SECONDO ATTACCO IN DUE GIORNI ALLA GLOBAL SUMUD FLOTILLA. COLPITA NELLA NOTTE UN’ALTRA IMBARCAZIONE
Secondo attacco ad un’imbarcazione della Global Sumud Flotilla, nella tarda
serata di ieri, in acque tunisine. Un video ripreso da una telecamera
dell’imbarcazione Alma e diffuso sui social, mostra quello che sembrerebbe un
ordigno incendiario – con tutta probabilità sganciato da un drone – colpire e
dare fuoco al ponte della barca. Le fiamme sono state tempestivamente spente
dall’equipaggio.
Alcuni esperti, scrive in un post Francesca Albanese, suggeriscono che si tratta
di una granata incendiaria avvolta in materiali plastici imbevuti di carburante.
La barca issava bandiera della Grand Bretagna ed ha subito danni al ponte
superiore. Sono in corso le indagini per capire le responsabilità dell’accaduto.
“Questo è il secondo attacco di questo tipo in due giorni” – scrivono dalla
Global Sumud Flotilla. Non si sono registrati feriti.
“Confermiamo che il 9 settembre un’altra imbarcazione della nostra flotta – la
‘Alma’ – è stata attaccata da un drone mentre era attraccata in acque tunisine”,
si legge in un comunicato pubblicato dalla Gsf sui suoi canali social.
“L’imbarcazione, battente bandiera britannica – continua la nota -, ha subito
danni da incendio sul ponte superiore. L’incendio è stato successivamente spento
e tutti i passeggeri e l’equipaggio sono al sicuro. È attualmente in corso
un’indagine e, non appena saranno disponibili ulteriori informazioni, saranno
pubblicate immediatamente”.
“Questi ripetuti attacchi si verificano durante l’intensificarsi
dell’aggressione israeliana contro i palestinesi a Gaza e sono un tentativo
orchestrato per distrarre e far deragliare la nostra missione. La Global Sumud
Flotilla continua imperterrita. Il nostro viaggio pacifico per rompere l’assedio
illegale di Israele su Gaza e dimostrare incrollabile solidarietà con il suo
popolo – conclude il comunicato – prosegue con determinazione e risolutezza”.
Ieri sera migliaia di persone avevano manifestato in sostegno della missione
umanitaria e protestando contro l’attacco alla prima imbarcazione della
Flotilla. Migliaia in piazza in diverse città italiane, tra cui Milano, Torino,
Bologna, Venezia e Roma, dove si sono verificati scontri con le forze di
polizia. Oggi, mercoledì, nuova giornata di presidi: a Brescia l’appuntamento è
alle 18.30 in piazza della Loggia.
Intanto le forze armate israeliane hanno continuato il loro incessante
bombardamento di Gaza: più di 50 persone sono state uccise soltanto nella
giornata di ieri. Tra le vittime ci sono nove palestinesi, che si erano radunati
nel sud dell’enclave in cerca di aiuti. Israele ha proseguito la sua offensiva a
Gaza City dopo che il Primo Ministro Benjamin Netanyahu ha minacciato i
palestinesi, intimandoli di fuggire a sud per salvarsi la vita.
Oggi presso il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite di New York, riunione
urgente il cui punto all’ordine del giorno è la situazione in Medio Oriente.
Questo anche dopo l’attacco israeliano di ieri in Qatar, definito dal premier e
ministro degli esteri quatariota Mohammed bin Abdul-rahman Al Thani, “un atto di
terrorismo di Stato”. Al Thani ha accusato anche Netanyahu di minare la
sicurezza e la stabilità dell’intera regione mediorientale.
La traduzione, a cura di Radio Onda d’Urto, della testimonianza di uno degli
attivisti a bordo dell’imbarcazione Alma e testimone del secondo attacco.
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