Campagna elettorale per il sindaco di New York City: le sfide di Zohran Mamdani
Zohran Mamdani deve affrontare diverse importanti sfide nella sua candidatura a
sindaco di New York. Eccone un elenco. Nei prossimi giorni se ne aggiungeranno
di certo altre. A mio parere, il vero problema è che i grandi media, come il New
York Times, la CNN, il New York Post e altri creeranno una raffica di bugie per
minare la candidatura di Zohran.
L’opposizione della comunità imprenditoriale e dell’establishment: il programma
democratico-socialista di Mamdani – come il blocco degli affitti, la gratuità
dei trasporti, i negozi di alimentari gestiti dalla città e l’aumento delle
tasse per chi guadagna di più e per le aziende – ha provocato una forte
resistenza da parte della comunità imprenditoriale e dell’establishment di
questa potente città, che teme che queste misure possano allontanare gli
investimenti e gravare sui contribuenti. I principali interessi economici non si
sono consolidati dietro a un unico rivale, ma i gruppi stanno mobilitando
ingenti fondi per opporsi a Mamdani.
Nelle prossime settimane potrebbero trovare il loro candidato comune, e temo che
potrebbe essere il conduttore radiofonico di estrema destra Curtis Sliwa. Wall
Street, la lobby della polizia e il potente status quo di Bloomberg e Clinton
non avrebbero grandi problemi a sostenere un portavoce della destra radicale, se
lo ritengono vincente.
Scetticismo sulla fattibilità delle sue politiche: le proposte
anti-establishment di Mamdani sono popolari tra la classe operaia e gli elettori
più giovani, ma vengono criticate come costose e potenzialmente irrealizzabili
senza il sostegno dello Stato, soprattutto perché leader come la governatrice
dello Stato di New York Kathy Hochul si oppongono ai suoi piani fiscali. Mamdani
avrebbe bisogno della cooperazione statale per attuare parti significative del
suo programma. Questa potrebbe essere una sfida seria, dal momento che la
legislatura statale, a parte alcuni leader progressisti come Jessica
Gonzalez-Rojas, è profondamente radicata nella politica aziendale.
Debolezza demografica: Mamdani ha faticato a ottenere l’appoggio degli elettori
neri e latini, che rimangono settori chiave nella politica di New York. I
rapporti degli analisti suggeriscono che la sua popolarità è maggiore tra gli
elettori bianchi più giovani, progressisti e benestanti, mentre i gruppi di
base, come gli elettori neri, hanno appoggiato Andrew Cuomo, il suo rivale alle
primarie. Tuttavia, il lato positivo è che gli elettori neri sarebbero divisi
tra Eric Adams e Cuomo, mentre la base di Mamdani è solida.
Pregiudizio religioso-etnico e attacchi alla sicurezza nazionale: Mamdani,
musulmano dell’Asia del Sud e sostenitore dei diritti dei palestinesi, deve
affrontare campagne diffamatorie che lo accusano di essere contro Israele o di
voler imporre la legge islamica, narrazioni amplificate da milioni di pubblicità
negative che prendono di mira la sua identità e le sue opinioni. Una parte di
elettori ebrei e moderati lo guarda con diffidenza a causa delle polemiche sulle
sue passate dichiarazioni riguardo alla politica mediorientale. Anche in questo
caso, i grandi media, che avrebbero potuto smentire questa propaganda, hanno
deciso di proposito di rimanere in silenzio o, peggio, di prendere una posizione
anti-Zohran, proprio come hanno trattato Bernie Sanders nel 2016.
Opposizione frammentata: gruppi repubblicani, democratici centristi e
indipendenti si stanno unendo per impedire la vittoria di Mamdani, con figure
come Andrew Cuomo ed Eric Adams (il sindaco in carica che si candida come
indipendente) che attirano risorse e attenzione nel tentativo di negare a
Mamdani la maggioranza. Questo ha il potenziale per creare dinamiche
imprevedibili nelle elezioni generali di novembre. Il più grande punto di forza
di Mamdani è la sua base giovanile, attiva durante le primarie democratiche. Ora
dovrà impegnarsi ancora di più per mobilitarla.
Inesperienza politica: i critici sostengono che la scarsa esperienza legislativa
di Mamdani e la sua giovane età lo rendano impreparato a gestire le complesse
realtà del governo di New York, alimentando ulteriormente le resistenze
dell’establishment. È uno stratagemma che hanno usato contro altri politici di
nuova generazione, come Barack Obama. Eppure, Obama ha dimostrato che si
sbagliavano tutti. L’altro punto a favore di Mamdani è il sostegno ottenuto dai
grandi sindacati come quello degli infermieri. Anche il New York City Labor
Council, organizzazione ombrello di tutti i sindacati AFL-CIO, si è fatto avanti
per sostenerlo.
In sintesi, Zohran Mamdani si presenta alle elezioni per il sindaco di New York
come candidato di punta in una città profondamente democratica, ma deve superare
le resistenze dell’establishment, lo scetticismo nei confronti dei suoi
programmi, gli attacchi identitari, le debolezze demografiche e un’opposizione
ampia e ben finanziata determinata a bloccare la sua campagna.
Io sostengo questo politico progressista giovane, onesto e brillante affinché
diventi il mio prossimo sindaco.
Traduzione dall’inglese di Anna Polo.
Partha Banerjee è autore di Gandhi’s Killers India’s Rulers (RBE, Kolkata, 2020)
e In the Belly of the Beast: Hindu Supremacist RSS and BJP of India (Ajanta
Books International, Delhi, 1998). Banerjee ha conseguito il dottorato di
ricerca in biologia presso la Southern Illinois University e il master in
giornalismo presso la Columbia University. Vive a Brooklyn, New York.
Pressenza New York