Buon vento, ribelli. Diario di bordo dalla Global Sumud Flotilla
All’alba è arrivata la barca dello sciamano di Genova, Fulvio. Un’emozione
speciale, perché il motore non andava, il tempo era inclemente, quindi la barca
è entrata a vele spiegate nel porto siciliano che ci ospita. Un altro carico di
umanità con il vento in poppa. Sono partiti da Genova cinque giorni fa, sono
stati i primi ad arrivare in Sicilia da Genova. Mi racconta Fulvio di aver
ricevuto due disegni dai bambini italiani per i bambini di Gaza. In un disegno
prevale lo scenario di guerra, nell’altro si impone un cuore grande, il nostro
cuore per i bambini del lager di Gaza. Andiamo avanti per loro e per tutte le
persone innocenti che si possono ancora salvare.
Sarà un viaggio avventuroso, ma abbiamo sempre più sostenitori. Il nostro è un
gesto nonviolento come lo è Fulvio, che nonostante abbia avuto un’esistenza
burrascosa, 14 anni fa ha ricominciato a vivere con un percorso di recupero
psicologico e spirituale, con una conversione profonda alla nonviolenza. Nel suo
passato ci sono un patrigno violento, reazioni di difesa della madre, dieci tra
carabinieri e poliziotti picchiati in situazioni ad alto tasso alcolico.
Oggi sono entrati in porto altri quattro che hanno rischiato tutto per arrivare
in Sicilia. Mido ha vomitato per due giorni, ma la sua anima è integra, forte e
generosa. Negli altri tre giorni non ha mai smesso di cucinare per gli altri,
pur facendo il velista a turno, senza concedersi soste. Hanno dormito mediamente
tre ore al giorno, ma sono arrivati con la giusta soddisfazione di aver compiuto
un’impresa.
Fulvio fa lo sciamano perché ha approfondito l’esperienza mistica con due
sciamani che vivono in Italia. Mido invece è un siriano di 28 anni, che lavora
come ristoratore ed è un appassionato docente di chimica.
Forse non verranno fino in fondo, ma hanno già compiuto un’impresa che i velisti
considerano eroica. Buon vento, ribelli.
Rayman