Le frontiere del turismo e lo sfruttamento delle lavoratrici a Milano!
METTIAMO IN EVIDENZA QUANTO AVVIENE IN QUESTO SETTORE(CHE RIPORTIAMO NEL
COMUNICATO) CHE PUR NON ESSENDO QUASI MAI SOTTO I RIFLETTORI MEDIATICI PER
QUANTO RIGUARDA LO SFRUTTAMENTO, IN PARTICOLARE DELLE LAVORATRICI, DA’ PERO’
UNA VISIONE MOLTO CHIARA E REALE DELLE CONDIZIONI IN CUI LAVORANO INVITANDO IL
LETTORE AD UNA ATTENTA ANALISI DI QUANTO SCRIVIAMO.
Milano, hotel di lusso.
Di recente, in una struttura alberghiera a 5 stelle di Milano, una lavoratrice
del S.I. Cobas del
settore turistico ha ricevuto una lettera di trasferimento, per motivi di
mancato
gradimento da parte della committente , cioè il proprietario dell’Hotel Gallia.
A seguito di un incontro sindacale con la società in appalto, è emersa la
volontà dirigenziale
di voler liquidare qualche lavoratrice con motivi pretestuosi e infondati.
Per la nostra iscritta sarà improbabile accettare un trasferimento che le
garantisca la
possibilità di non aumentare le ore di viaggio visto che abita in un altra
regione.
Da pochi mesi, Milano è stata incoronata la capitale degli hotel di lusso.
Dal 2024 la città è stata attraversata da quasi 10 milioni di persone, turisti e
donne e uomini
d’affare, che hanno soggiornato in alberghi lussuosi per almeno 2 notti, in
camere che
prevedono un valore stimato dalle 400 alle 1300 euro per notte: insomma, il
costo di
una camera per soggiornare al Bulgari hotel di Milano ammonta al salario
complessivo
di una lavoratrice che abbia un contratto di 40 ore di lavoro settimanali.
L’atteggiamento padronale e antisindacale della proprietà non ci stupisce
affatto. Prima
dell’emergenza da covid-19 numerose lavoratrici iscritte al S.I. Cobas erano
assunte con
il contratto Multiservizi e pulizie, in cima ai CCNL che prevedono un salario
sotto le
soglie di povertà.
Grazie alle lotte del S.I. Cobas è all’unità delle lavoratrici, adesso in alcuni
appalti vige il
CCNL Turismo, con livelli d’inquadramento corretti, e la sicurezza delle
lavoratrici è
diventata una pratica quotidiana.
Ma la lotta non è finita.
Anche questo in questo settore è forte lo sfruttamento delle lavoratrici che
sono costrette ad accettare salari da fame per poter sopravvivere.
Negli hotel di lusso vengono impedite le assemblee sindacali, e la frattura tra
lavoratori e
lavoratrici internalizzati in appalto è sintomatico della discriminazione
sindacale in
atto ovunque. Spogliatoi separati, telecamere agli angoli di ogni corridoio,
spesso anche
l’obbligo per le nostre iscritte di pranzare alle a ore improbabili per non
incrociare i
dipendenti diretti .
Insomma, il tentativo di trasferire lavoratrici non gradite si inserisce in un
piano aziendale
preciso che tende ad eliminare quelle più combattive, quelle che hanno la testa
dritta per far rispettare la propria dignità..
Faremo di tutto per rovinare questo piano e respingere al mittente Questo
trasferimento assurdo con le iniziative di lotta delle addette alle camere
che non si fermerà solo a loro ma troverà ampio sostegno, degli altri
lavoratori del si cobas .
di tutti i settori!
SI Cobas NAZIONALE.
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