
Madrid, arrestato per aver indagato sugli agenti infiltrati nei movimenti
Popoff Quotidiano - Tuesday, September 16, 2025Jorge Jiménez è accusato di falsificazione documentale e rivelazione di segreti (Tomás Muñoz)
A fine giugno, Jorge Jiménez stava uscendo di casa per andare al lavoro quando due persone lo hanno atteso accanto al suo veicolo. Si sono identificati come agenti in borghese e gli hanno comunicato che era in stato di arresto, accusato di rivelazione di segreti e falsificazione documentale. Poco dopo sono arrivati altri veicoli camuffati e agenti non in uniforme. “Non mi ha sorpreso, sapevamo che poteva succedere”, ha dichiarato.
È stato portato in commissariato e, dopo quasi 24 ore in cella, ha testimoniato davanti a un giudice. Secondo la polizia, avrebbe commesso falsificazione documentale richiedendo visure catastali senza dichiarare che servivano per un’indagine giuridica. Il suo avvocato, Daniel Amelang, sostiene che l’indagine è reale e che Jiménez sta valutando di presentare denunce contro agenti che lo hanno danneggiato personalmente e spiato illegalmente attivisti dei movimenti sociali.
La polizia gli ha sequestrato il telefono e ha chiesto al giudice di poterlo usare come prova. L’avvocato si è opposto, definendo la richiesta sproporzionata e non necessaria, dato che Jiménez ha già ammesso di aver richiesto le visure.
Per quanto riguarda l’accusa di rivelazione di segreti, si basa su post pubblicati sui social riguardanti le infiltrazioni. “In nessun tweet è stata diffusa l’indirizzo fisico di alcuna persona”, spiega Amelang. E anche se fosse successo, secondo l’articolo 197 del codice penale spagnolo, non sarebbe un reato ma al massimo un’infrazione amministrativa.
Jiménez nega di aver rivelato segreti: “Al massimo è stato pubblicato il quartiere o la città in cui vivono, mai l’indirizzo esatto”. Il giudice ha accolto l’opposizione della difesa e ha respinto la richiesta della polizia di usare il contenuto del telefono come prova, anche se la decisione può essere impugnata.
“È toccato a me, ma poteva toccare a qualsiasi compagna coinvolta, anche alle giornaliste che stanno indagando”, afferma Jiménez.
Jiménez ritiene che ci sia una chiara volontà di perseguitare politicamente chi indaga su questi metodi, esponendoli pubblicamente come forma di punizione personale. Ha contribuito alla creazione di un gruppo di lavoro temporaneo che diffonde informazioni sulle infiltrazioni nei movimenti sociali in tutta la Spagna, con l’obiettivo di renderle accessibili ad altri militanti.
Il percorso militante di Jiménez e il suo rapporto con agenti infiltrati
Attivista dei movimenti sociali madrileni, Jiménez è stato tra i fondatori di Distrito 14, collettivo antifascista e antimilitarista nato a Moratalaz nel 2012 e sciolto successivamente. Fin dalla sua nascita, il collettivo è stato nel mirino delle autorità. Nel 2016, otto persone furono arrestate durante una festa del quartiere, in un’operazione con agenti armati e incappucciati.
Secondo El Salto Diario, già nel 2016 c’era stata una prima infiltrazione nel collettivo da parte di Sergio G.A., alias Sergio Botana, rimasto infiltrato per oltre sette anni. Dopo la sua “disattivazione” nel 2020, un altro agente, Carlos P.M., ha iniziato a frequentare gli spazi militanti dell’est di Madrid.
Jiménez ha denunciato per minacce questo secondo agente in una delle poche cause giudiziarie ancora aperte contro infiltrazioni. Il Tribunale Costituzionale deve ancora pronunciarsi su un ricorso presentato da Iridia e Acció Contra el Espionatge Policial per gravi violazioni dei diritti.
La sua militanza contro le infiltrazioni lo ha portato a promuovere iniziative di divulgazione e critica politica, tra cui la pubblicazione nel 2025 di un Manuale per smascherare un poliziotto infiltrato, curato dal collettivo Dos Cuadrados.
Il caso Spycops nel Regno Unito ha cambiato la percezione pubblica su queste operazioni sotto falsa identità, portando la polizia britannica a scusarsi pubblicamente. In Spagna, invece, non c’è mai stato alcun riconoscimento ufficiale delle infiltrazioni nei movimenti politici. L’arresto di Jiménez segue una serie di archiviazioni giudiziarie su denunce per abusi legati a relazioni affettive con agenti sotto copertura
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