Permesso di soggiorno per cure mediche per il cittadino tunisino con angina da sforzo in cardiopatia ischemica cronica
Il Tribunale di Trento, in materia di cure mediche, ha affermato che, per
valutare la non adeguatezza delle cure nel Paese di origine, non basta
verificare che vi siano dei centri con medici che curano la patologia, ma
occorre anche verificare che, in concreto, il sistema sanitario permetta a tutti
l’accesso alle cure.
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Sebbene l’ambasciata – per altro via mail e senza altro tipo di ufficialità –
abbia inoltrato il parere del proprio medico di fiducia in cui è stata riportata
la seguente valutazione “le strutture sanitarie tunisine sono adatte a curare il
cardiopatia ischemica che presenta il signor G.“, dalle fonti ufficiali report
COI e del Ministero degli Esteri, emerge che, nonostante la patologia, dalla
quale il ricorrente è affetto, sia astrattamente curabile nel suo paese di
origine, tuttavia, in concreto, il sistema sanitario tunisino – per le carenze
organizzative ed assistenziali che presenta – non risulta a ciò idoneo; e tanto
anche in relazione alla stessa gravità della patologia del ricorrente e alle
cure assistenziali/sanitarie di cui il medesimo necessita.
Tribunale di Trento, ordinanza n. 758 del 21 luglio 2025
Si ringrazia l’Avv. Giovanni Guarini per la segnalazione e il commento.
* Consulta altre decisione relative al permesso di soggiorno per cure mediche