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Terni: corteo notturno per la libertà della Palestina e di Anan
Un compagno del Coordinamento Ternano per la Palestina ci parla dell'impegno e della necessità di portare in piazza e denunciare il genocidio per non esserne complici anche solo con il silenzio. Ci racconta poi la vicenda umana e giudiziaria che ha portato in carcere Anan Yaeesh e della campagna per sostenerlo anche economicamente. Comunicato stampa. Prossime iniziative a Terni per la Palestina: - MERC. 23 LUGLIO ORE 21,30 CORTEO NOTTURNO DA PIAZZA REPUBBLICA AL MONUMENTO AI CADUTI DI VIA LANZI STOP AL GENOCIDIO STOP ALL’OCCUPAZIONE PALESTINA LIBERA ANAN YAEESH LIBERO - VEN. 1 AGOSTO DALLE ORE 20:00 CENA PALESTINESE AL C.S. CIMARELLI- ORE 21:00 DIBATTITO CON L'INTELLETTUALE PALESTINESE MYRIAM ABU SAMRA. AL TERMINE PROIEZIONE DI FILM SULLA PALESTINA Intanto continua la campagna di solidarietà per Anan Yaeesh. Come Coordinamento ternano per la Palestina ci siamo fatti carico a della solidarietà. Ecco l'iban su cui versare: IT95C0200814412000103485396 intestato a CONFEDERAZIONE COBAS SEDE PROVINCIALE DI TERNI Causale: per Anan Yaeesh COORDINAMENTO TERNANO PER LA PALESTINA  
Marino: Evento per le spese legali di Anan, Ali e Mansour
Evento per le spese legali di di Anan, Ali e Mansour: concerto di Enrico Capuano, Claudia Angelucci, Emancipo Sabato 5 luglio 202 dalle ore 19:00 - inizio concerto ore 21:00 CSOA Ipò - Via del Giardino Vecchio, 1 - Marino Dal 7 ottobre 2023 ad oggi, lo Stato israeliano ha assassinato almeno 60mila persone a Gaza; ha reso più crudele l'oppressione in Cisgiordania ; ha invaso il Libano e la Siria ; ha colpito in Yemen e ha scatenato una guerra di aggressione contro l'Iran . Il genocidio a cui stiamo assistendo ha però radici molto più profonde. Il colonialismo d'insediamento sionista persegue, da circa un secolo, la sottomissione e l'espulsione della popolazione locale. La progettata deportazione degli abitanti di Gaza non è che l'ultimo atto di un processo avviato con la Dichiarazione Balfour nel 1917, la spartizione dell'Asia occidentale tra le potenze europee successiva alla Prima Guerra Mondiale e la fondazione di Israele nel 1948 . Nonostante decenni di massacri, i palestinesi e le palestinesi continuano a resistere contro il colonialismo. Dopo il 7 ottobre, in solidarietà con la loro lotta, è nata una grande mobilitazione internazionale per richiedere la fine del genocidio e la decolonizzazione della Palestina. Il genocidio in corso non rappresenta soltanto un problema umanitario, che può indignarci senza toccarci da vicino. Al contrario, costituisce una gigantesca questione politica che ci coinvolge in prima persona, perché lo Stato italiano (a livello politico, economico e militare) è legato a doppio filo a quello sionista . L'esempio più lampante della complicità italiana con Israele è costituito dal vergognoso procedimento giudiziario che ha colpito tre lavoratori palestinesi residenti in Abruzzo. Anan Yaaesh è stato arrestato, su richiesta israeliana, nel gennaio 2024. La Corte d'appello dell'Aquila ha negato la sua estradizione verso Israele, citando il rischio di trattamenti inumani e degradanti in cui sarebbe incorso una volta rinchiuso nelle carceri sioniste, eppure Anan non è stato liberato. Inoltre, nel marzo 2024, è stato disposto l'arresto di altri 2 palestinesi, Ali Irar e Mansour Doghmosh . Sebbene siano stati successivamente scarcerati per assenza di prove "gravi e circostanziate", i due sono stati comunque rinviati a giudizio, insieme ad Anan, in un processo iniziato nello scorso aprile e che dovrebbe concludersi il 10 luglio 2025. L'unico motivo per il quale Anan, Ali e Mansour sono sotto processo risiede nel fatto che Anan, quando abitava in Palestina, ha partecipato alla lotta anticoloniale. La loro vicenda giudiziaria rappresenta quindi un pericoloso precedente volto a negare la legittimità della resistenza all'occupazione , che è viceversa sancita anche dalla Convenzione di Ginevra e da numerose risoluzioni ONU , come la 2625 del 1970 e la 37/43 del 1982 . Dobbiamo respingere questo ignobile tentativo di criminalizzazione della lotta di liberazione palestinese, partecipando alle iniziative che si terranno a L'Aquila per richiedere la loro liberazione e cercando di contribuire alle cospicue spese legali del loro processo. LA RESISTENZA NON SI PROCESSA PIENA LIBERTA' PER ANAN, ALI E MANSOUR
Corrispondenza sulla 4 giorni a L'Aquila
4 GIORNI DI MOBILITAZIONE A L'AQUILA per il sostegno dei palestinesi Anan, Ali, Mansour a processo.  MARTEDÌ 24 GIUGNO INCONTRO PUBBLICO - 18:30 - Radici Laboratorio, Via Leosini 6 Discussione sullo stato del processo a partire da un articolo pubblicato nel n.14 della rivista Lo Stato delle Città (Monitor Edizioni), che verrà presentata nel corso della serata. MERCOLEDÌ 25 GIUGNO UDIENZA PUBBLICA - 09:30 - Tribunale, Via XX Settembre 68 CORTEO CITTADINO - 18:00 - Partenza dal prato di Collemaggio Viale Collemaggio → Villa Comunale → Corso → Fontana Luminosa CENA CONDIVISA - 21:30 - CaseMatte, Viale G. Bellisari POESIA PERFORMATIVA + CONCERTO - 22:30 - CaseMatte Performance di Sergio Garau, a seguire concerto di Anafem GIOVEDÌ 26 GIUGNO UDIENZA PUBBLICA - 10:30 - Tribunale, Via XX Settembre 68 ASSEMBLEA PUBBLICA - A fine udienza - CaseMatte CENA CONDIVISA - 20:30 - CaseMatte CONCERTO MIKORIZO - 22:00 - CaseMatte Duo di world music con incursioni sonore nella cultura palestinese VENERDÌ 27 GIUGNO UDIENZA PUBBLICA - 09:30 - Tribunale, Via XX Settembre 68