Tag - ferrara

FERRARA: VIETATO IL PRESIDIO PER LA PALESTINA SOTTO IL COMUNE. “LA REPRESSIONE NON CI FERMERÀ”
Si svolgerà oggi, lunedì 27 ottobre, la manifestazione per la Palestina organizzata da Ferrara per la Palestina, ma diversamente dall’appuntamento iniziale, sotto il Comune (piazza Municipale), il presidio sarà alle 17,30 in piazza Cattedrale. La Questura ha infatti vietato il presidio chiamato in quel luogo dal collettivo proprio per protestare contro il silenzio della giunta comunale seguito al documento fatto protocollare in Comune da attivisti e attiviste per due motivi: il primo, denunciare le “ripetute offese” rivolte alla comunità palestinese locale in sede istituzionale da parte di alcuni esponenti della giunta e chiedere al Sindaco, Alan Fabbri, scuse ufficiali; il secondo, richiedere al Comune di Ferrara di riconoscere e condannare il genocidio in corso a Gaza. La risposta è stata il diniego da parte della Questura e atti intimidatori della Digos nei confronti di un compagno palestinese. Il pretesto per il divieto sono stati i consueti “motivi di sicurezza”, ma per attivisti e attiviste di Ferrara per la Palestina l’obiettivo è chiaro: “fermare le iniziative per la Palestina”. Per queste ragioni, oggi sui profili social di Ferrara per la Palestina viene rilanciata la manifestazione del pomeriggio e aggiunto che, in concomitanza dell’iniziativa, una delegazione del collettivo entrerà all’interno del Comune di Ferrara per assistere al Consiglio Comunale.  “A seguito del divieto da parte della Questura di manifestare in Piazza Municipale e degli atti intimidatori contro la persona palestinese e la sua famiglia – scrivono –  vi chiediamo di essere presenti oggi in Piazza della Cattedrale per esprimerci solidarietà, per dare voce alle nostre istanze e soprattutto per ricordare che non c’è la pace in Palestina, il progetto di occupazione sionista sta andando avanti e non possiamo fermarci!” Abbiamo ricostruito i contorni della vicenda con Pietro di Ferrara per la Palestina Ascolta o scarica  
FERRARA: 20 ANNI FA, L’OMICIDIO POLIZIESCO DEL 18ENNE FEDERICO “ALDRO” ALDROVANDI
20 anni fa, poche ore dopo il pestaggio poliziesco ai danni dell’ultras bresciano Paolo Scaroni nella stazione FS di Verona, a un centinaio di chilometri di distanza altri 4 poliziotti uccidono il 18enne Federico Aldrovandi. E’ la notte di sabato 25 settembre quando Aldro, 18 anni, rientra a piedi a casa sua attraversando il centro della sua città, Ferrara, dopo una serata trascorsa con alcuni amici. Aldro incrocia, suo malgrado, la volante Alfa 3, con a bordo i poliziotti Enzo Pontani e Luca Pollastri. Dopo poco tempo arriva la volante Alfa 2, con altri due poliziotti, Monica Segatto e Paolo Forlani. Il supposto “scontro” tra Federico e gli agenti si trasforma in un pestaggio, 4 contro 1. Federico muore così, sull’asfalto, schiacciato dalla forza dei 4 agenti per quella che in termini medici si chiama “asfissia da posizione” una forte compressione al torace. La famiglia sarà avvisata ore dopo. Pontani al centralinista del 113 dirà testualmente: ”abbiamo avuto una lotta di mezz’ora con questo”. E poi “cioè, l’abbiamo bastonato di brutto”. Federico rimane a terra, privo di vita, sfigurato in volto, col cranio sanguinante e 54 lesioni: tante ne certificherà la perizia medico legale di parte civile. Il 6 luglio 2009 i 4 poliziotti vennero condannati in primo grado a 3 anni e 6 mesi di reclusione, per “eccesso colposo nell’uso legittimo delle armi”. Il 21 giugno 2012 la Cassazione ha confermato la condanna Paolo Forlani, Monica Segatto, Enzo Pontani e Luca Pollastri, poi in gran parte indultati grazie una legge pensata per quegli appartenenti alle forze di polizia morti o rimasti invalidi…in servizio. L’intervista di Radio Onda d’Urto a Patrizia Moretti, mamma di Federico  “Aldro” Aldrovandi, 20 anni dopo.  Ascolta o scarica La ricostruzione di quanto accadde, il 25 settembre 2005, a Ferrara con l’omicidio poliziesco di Federico Aldrovandi nella puntata di “Storia di Classe”, trasmissione di Radio Onda d’Urto. Ascolta o scarica    
Gli auguri che non possiamo fare a Federico Aldrovandi
Ieri avrebbe compiuto 38 anni, se una notte del 2005 non si fosse imbattuto nei quattro agenti di polizia che lo uccisero. Domani a Ferrara una "sound parade" per ricordare una vicenda di dolore ma anche di riscossa sociale, che Zeroincondotta seguì giorno per giorno: consulta lo speciale ancora online con tutti gli articoli.