenza istituzionale normalizzata. Un viaggio per accendere i riflettori sui diritti negati Partito il 5 settembre da Trieste, Marco Cavallo ha fatto tappa il 6 a Gradisca d’Isonzo (Go). Il 20 settembre sarà a Milano, il 27 a Roma, il 4 ottobre a Palazzo San Gervasio, l’8 a Brindisi e il 10 ottobre a Bari. Ogni tappa sarà un’occasione per portare alla luce la realtà dei CPR, per raccontare storie dimenticate, per denunciare l’assenza di diritti e la disumanizzazione di chi vi è rinchiuso. Sarà un viaggio di denuncia, ma anche di speranza e partecipazione. La campagna “180 Bene Comune” e la difesa dei diritti di tutti Questo viaggio si intreccia con la campagna “180 Bene Comune. L’arte per restare umani”, promossa dal Forum Salute Mentale. La legge 180 non è solo la legge che ha chiuso i manicomi: è un presidio di civiltà, un principio di umanità che riguarda tutti. Parla di diritti, di riconoscimento dell’altro, della capacità di convivere con il diverso – dentro e fuori di noi. Oggi, mentre si tenta di dimenticare questa legge, mentre i CPR diventano nuove istituzioni della segregazione e della violenza sociale, è più che mai necessario riaffermare un principio fondamentale: la dignità umana non ha confini. Arte, musica e partecipazione per cambiare la narrazione Ogni tappa del viaggio sarà preparata con il coinvolgimento dei gruppi locali e sarà accompagnata da performance artistiche, musica, incontri e dibattiti. Perché la cultura può rompere il silenzio, cambiare la narrazione e creare nuovi spazi di resistenza e solidarietà. Unisciti al viaggio: sostieni Marco Cavallo Per realizzare questo progetto abbiamo bisogno del tuo aiuto. Cerchiamo finanziamenti, adesioni, collaborazioni. Ogni contributo è fondamentale per dare voce a chi oggi è senza voce. Sostieni il viaggio di Marco Cavallo nei CPR. Perché nessun essere umano deve essere dimenticato. Per info: forumsalutementale@gmail.com per donazioni: conto intestato al Forum Salute Mentale APS iban: IT57Q0501811200000020000012 le donazioni saranno utilizzate per organizzare il viaggio del Cavallo. hanno già aderito: Società italiana Medicina delle Migrazioni; Mediterranea Saving Humans; Stefano Anastasia, Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale per la Regione Lazio; LasciateCIEntrare; Valentina Calderone, Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale per Roma; Rete Mai Più Lager, No ai CPR; Ass. Voci di Dentro ODV ; Radio32; Camera Penale di Roma; Libellula Afsp di Catanzaro, Psicologi in ascolto Roma; LaPE, Roma; Associazione ODV Noi liberamente insieme, progetto Itaca Rimini; Associazione Bondeno Cultura, Ferrara; Brigata Basaglia; Redazione di Ristretti Orizzonti, Padova; Giovanni Cioni, regista; Il Cerchio Fareassieme Onlus; Cascina Macondo, Arti e Culture Associate; Teatro di Psicodramma, Brescia; Patrizio Gonnella e Susanna Marietti, Antigone; Collettivo Marco Cavallo, Trieste; Associazione Marco Cavallo FSM, Brescia; Coordinamento per la difesa della Sanità Pubblica, Trieste; Alleanza per la salute mentale, Brescia; teatro Dioniso, Torino; Associazione Yairaiha ETS; Fondazione Giuliano Scabia; Medici Senza Frontiere; Naga ODV; A.S.G.I. Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione; Associazione 180amici Puglia – ETS e Centro Sperimentale Pubblico Marco Cavallo, VIC-Volontari In Carcere, Centro di Accoglienza e di Promozione Culturale “Ernesto Balducci” di Zugliano, La Collina – Sartoria Sociale Soc.Coop. Onlus Impresa Sociale; Cuamm – Medici con l’Africa; Collettivo Primo Contatto, Latina; InSania fest, Cori; Polygonal Cori; UDI Unione donne in Italia – Circolo di Gradisca d’Isonzo; FIMMG – Federazione Italiana Medici di Medicina Generale; Legacoopsociali FVG; Collettiva Psicologia Anticarceraria; Il Villaggio di Esteban; Sottoscala9, circolo Arci, Latina; ICS Consorzio Italiano di Solidarietà; Articolo 21 FVG; , Libera FVG; Coordinamento Provinciale di Libera Gorizia; Euritmica; QuduLibri; Circolo ARCI GONG; Quarantasettezeroquattro; Cinemazero Pordenone; Acu Macross; Ospiti in arrivo Udine; Pax Christi Punto Pace di Gorizia; Associazione Casa del Popolo di Gradisca d’Isonzo; Comune di Gradisca d’Isonzo; Namd; Network against migranti detention; Stop CPR Roma; Gruppo Melitea; F.Lotta; T.A.I. tavolo asilo e immigrazione; Rete numeri pari; La Cappella Underground; Comitato regionale ARCI FVG APS; CGIL FVG; Auser A.P.S. FVG – ONLUS; Auser territoriale Goriziano APS ODV ETS; Auser territoriale Trieste; OIKOS ETS; Carmen D’Anzi, Garante dei diritti delle persone private della libertà personale della provincia di Potenza; Conferenza Regionale Volontariato Giustizia del Friuli Venezia Giulia; casa editrice People; ANPI Sezione di Gradisca d’Isonzo; Arum APS; Forum Salute Mentale di Lecco; Rete DASI FVG; Fondazione Luchetta Ota D’Angelo Hrovatin; Coordinamento difesa sanità pubblica Trieste; Diritti e Storti; Associazione Migrantes Brindisi OdV; Donne in Nero, Udine; ANED PN; Leali delle Notizie Aps; Milano in Salute; ACLI; Auser Territoriale Udinese APS_ETS; HORUS CLUB; Associazione Il Giunco; Associazione Migranti Basilicata dí Venosa; Casa Internazionale delle Donne Trieste; Friuli Venezia Giulia Possibile; International Association for Art and Psychology; Medicina Democratica per Milano; Sportello Ti Ascolto; … Redazione Friuli Venezia Giulia
Presentazione del viaggio di Marco Cavallo nei Cpr d’Italia
Il viaggio di Marco Cavallo nei Centri di Permanenza per il Rimpatrio (Cpr) d’Italia è alle porte. Venerdì 5 settembre, alle ore 11, al Circolo della Stampa di Trieste si terrà la conferenza stampa di presentazione del progetto, che prenderà ufficialmente il via il giorno successivo da Gradisca. Marco Cavallo, simbolo di libertà e di diritti, tornerà a viaggiare per dare voce a chi non ha voce, entrando idealmente nei Cpr, strutture che in molti aspetti ricordano i vecchi Ospedali Psichiatrici Giudiziari, ma che spesso si rivelano ancor più crudeli dal punto di vista umano. Il viaggio – frutto di un lavoro collettivo che sta coinvolgendo associazioni, gruppi e cittadini – prevede diverse tappe: * 6 settembre: Gradisca d’Isonzo * 20 settembre: Milano * 27 settembre: Roma * 4 ottobre: Palazzo San Gervasio (PZ) * 8 ottobre: Brindisi * 10 ottobre: Bari, conclusione del cammino. In ogni città si terranno iniziative pubbliche, incontri e momenti di confronto, raccontati tappa dopo tappa sul Forum Salute Mentale e seguiti da giornalisti italiani e internazionali. Il regista Giovanni Cioni documenterà l’intero percorso per realizzare un film che custodisca e diffonda le voci raccolte lungo la strada. Durante il viaggio consegneremo alle persone trattenute nei Cpr lettere scritte da chi sostiene l’iniziativa, per portare loro un messaggio di vicinanza e speranza. Marco Cavallo sarà accompagnato da bandiere fatte di tessuti di scarto. Un atto politico e poetico: ogni cucitura è un legame, un incontro tra materiali diversi, come le vite che si intrecciano in un luogo di detenzione, simbolo di dignità e creatività anche nelle condizioni più dure. Venerdì 5 settembre alle ore 17:00 al cinema Ariston a Trieste amici, sostenitori, cittadini e associazioni potranno augurare buon viaggio a Marco Cavallo, in partenza per Gradisca. Alle 17:30 lo psichiatra Peppe Dell’Acqua presenterà brevemente il progetto e alle 18:00 ci sarà un momento di saluto ufficiale, mentre il cavallo andrà verso la prima tappa. A seguire, gli interessati potranno recarsi alla proiezione del film “Noi siamo gli errori che permettono la vostra intelligenza” della regista Erika Rossi, dedicato all’Accademia della follia. L’elenco delle adesioni e la descrizione del viaggio completo sono reperibili nel sito del Forum Salute Mentale. Per eventuali informazioni o interviste, si prega di contattare le referenti del FSM. La dottoressa Carla Ferrari Aggradi (+39 348 004 3379), o la giornalista Veronica Rossi (+39 348 326 2288), o Lavinia Nocelli (+39 3398105303). Forum Salute Mentale Il Viaggio di Marco Cavallo nei CPR Redazione Friuli Venezia Giulia