I ministri degli esteri dell’UE sono “lacchè di Israele e niente di più” denuncia il gruppo di advocacy Ekō
Dopo anni di campagne per la sospensione dell’Accordo di Associazione
UE-Israele, Ekō afferma che i leader dell’UE “si nascondono dietro un vuoto
“dialogo” come copertura politica, bloccando azioni concrete optando per aiuti
frammentari e trattando in maniera inumana e irrilevante milioni di palestinesi,
che muoiono di fame in una carestia provocata artificialmente”.
Di fronte alla scelta tra difendere i principi europei di giustizia e diritti
umani o inginocchiarsi vigliaccamente di fronte a un criminale di guerra, i
Ministri degli Esteri dell’UE hanno chiarito la loro posizione: sono lacchè di
Israele e nient’altro.
Ora Antonio Tajani, Johann Wadephul e i loro colleghi Ministri degli Esteri
partiranno per le vacanze estive, mentre le famiglie palestinesi a Gaza
continueranno a subire atrocità, favorite dalla codardia dei Ministri.
L’UE è pronta da un lato a sanzionare e sospendere gli accordi con altri paesi,
dall’altro invece fa tutto il possibile per proteggere il genocidio in corso e
l’occupazione illegale, che dura da decenni, da parte di Israele.
I cittadini europei comprendono il disgustoso doppio standard in atto: la loro
opinione sul governo israeliano è ai minimi storici. Ma questi politici non
ascoltano la propria popolazione, ascoltano solo il loro “alleato”, il corrotto
criminale di guerra Benjamin Netanyahu.
I leader dell’UE continuano a nascondersi dietro un vuoto “dialogo” come
copertura politica, bloccando azioni concrete optando per aiuti frammentari e
trattando in maniera inumana e irrilevante milioni di palestinesi, che muoiono
di fame in una carestia provocata artificialmente.
Con il fallimento totale dell’Europa, i singoli stati hanno ora davanti una
propria individuale decisione: seguire l’UE nella disgrazia storica, o dare
ascolto alla propria popolazione e intraprendere azioni significative per
fermare le atrocità di Netanyahu contro il popolo palestinese.
Ekō
https://www.eko.org/
Redazione Italia