La guerra è tra noi: ora si vede

Weapon Watch - Thursday, November 27, 2025

L’osservatorio the Weapon Watch ha raccolto, in questi ultimi giorni, una serie di notizie e informazioni che testimoniano l’ingresso di forza nella vita quotidiana degli italiani della guerra, dei suoi strumenti e delle sue priorità. Nel 1° episodio abbiamo parlato degli intensi movimenti di cannoni FH-70 attraverso la Liguria.

2° episodio

Un’interpellanza del giugno scorso, presentata dal consigliere Ciccio Auletta (gruppo Diritti in Comune) al Consiglio comunale di Pisa, ha avuto risposta solo nei giorni scorsi.

Vi si chiedeva ragione delle interruzioni della circolazione ferroviaria tra Pisa e Livorno registratesi ogni mattina tra le 9.50 e le 12.50 dal 10 al 20 giugno 2025, ufficialmente motivate per “lavori di rinnovo degli scambi a Tombolo”.

La risposta ufficiale di Rete Ferroviaria Italiana (RFI) all’assessore del Comune di Pisa riferisce che «presso la stazione di Tombolo è stato eseguito un intervento di potenziamento dell’infrastruttura ferroviaria, consistente nella realizzazione di un nuovo fascio di binari lato ovest» e in particolare «nell’ampliamento del corpo stradale e nella conseguente realizzazione di due nuovi binari con relativi impianti di trazione elettrica, uno di circolazione a modulo 750 nell’ambito del l’adeguamento del corridoio Tirrenico per le merci, e l’altro di allacciamento al nuovo raccordo della base US Army di Camp Darby».

A questo proposito, RFI ha comunicato che nel periodo 1.1.2023-30.8.2025 attraverso il raccordo di Tombolo sono passati 44 treni (circa uno ogni tre settimane, in media) diretti a Camp Darby. Anche i Ferrovieri Contro la Guerra, in un loro comunicato, hanno rimarcato che la tardiva risposta di RFI e in generale la mancata informazione sui lavori a Tombolo risponde al tentativo di minimizzare la militarizzazione della rete e del lavoro ferroviario in atto.


Come documentato anche dall’Atlante dell’industria militare di Weapon Watch, in realtà quello di Tombolo è un nodo intermodale di grande rilevanza militare.

Il raccordo ferroviario, del cui potenziamento abbiamo detto, è infatti integrato con il porto fluviale sul Canale dei Navicelli, costruito nel 1980, poi caduto in disuso e recentemente sottoposto a lavori di potenziamento sotto la guida dell’839th Transportation battalion dell’US Army Military Surface Deployment and Distribution Command (SDDC), per un valore di 42 milioni di $ complessivi. I lavori, cominciati nel 2018, e durati oltre tre anni, hanno interessato soprattutto il ripristino della banchina (prima in ghiaia, ora soletta di calcestruzzo) prolungata a 152 m, una gru da 150 tonnellate, un ponte mobile ferroviario costruito poco a valle del ponte mobile stradale sulla Via Livornese, e una nuova linea ferroviaria verso Livorno con rafforzamento della testa dei binari. Alla fine dell’intervento lo scalo ferroviario di Tombolo – da anni abbandonato per il traffico passeggeri – potrà ospitare 150 vagoni. Lo stesso Canale dei Navicelli è stato potenziato con lavori di dragaggio e ripalancolatura per aumentarne la portata, commissionati da NSPA (NATO Support and Procurement Agency) alla Port Authority Pisa Srl (100% Comune di Pisa). Il collaudo navale è stato effettuato a fine ottobre 2024, con il passaggio della nave Dolphin-E, una portacontainer da 79 m, bandiera di Palau.

Settembre 2024, inaugurazione del ponte ferroviario girevole sul canale Navicelli, alla presenza di autorità militari americane e italiane, tra cui il presidente della Toscana, Eugenio Giani, il prefetto Maria Luisa D’Alessandro, il Console generale degli Stati Uniti a Firenze, Ragini Gupta.

La frequenza dei passaggi ferroviari per Camp Darby si accorda bene con gli arrivi a Livorno delle “navi della morte” provenienti dagli Stati Uniti, navi sempre cariche di armi da smistare sui teatri di guerra, dall’Africa al Medio Oriente, all’Ucraina. Weapon Watch ne ha già segnalato alcune, tra cui la bulk carrier «SLNC Severn» lo scorso maggio (dopo le proteste di settembre, la «Severn» opera ora sulla tratta Canada-Koper-Varna al servizio della logistica militare ucraina), e la portacontainer «Ocean Jazz» (oggi ribattezzata «Oceanic»).