Genocidio a Gaza e solidarietà dall’ItaliaL’esercito israeliano sta compiendo uno sterminio e una deportazione della
popolazione senza precedenti nei quartieri orientali di Gaza città. Demolizione
sistematica delle abitazioni con bulldozer e robot esplosivi e bombardamenti con
caccia, droni e artiglieria. 37 persone uccise nelle loro case dall’alba di
oggi, intere famiglie decimate.
L’esercito israeliano ha chiesto al Ministero della Sanità, tramite l’OMS e la
Croce Rossa, il trasferimento dei malati e delle apparecchiature mediche
dall’ospedale Shifà verso sud. La mossa finto-umanitaria prelude a una fine
disastrosa per il sistema sanitario palestinese nel nord della Striscia. Lo
spostamento del servizio sanitario significa indurre la gente a evacuare per
curarsi, soprattutto i malati di cancro o d’insufficienza renale bisognosi di
dialisi.
Il disegno dichiarato di Netanyahu è l’espansionismo territoriale di Israele per
l’occupazione di tutta Gaza e la deportazione della sua popolazione fuori dalla
Striscia. Le discussioni sul giorno dopo sono fumo negli occhi per ammorbidire
le cancellerie amiche.
L’operazione di terra è iniziata contro la popolazione civile di Gaza città e
non solo. Gli attacchi sono anche su Jebalia a nord e Khan Younis a sud. Secondo
le dichiarazioni dei militari israeliani durerà mesi. Negli ospedali sono
arrivati ieri i corpi di 70 uccisi e 356 feriti.
Il sistema sanitario si avvicina al crollo totale. Il numero delle urgenze
supera il 300% della capacità ricettiva delle strutture. Significa che ogni tre
ricoverati, due giacciono per terra, su un lenzuolo di plastica. L’OMS ha
dichiarato che i suoi 30 camion autorizzati sono bloccati al valico e non
vengono fatti passare.
Solidarietà in Italia con la Palestina
Migliaia di iniziative locali vengono organizzate per chiedere il blocco
dell’esportazione di armi a Israele e il passaggio degli aiuti umanitari per
Gaza. Si diffonde l’impegno dei Comuni italiani a rompere ogni relazione con le
istituzioni e aziende israeliane, oltre al riconoscimento simbolico dello Stato
di Palestina. Il governo delle destre guarda dall’altra parte.
Da Catania e Siracusa il 4 settembre salperanno le barche e le navi per portare
aiuti umanitari a Gaza. Sono programmati una grande manifestazione il 3
pomeriggio e un raduno il 4 per salutare gli equipaggi.
I sanitari prendono una chiara posizione contro il genocidio. “Il nostro
obiettivo, come Sanitari per Gaza, è far prendere posizione a tutte le
istituzioni contro il genocidio in corso e boicottarne ogni forma di complicità.
Perché fermi il genocidio, Israele dovrà percepire l’isolamento e la pressione
politica ed economica da parte della comunità internazionale”.
Ogni giorno in piazza del Duomo di Milano, dal 16 giugno, si tiene un flash-mob
silenzioso con lettura di poesie contro il genocidio compiuto da Israele a Gaza.
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