Mondo Convenienza, vince la lotta al deposito di Pisa

SUDD Cobas - Wednesday, May 21, 2025

L’agitazione è iniziata il 3 maggio con un sciopero ed un presidio dei lavoratori al deposito Mondo Convenienza di Pisa che ha paralizzato per tutto il giorno il servizio di trasporto e montaggio dei mobili.
A fare scattare la protesta ci sono i carichi di lavoro disumani, con giri di consegne e montaggi incompatibili con quello che dovrebbe essere l’orario di lavoro. A pagarne le spese non è solo il tempo di vita ma anche le schiene dei lavoratori, che portano sulle proprie spalle e fin dentro casa dei clienti cucine ed armadi.
Lo sciopero è arrivato dopo molti tavoli tra l’azienda che gestisce i lavoratori in appalto – la RL2 Srl – e rappresentanti sindacali. Gli impegni presi dell’azienda ai tavoli sono rimaste però parole al vento. Intanto però due delegati sindacali del deposito di Pisa ricevono due sospensioni dal lavoro proprio per aver contestato a tutela dei propri colleghi il carico dei furgoni in sovrappeso.
I problemi dei lavoratori di Pisa sono purtroppo comuni agli appalti di Mondo Convenienza. Solo una settimana prima a incrociare le braccia per gli stessi motivi sono stati i lavoratori del deposito di Rimini, anche questo in appalto alla RL2.

I “160 giorni di Campi Bisenzio” del 2023
Dal maggio del 2023 al novembre dello stesso anno la filiera Mondo Convenienza fu scossa da scioperi e agitazioni sindacali in tutta Italia, con al centro i cinque mesi di sciopero e picchetto no-stop del deposito di Campi Bisenzio (FI). Grazie a quella straordinaria lotta sindacale i lavoratori di tutta la filiera hanno ottenuto l’applicazione del contratto nazionale della Logistica. Fino a quel momento per abbattere al massimo il costo del lavoro in tutto gli appalti veniva applicato il contratto Multiservizi – Pulizie con paghe al di sotto delle soglie di sopravvivenza.
A quasi due anni di distanza, però si rende ancora necessario lottare per avere ritmi e carichi di lavoro sostenibili e difendere la salute e la sicurezza sul lavoro. I lavoratori sono spesso costretti a lavorare su furgoni caricati oltre i limiti massimi, mettendo a rischio la propria patente e la propria vita.

Le contestazioni disciplinari a chi ha scioperato
L’azienda ha risposto allo sciopero del 3 maggio con un chiaro tentativo di intimidire i lavoratori. Pochi giorni dopo, infatti, è partita una pioggi di lettere di contestazione disciplinare contro chi aveva incrociato le braccia accompagnata dall’annuncio di denunce penali contro gli scioperanti.
Si tratta di un copione visto e rivisto nella filiera, con continui tentativi di stroncare il conflitto con la paura e l’intimidazione. Un “giochino” che, per l’appunto, per la prima volta era stato rotto nel 2013 proprio a Campi Bisenzio. In quel caso arrivarono le lettere di licenziamento con cui l’azienda provò a portare la lotta sulla difensiva. Gli scioperanti rifiutarono le proposte dell’azienda che volevano scambiare il ritiro dei licenziamenti con l’accettazione del CCNL Multiservizi. La lotta mantenne la barra dritta per cinque mesi, raggiungendo entrambi gli obiettivi: prima la reintegra dei licenziati e poi l’applicazione del CCNL Logistica.

Sciopero ad oltranza e una prima vittoria
I lavoratori del deposito di Pisa non si sono fatti intimidire e l’agitazione è ripresa il 19 maggio con uno sciopero ad oltranza. Il primo giorno l’azienda ha provato in tutti i modi a fare uscire in consegna anche i “giri” degli scioperanti. Dal secondo giorno i cancelli del piazzale sono stati presidiati dai lavoratori. una tensostruttura è stata montata davanti al deposito a comunicare da subito l’intenzione di andare avanti tutto il tempo necessario.
A tarda notte del 20 maggio lo sciopero si è concluso con degli importanti risultati. Prima di tutto, il ritiro delle lettere disciplinari inviate dopo lo sciopero del 3 maggio. Lo sciopero ha inoltre strappato dall’azienda l’impegno formale ad abbassare i carichi di lavoro, aumentare il numero di furgoni ed equipaggi che escono in consegna (mantenendo invariati i volumi di merce) e procedere a nuove assunzioni.

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