La detenzione dei minori aumenta i tassi di criminalità

Retekurdistan.it - Saturday, June 28, 2025

Hasan Erdoğan, presidente del Centro per i diritti dell’infanzia dell’Ordine degli avvocati di Ankara, ha avvertito che l’incarcerazione dei minori contribuisce all’aumento dei tassi di criminalità infantile in Turchia. “Più si ricorre alla detenzione, più aumenta la criminalità. Il 90% dei minori incarcerati torna in carcere entro un anno” ha affermato.

Secondo il Ministero della Giustizia turco, al 2 giugno 2025, i minori in carcere erano 4.293, di cui 1.341 condannati e 2.952 detenuti. L’Istituto di Statistica Turco (TUIK) non pubblica dati aggiornati sui minori detenuti dal 2023. Erdoğan ha sottolineato che la legge turca n. 5395 sulla tutela dei minori è ampiamente ignorata nella pratica.

I bambini riflettono la società

Hasan Erdoğan ha evidenziato la povertà come principale fattore scatenante della criminalità minorile: “Il 60% dei bambini in Turchia vive al di sotto della soglia della fame. Circa 2 milioni di bambini sono costretti a lavorare e molti non possono frequentare la scuola per motivi economici. La maggior parte dei reati minorili sono legati ai furti, reati radicati nella povertà”.

Descrivendo i bambini come specchi del loro ambiente, Hasasn Erdoğan ha affermato che la criminalità è diventata una normalità nella società turca: “La Turchia è tra i paesi con il più alto tasso di popolazione carceraria al mondo. Le persone non sono in pace con la società o tra loro, e questo ha un impatto sui bambini”. Ha criticato il frequente ricorso alla detenzione anziché alle misure di protezione, nonostante i requisiti di legge diano priorità alle soluzioni non detentive per i minori.

Standard legali obsoleti

Hasan Erdoğan ha fortemente criticato l’età legale per la responsabilità penale in Turchia, che inizia a 12 anni: “Un tredicenne può anche sapere di aver fatto qualcosa di sbagliato, ma non può comprendere che questo possa portare a 10 anni di carcere. In molti paesi, come la Germania, l’età è 21 anni e non esistono carceri minorili come le conosciamo noi. Invece, usano la giustizia riparativa per impedire che i giovani vengano criminalizzati”.

Le prigioni producono criminalità

Ha evidenziato gravi carenze nel sistema giudiziario minorile, tra cui la mancanza di un’adeguata applicazione delle leggi esistenti: “I minori vengono spesso ammanettati in violazione della legge. Sono spesso detenuti da tribunali per adulti invece che da tribunali minorili. Le carceri producono più criminalità, non meno. Un minore incarcerato per piccoli furti spesso torna in carcere per reati più gravi”.

Le condizioni di detenzione sono disumane

Hasan Erdoğan ha criticato le condizioni dei centri di detenzione minorile in Turchia: “Ci sono solo nove carceri minorili in Turchia, otto per ragazzi e uno per ragazze. Quando sono pieni, le ragazze vengono mandate nelle carceri femminili per adulti, il che è inaccettabile. Anche i minori sono vulnerabili agli abusi all’interno dei centri di detenzione minorile. Abbiamo chiesto ripetutamente la loro chiusura”.

Ha fatto notare che ai bambini nelle carceri chiuse viene negato l’accesso a un’istruzione adeguata e al diritto di visita dei familiari, a differenza di quelli nelle “case educative”.

20 bambini sono morti in carcere negli ultimi 10 ani”Almeno 20 bambini sono morti nelle carceri turche nell’ultimo decennio, 12 dei quali per suicidio”, ha dichiarato Erdoğan. Ha sottolineato il peso psicologico della permanenza, citando la mancanza di psicologia e supporto pedagogico in queste strutture.

La Corte europea dei diritti dell’uomo si era già pronunciata contro la Turchia in un caso riguardante il suicidio di un minore in carcere, citando una violazione del diritto alla vita.

Arresto di massa di ragazzini nell’ambito di una operazione antidroga

Hasan Erdoğan ha anche rivelato i dettagli di un recente incidente ad Ankara: “In un raid antidroga, 97 detenuti su 500 erano bambini. I loro diritti sono stati violati in ogni fase. Sono stati ammanettati, costretti a sdraiarsi a terra, interrogati dai pubblici ministeri sbagliati e alla fine 94 sono stati arrestati. A causa del sovraffollamento, sono stati trasferiti in una prigione a Samsun, isolandoli dalle loro famiglie e dalle loro scuole”.

Ha concluso: “Lo Stato non ha una politica incentrata sui minori. La reclusione è usata come soluzione a breve termine, ma danneggia i bambini per tutta la vita”.

MA / Sema Bingöl

 

 

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