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!!!!!! 9 AGOSTO !!!!!!!!!!!!!!!!
SERATA BENEFIT PER LA CASSA PRIGIONIERX PER UN MONDO SENZA GALERE PER UN MONDO SENZA SFRUTTATX LIBERTA PER TUTTI E TUTTE La Cassa Prigionieri nasce a Cagliari nel 2023 grazie a un gruppo di compagnx che hanno preso parte alle lotte anticarcerarie sviluppate durante lo sciopero della fame di Alfredo Cospito. Nel contesto storico attuale, … Leggi tutto "!!!!!! 9 AGOSTO !!!!!!!!!!!!!!!!"
IMPORTANTE INIZIATIVA ANTICARCERARIA A PALERMO
CONDIVIDIAMO QUESTA IMPORTANTE E INTERESSANTE INIZIATIVA ARRIVATA DALLA SICILIA Ha senso oggi, con un piede dentro la terza guerra mondiale, una iniziativa specifica contro il carcere? C’è ancora tempo per tenere insieme l’attenzione alle condizioni di chi è rinchiuso/a con il pensiero agli occhi affamati dei bambini di Gaza? Pensiamo di sì, per diverse e … Leggi tutto "IMPORTANTE INIZIATIVA ANTICARCERARIA A PALERMO"
L’esempio di Rojava per il futuro della democrazia in Siria
La sentenza del Tribunale Permanente dei Popoli su Rojava vs. Turchia 18 giugno 2025, 11:30 Sala dell’Istituto di Santa Maria in Aquiro. Piazza Capranica, 72 – Roma Streaming: https://www.youtube.com/@senatorepubblica Saluti istituzionali Tino Magni Introduce Gianni Tognoni Intervengono Giacinto Bisogni, Domenico Gallo, Khaled Issa, Ezio Menzione, Yilmaz Orkan, Barbara Spinelli Modera Marina Forti In collaborazione con Tribunale Permanente dei Popoli, Giuristi democratici, European Association of Lawyers for Democracy and Human Rights, Ufficio d’Informazione del Kurdistan in Italia e Amministrazione Autonoma del Nord e dell’Est della Siria Lo scorso febbraio, a Bruxelles,  il Tribunale si è riunito per la sua 54ª sessione su Rojava vs. Turchia, su richiesta di una rete di associazioni che rappresentano i popoli della regione autonoma curda di Rojava, tra cui il Dipartimento degli Affari Esteri dell’Amministrazione Democratica Autonoma del Nord e Est della Siria (DAANES). L’obiettivo della sessione è stato quello di esaminare le responsabilità di alti funzionari turchi per presunti crimini di aggressione, crimini di guerra e crimini contro l’umanità in Rojava, nel nord-est della Siria, dal 2018 a oggi. La complessità del caso del Rojava ha trovato piena corrispondenza con la natura e le funzioni di questo Tribunale, che ha garantito il diritto di parola dei Curdi del Rojava, impossibilitati a ricorrere a meccanismi giudiziari nazionali o internazionali. In occasione dell’evento di presentazione del 18 giugno a Roma, esponenti ed esperti del TPP e delle realtà sociali richiedenti ripercorreranno le principali tappe della sessione, le testimonianze e i fattori che hanno concorso a determinare le responsabilità della Turchia in gravi violazioni dei diritti umani a danno della popolazione curda (accedi alla sentenza del TPP). Si discuterà, inoltre, del progetto di autonomia del Rojava, in una fase di delicata transizione verso la democrazia. I giornalisti e gli ospiti devono accreditarsi scrivendo entro il 17 giugno 2025 a: segreteriapresidenzamisto@senato.it.
Il 30 giugno “Giornata mondiale d’iniziativa per la libertà di Abdullah Öcalan”
La campagna “Libertà per Öcalan, soluzione politica per il Kurdistan” e la Veglia per Öcalan hanno lanciato un appello pubblico per dichiarare il 30 giugno “Giornata mondiale d’azione per la libertà di Abdullah Öcalan”. “Il Movimento per la liberazione curdo ha compiuto passi da gigante con grande impegno e fiducia negli ultimi mesi. Nel mezzo dei tumulti nel mondo e in particolare in Medio Oriente, Abdullah Öcalan ha avanzato proposte per una pace duratura che influenzeranno il contesto regionale e internazionale per decenni. L’”Appello per la pace e una società democratica” del 27 febbraio ha gettato le basi per una soluzione democratica e politica alla crisi che i popoli del Kurdistan e del Medio Oriente stanno affrontando”. Questi passi sono stati accolti con favore dall’intero movimento e dai suoi alleati in tutto il mondo. Con la dichiarazione di scioglimento del PKK, è iniziata una nuova fase di lotta basata sulla modernità democratica e sulla coesistenza. Questi passi storici aprono grandi opportunità di pace in tempo di guerra e devono essere ricambiati dalle parti in conflitto, in particolare dal governo turco. Pertanto, è tempo che gli stati nazionali regionali e le potenze internazionali riconoscano la situazione di stallo e consentano a soluzioni politiche di sostituire termini come “problemi di sicurezza” e “terrorismo”. Tuttavia stanno praticando doppi standard, tendendo la mano mentre continuano a reprimere il Bakur, a fomentare ulteriori conflitti in Siria e a permettere che la guerra si svolga sulle montagne del Kurdistan. Sebbene l’Europa, in particolare la Germania, accolga con favore i passi intrapresi, continua a reprimere individui in nome dell’”appartenenza a un’organizzazione terroristica”. Dal 27 febbraio, gli attacchi in Kurdistan si sono intensificati nel tentativo di provocare e sabotare l’appello di Abdullah Öcalan e le coraggiose misure concrete intraprese dal Movimento di liberazione Curdo. Nonostante alcuni progressi politici, la Turchia è ben lontana dal soddisfare le richieste e le esigenze di questo momento storico. Solo nell’ultimo mese, l’esercito turco, sostenuto dalla NATO, ha bombardato le montagne libere del Kurdistan oltre 1.000 volte e continua le sue operazioni illegali transfrontaliere. Per quanto riguarda la situazione di Abdullah Öcalan, lo Stato turco mantiene una posizione ponderata sulle visite e le comunicazioni al carcere di Imrali e non sta prendendo alcuna misura concreta per il suo rilascio. Questo appello all’azione mira a “esercitare pressione sullo Stato turco e sulle potenze internazionali. La solidarietà internazionale dovrebbe sostenere questo processo e svolgere un ruolo nei negoziati in corso, insistendo affinché le richieste per una soluzione politica giusta e una pace duratura siano soddisfatte. Abdullah Öcalan deve essere rilasciato. Le azioni di solidarietà devono dimostrare che è necessario adottare misure serie ora!” Per il 30 giugno, gli organizzatori lanciano un appello “ad agire in spirito di cameratismo, solidarietà e impegno nella lotta per la libertà fisica di Öcalan”. Invitiamo i nostri amici internazionali, i giovani, gli accademici, i sindacati, le organizzazioni femminili, gli studenti e tutti i membri della società ad agire! Siate creativi nell’esprimere la vostra solidarietà e a battervi per la liberazione fisica di Abdullah Öcalan e per una soluzione politica in Kurdistan! Nonostante tutte le misure adottate, il cessate il fuoco, il congresso e l’apertura allo sviluppo di una soluzione politica, la Turchia continua la sua politica di repressione e attacco. Come nelle azioni globali contro l’uso di armi chimiche nelle montagne libere del Kurdistan, nelle diverse azioni contro le invasioni nel Rojava Kurdistan e per la liberazione di Öcalan e di tutti i prigionieri politici, la solidarietà internazionalista svolge un ruolo importante nel creare consapevolezza, grande sostegno e pressione contro i continui attacchi alla rivoluzione. Video, foto e notizie delle iniziative possono essere inviate a ocalanactiondays@proton.me
10 anni di solidarietà e resistenza
In occasione del decennale di Mezzaluna Rossa Kurdistan Italia ETS, vi aspettiamo per una giornata speciale nella splendida cornice della Fortezza Vecchia di Livorno. Sabato 7 giugno 2025 Fortezza Vecchia – Livorno Ingresso a offerta libera 𝗢𝗿𝗲 𝟭𝟴:𝟬𝟬 – 𝗗𝗶𝗯𝗮𝘁𝘁𝗶𝘁𝗼 Con attivistx, operatori umanitarix e rappresentanti delle istituzioni cittadine, italiane e internazionali, parleremo della situazione nei territori curdi, dei progetti sanitari e umanitari in corso e delle prospettive future. Modera: Alessia Manzi 𝗢𝗿𝗲 𝟮𝟬:𝟬𝟬 – 𝗖𝗲𝗻𝗮 𝗰𝘂𝗿𝗱𝗮 Buffet a offerta libera con piatti della tradizione curda 𝗢𝗿𝗲 𝟮𝟭:𝟬𝟬 – 𝗖𝗼𝗻𝗰𝗲𝗿𝘁𝗼 𝗰𝗼𝗻 𝗔𝘀𝗵𝘁𝗶 𝗔𝗯𝗱𝗼 𝗲 𝗔𝘀𝘀𝗮𝗹𝘁𝗶 𝗙𝗿𝗼𝗻𝘁𝗮𝗹𝗶 Sul palco si esibirà lo storico gruppo hip hop italiano 𝗔𝘀𝘀𝗮𝗹𝘁𝗶 𝗙𝗿𝗼𝗻𝘁𝗮𝗹𝗶 In apertura 𝗔𝘀𝗵𝘁𝗶 𝗔𝗯𝗱𝗼, cantante curdo ASSALTI FRONTALI OFFICIAL PAGE Vi aspettiamo! Heyva Sor A Kurd, Heyva Sor a Kurdistanê e.V., Staffetta Sanitaria Rojava, Un Ponte Per, Otto per Mille Valdese, l’Amministrazione Autonoma del Rojava, UIKI Onlus. Col Patrocinio del Comune di Livorno e della Provincia di Livorno.  
Nasce a Milano l’Associazione Confederalismo Democratico Kurdistan
Domenica 11 maggio 2025, alle ore 13.00, si terrà a Milano l’inaugurazione dell’Associazione Confederalismo Democratico Kurdistan Milano, un nuovo spazio culturale e politico ispirato ai valori della democrazia radicale, dell’ecologia sociale, della liberazione di genere e dell’autogestione delle comunità. L’appuntamento è in Viale Monza 255, presso la nuova sede dell’associazione, che si presenta come un punto di riferimento per chi, a Milano, vuole conoscere da vicino la storia, la cultura e le lotte del popolo curdo, ma anche costruire insieme percorsi di solidarietà e autodeterminazione. Si tratta di un nuovo percorso politico e sociale costruito insieme a diverse persone e realtà appartenenti a varie aree politiche e di diverse provenienze. Il programma dell’inaugurazione sarà ricco di momenti significativi: – Ore 13.00 – Discorso di apertura – Ore 13.30 – Cerimonia del taglio del fiocco – Ore 14.00 – Concerto di Ashti Abdo, musicista curdo – Ore 14.45 – Interventi degli ospiti – Ore 15.00 – Musica italiana – Ore 15.40 – Concerto di Ergin Xalikan, musicista curda – Ore 16.00 – Intervento di chiusura Durante il programma sarà servito un ricco aperitivo curdo L’iniziativa è promossa dalla Rete Kurdistan Italia insieme alla Comunità curda e all’Ufficio di Informazione del Kurdistan in Italia e vuole essere un momento di festa, incontro e confronto tra comunità diverse, unite dal desiderio di costruire insieme una società più giusta e libera da ogni forma di oppressione. Siete tutte e tutti invitati a partecipare e a condividere questo momento importante di apertura, cultura e resistenza
Dichiarazione finale della Conferenza per la libertà di Öcalan: l’Europa faccia pressione sulla Turchia
Nella dichiarazione finale della Conferenza internazionale “Libertà per Abdullah Öcalan, soluzione politica alla questione curda” tenutasi a Roma l’11 e 12 aprile sono state presentate una serie di proposte. Si è conclusa con la lettura di una dichiarazione finale la Conferenza internazionale “Libertà per Abdullah Öcalan, soluzione politica alla questione curda” tenutasi a Roma l’11 e 12 aprile. Alla conferenza hanno partecipato 360 rappresentanti di partiti politici, sindacati, organizzazioni femminili ed ecologiste, avvocati, organizzazioni legali, attivisti per la pace, membri dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, accademici, giornalisti, leader religiosi, medici e centri sociali provenienti da paesi europei, africani, latinoamericani e asiatici, nonché da Egitto, Turchia e Kurdistan. La Dichiarazione finale recita quanto segue: I partecipanti alla conferenza hanno accolto e sostenuto l’appello del leader curdo Abdullah Öcalan del 27 febbraio per una “Pace e una società democratica”. Inoltre il nono cessate il fuoco unilaterale del PKK è stato visto come un ulteriore impegno della parte curda per la pace. I partecipanti alla conferenza vedono però come motivo di seria preoccupazione la riluttanza del governo turco a rispondere all’appello di Öcalan e al cessate il fuoco unilaterale attuato finora dal PKK. L’attuale ondata di arresti di sindaci, giornalisti, avvocati e attivisti per la pace in Turchia mostra chiaramente la linea autoritaria del governo turco. Questo stesso sviluppo genera una profonda sfiducia nelle dichiarazioni politiche riguardanti l’inizio di un periodo di pace. Inoltre l’esercito turco continua ad attaccare le posizioni delle forze della guerriglia del PKK ed è stato nuovamente segnalato l’uso di armi chimiche. Durante la conferenza sono state discusse in dettaglio le sfide e i risultati positivi degli ultimi due anni della campagna. La campagna, che si è svolta in diversi continenti con diverse attività politiche, legali e sociali, ha esercitato pressioni politiche su importanti organizzazioni internazionali come il Consiglio d’Europa, il CPT e il governo turco. Grazie a queste azioni, le idee di Öcalan sul confederalismo democratico, la liberazione delle donne, le nuove prospettive su ecologia, diversità e coesistenza sono diventate una fonte di ispirazione per le società di tutto il mondo. La lotta per la libertà di Öcalan ha oggi maggiori possibilità di raggiungere il suo obiettivo grazie al suo storico appello alla pace e a una società democratica. La libertà di Öcalan è una condizione necessaria per una soluzione politica della questione curda, che a sua volta porterà al processo di democratizzazione della Turchia. La democratizzazione della Turchia favorirà paralleli cambiamenti positivi in Siria, Rojava, Iraq, Kurdistan meridionale e in tutto il Medio Oriente. In un momento di svolte politiche a destra, in cui l’illegalità, la distruzione dell’ambiente e la misoginia sono in aumento a livello globale, Öcalan vede un’opportunità di pace in una delle regioni più colpite dalla crisi del Medio Oriente attraverso il potere della società. Il suo appello è quindi rivolto a noi. L’appello di Öcalan è un’opportunità di pace in una delle regioni più critiche del mondo come il Medio Oriente.   Per consentire la soluzione della questione curda attraverso la liberazione di Abdullah Öcalan, sono state avanzate le seguenti proposte da attuare:   1-Massimizzare e rafforzare la pressione politica sui governi europei affinché il governo turco si impegni in un processo di pace serio e significativo, a partire dalla liberazione di Abdullah Öcalan. 2-L’estensione delle iniziative per conferire la cittadinanza onoraria a Öcalan in tutto il mondo, come in Italia. 3-Una giornata mondiale di azione per la campagna “Libertà per Öcalan – Una soluzione politica alla questione curda” il 1° settembre, Giornata mondiale della pace, guidata dai sindacati e dai movimenti sociali più ampi nelle capitali. 4-Organizzazione di concerti e seminari per la libertà di Öcalan 5-Candidatura di Öcalan al Premio Nobel per la Pace