[entropia massima] Estrattivismo dei datiPuntata 27, ottava del ciclo Estrattivismo dei dati, parliamo di digitale e
psicoanalisi. Presentiamo "I Popoli dell’Es", il nuovo libro di Chiara
Buoncristiani e Tommaso Romani, entrambi psicoanalisti e ricercatori a Roma. Tra
riflessioni sul nostro rapporto con le tecnologie e l’ibridazione delle
soggettività.
PRIMA PARTE: ISTITUZIONI DIGITALI E APOCALISSE QUOTIDIANA
Si parte dal rito del doomscrolling, che rivela come i feed personalizzati
abbiano preso il posto di scuole, famiglie e chiese: le “istituzioni” che un
tempo garantivano orientamento psichico, vengono oggi sostituite da algoritmi e
flussi informativi. L’attenzione, moneta del capitalismo cognitivo, ci cala in
un sentimento apocalittico — inteso sia come rovina sia come rivelazione — che
da un lato manifesta la crisi di poteri gerarchici e, dall’altro, apre spazi di
desiderio politico orizzontale. Tra i rischi di fake news e neo-verità, emerge
però la possibilità che molte voci marginali trovino finalmente ascolto.
SECONDA PARTE: IBRIDAZIONE E SCRITTURA COLLETTIVA
Il cuore del libro pulsa in un approccio assemblage, dove mondi interiori e
realtà digitali non si fronteggiano ma si intrecciano in un “tra” di
soggettività multiple. La scrittura diventa pratica politica: non un dialogo a
due, ma un montaggio di frasi e contributi — da psicoanalisti, antropologi,
filosofi, teorici queer e artisti — che dà forma a un «collettivo» di voci. Il
capitolo “Nexa”, realizzato in forma collettiva, incarna l’idea deleuziana di
concatenamento, mostrando come ogni soggettività sia a sua volta un piccolo
arcipelago di relazioni.
TERZA PARTE: TECNOLOGIE, CORPO E INTELLIGENZA ARTIFICIALE
Conclude la puntata un’immersione nell’ibridazione tra corpo reale e “corpo
algoritmico”: protesi, botox, like sui social diventano spinte pulsionali che
rimodellano i nostri desideri. Dal cyber-femminismo alla nozione di “soggetto
nomade”, si esplora come le IA non ci rispecchino passivamente, ma diventino
l’altro con cui negoziare un «macro-organismo» postumano. Tra visioni
transumaniste di potenza e prospettive postumane più democratiche, il futuro si
gioca nella capacità di coesistere — umani, altre specie e macchine — in un
equilibrio dinamico e ancora tutto da raccontare.
TRASCRIZIONE INTEGRALE DELLA PUNTATA.