Più di 50.000 persone hanno detto no allo sgombero del Leoncavallo e di tutti
gli spazi sociali d’Italia. Hanno portato in piazza le “città diverse” e hanno
iniziato riprendendosi Milano.
Lo sgombero voluto dal governo fascio-leghista non è “l’epilogo fisiologico” di
un percorso di 50 anni. Hanno voluto colpire un simbolo perché è stata una
“storia nostra”, dei movimenti. Verso il corteo del 6 settembre.
Ieri avrebbe compiuto 38 anni, se una notte del 2005 non si fosse imbattuto nei
quattro agenti di polizia che lo uccisero. Domani a Ferrara una "sound parade"
per ricordare una vicenda di dolore ma anche di riscossa sociale, che
Zeroincondotta seguì giorno per giorno: consulta lo speciale ancora online con
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Alla terza assemblea dell’azionariato popolare per la fabbrica socialmente
integrata, la minaccia dello sgombero sembra passare in secondo piano. La
politica potrebbe evitarlo, ma ci vuole la volontà.
La tragedia di Gaza, il razzismo, il silenzio che fa male. Riceviamo tramite un
insegnante la lettera scritta da alcune studentesse arabe di un istituto
superiore dell'Appennino, che la scuola non ha voluto pubblicare sul proprio
sito.
Umanesimo, ritorno, rancore: un approfondimento che indaga "la voragine in cui
questo documento trascina intere generazioni a venire e con esse la possibilità
di democrazia reale di questo Paese attraverso la scuola". Riceviamo e
pubblichiamo.
In vista del 25 aprile il Centro di documentazione dei movimenti “Francesco
Lorusso - Carlo Giuliani” di Bologna ha curato una ricostruzione storica
dell’antifascismo italiano nel corso degli ottanta anni che ci separano dalla
Liberazione del 1945.