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L’ESERCITO ISRAELIANO ASSALTA HANDALA IN ACQUE INTERNAZIONALI: EQUIPAGGIO RAPITO, NAVE SEQUESTRATA. ATTIVISTE E ATTIVISTI IN SCIOPERO DELLA FAME
Poco prima della mezzanotte (orario palestinese) di sabato 26 luglio 2025, l’Idf ha assaltato la nave Handala di Freedom Flotilla Coalition. I militari israeliani hanno sequestrato l’imbarcazione e rapito i membri dell’equipaggio, che nel frattempo sono entrati in sciopero della fame “contro l’assedio israeliano alla Striscia di Gaza”. Tra gli attivisti e le attiviste rapiti illegalmente da Israele in acque internazionali ci sono anche due cittadini italiani: Antonio Mazzeo e Antonio La Piccirella. Al momento dell’arrembaggio militare israeliano, la Handala si trovava a sole 40 miglia nautiche dalla costa di Gaza. L’8 giugno scorso, la nave Madleen di Freedom Flotilla era stata assaltata dall’Idf a oltre 100 miglia nautiche dalle coste palestinesi. Questa volta, l’imbarcazione diretta verso la Striscia con il suo carico di aiuti umanitari per la popolazione civile è stata sorvolata a lungo da droni militari israeliani; poi, è stata circondata da imbarcazioni della marina israeliana che prima l’hanno dirottata verso le coste egiziane e, infine, l’hanno abbordata con i mezzi dai quali i soldati di Tel Aviv sono saliti a bordo. I militari israeliani hanno interrotto le comunicazioni della Handala con il resto del mondo. Un video delle telecamere di bordo, che diffondevano in diretta quanto avveniva sull’imbarcazione, mostra un soldato mentre la distrugge. Com’era accaduto nel caso della Madleen poco più di un mese prima, anche l’equipaggio della nave Handala è stato sequestrato, preso in ostaggio dalle autorità israeliane. Stessa sorte per quanto riguarda la barca. Attiviste e attivisti, che prima di essere intercettati avevano diffuso dei video messaggi personali, sono entrati in sciopero della fame per richiamare ancora una volta l’attenzione non su se stessi, ma sul genocidio in corso a Gaza, sui crimini di guerra, sulla fame indotta e imposta, sull’assedio con blocco degli aiuti umanitari, sulla condizione disumana cui Israele costringe due milioni di persone nella Striscia nella totale impunità. L’obiettivo della missione della Handala era quello di raggiungere Gaza, rompere l’assedio israeliano e portare aiuti umanitari alla popolazione palestinese. L’aggiornamento sulle frequenze di Radio Onda d’Urto con Simone Zambrin, di Freedom Flotilla Italia. Ascolta o scarica.
CORRISPONDENZA DALLA NAVE HANDALA SU RADIO ONDA D’URTO. ANTONIO MAZZEO: “SIAMO A 8-10 ORE DI NAVIGAZIONE DAL PUNTO DELL’ASSALTO ALLA MADLEEN”
Su Radio Onda d’Urto il collegamento telefonico con la nave Handala di Freedom Flotilla Coalition, in viaggio nel Mar Mediterraneo verso le coste palestinesi per rompere l’assedio israeliano e portare aiuti umanitari alla popolazione della Striscia di Gaza. È la tarda mattinata di venerdì 25 luglio e con noi, dall’altra parte del telefono, c’è Antonio Mazzeo, saggista e attivista anti-militarista che ha deciso di unirsi all’equipaggio della nave Handala e salpare verso la Palestina. Antonio Mazzeo riferisce che il viaggio procede tranquillo, a eccezione delle notti – in particolare quella appena trascorsa – durante le quali l’imbarcazione è stata sorvolata da numerosi droni militari. La Handala, spiega Antonio Mazzeo nel collegamento, si trova attualmente (le 12.35, circa, di venerdì 25 luglio 2025) all’altezza dei territori tra il confine tra la Libia e l’Egitto e il fiume Nilo. Questo significa, spiega l’attivista ai nostri microfoni, che l’imbarcazione è a 8 – 10 ore di navigazione dal punto in cui l’imbarcazione Madleen, durante la precedente missione di Freedom Flotilla Coalition, era stata assaltata dai militari israeliani lo scorso 8 giugno 2025. Per questo, racconta Mazzeo, “oggi siamo particolarmente pronti, in stato di allerta e di attenzione”. L’obiettivo politico della Handala di Freedom Flotilla è quello di rompere l’assedio israeliano su Gaza, ma la barca sta anche trasportando effettivamente aiuti umanitari per la popolazione della Striscia. Non solo, nel collegamento Antonio Mazzeo racconta come nei giorni precedenti la partenza, a Siracusa e a Gallipoli molti bambini e bambine abbiano portato all’equipaggio doni per le bambine e i bambini di Gaza. “La Handala è piena di orsacchiotti, bambolotti e giochi”, racconta nella corrispondenza. La corrispondenza di Antonio Mazzeo per Radio Onda d’Urto dalla nave Handala di Freedom Flotilla Coalition, in viaggio verso Gaza. Ascolta o scarica.
FREEDOM FLOTILLA: LA NAVE HANDALA ARRIVA A GALLIPOLI
Foto di Giorgia Farinella per Freedom Flotilla Continua il viaggio della nave Handala della Freedom Flotilla, destinazione Gaza dove mira a rompere il blocco imposto dalle autorità israeliane. Lo scopo dell’iniziativa è anche continuare a parlare di quello che accade, con il brutale genocidio in corso. La nave oggi è arrivata a Gallipoli, dopo essere partita domenica da Siracusa: una tappa importante. Ne parliamo con Michele Borgia, responsabile comunicazione della Freedom Flotilla. Ascolta o scarica.
SIRACUSA: PARTITA L’IMBARCAZIONE HANDALA PER TENTARE NUOVAMENTE DI INFRANGERE IL BLOCCO DI ISRAELE AGLI AIUTI PER GAZA
È salpata domenica 13 luglio a Siracusa l’imbarcazione Handala della Freedom Flotilla Coalition. Farà tappa a Gallipoli, in Puglia e poi si dirigerà in Palestina carica di aiuti umanitari, sfidando nuovamente il blocco imposto dallo Stato sionista. Il natante espone bandiera inglese mentre l’equipaggio proviene da numerosi paesi tra i quali, Italia, Stati Uniti e Sud Africa. Numerosi i solidali da tutta la Sicilia che si sono recati al porto in occasione della partenza per esprimere la loro vicinanza. Tra di loro anche diversi sindaci. Sono alti i rischi che corrono la nave e il suo equipaggio, date le precedenti esperienze di altre imbarcazioni della Freedom Flotilla Coalition, che sono state attaccate dall’esercito israeliano. Nel 2010 durante un blitz sulla nave Mavi Marmara le forze armate di Tel Aviv uccisero 10 attivisti turchi. Zaher Darwish, coordinatore per l’italia della Freedom Flotilla, ci racconta la partenza di Handala e ricorda il significato politico della missione. Ascolta o scarica