Per Valerio Evangelisti
Pubblichiamo con piacere l’articolo di Roberto Del Piano comparso sul numero 12
della rivista Un’ambigua utopia in ricordo di Valerio Evangelisti.
Il compagno Valerio Evangelisti era nato a Bologna il 20 giugno 1952 ed a
Bologna è morto il 16 aprile 2022, non ancora settantenne.
Valerio, uno dei primi autori italiani a raggiungere notorietà e successo
nell’ambito della scrittura d’immaginazione, si dedica alla letteratura non
giovanissimo, lasciandosi alle spalle un’intensa attività di storico. Nel 1993
vince il Premio Urania con il romanzo Nicholas Eymerich inquisitore, che dà
inizio alla lunga, fortunata serie che vede come protagonista l’inquisitore
domenicano catalano, realmente esistito. Fino alla fine si impegna,
parallelamente, anche nell’attività politica, presentandosi – ancora nel 2021 –
alle elezioni amministrative della sua città come capolista di Potere al Popolo.
In un’intervista a cura di Alberto Cola, Evangelisti condensa efficacemente in
poche parole la sua visione del mondo: alla domanda: «In quattro righe, cos’è
che ti indigna e cosa invece ti dà speranza?», replica: «Ti riferisci al mondo
in generale? Ti risponderò con una frase enigmatica, che va interpretata. Tutto
ciò che è maschile mi indigna, tutto ciò che è femminile mi dà speranza».
A «Un’Ambigua Utopia» Valerio Evangelisti ha fatto un grande dono: ha permesso,
assumendosene la responsabilità come direttore, senza nulla chiedere in cambio,
la pubblicazione del numero 11, nell’ottobre 2021. Grazie Valerio, UAU ti
ricorda e ti saluta.
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