BOSNIA: SREBRENICA 30 ANNI DOPO, “UNA MEMORIA NON STORICIZZATA E UNA FERITA ANCORA APERTA IN TUTTA LA REGIONE”
30 anni fa, a Srebrenica, cittadina bosniaca, il più grave massacro di civili in
Europa dalla 2a Guerra mondiale, compiuto dai serbo-bosniaci al comando di Ratko
Mladic con l’inazione complice dei Caschi Blu.
Venerdì 11 luglio 2025 è la giornata delle commemorazioni. Appuntamento al
Cimitero Memoriale di Potocari, alle porte della cittadina dove l’11 luglio 1995
persero la vita oltre 8 mila civili bosniaci musulmani sterminati in pochi
giorni. Gli identificati sono finora 6.765, mentre proprio oggi, come ogni anno,
la cerimonia di sepoltura dei resti di altre 7 vittime, identificate nel corso
degli ultimi 12 mesi.
Una sentenza della Corte internazionale di giustizia del 2007 ha stabilito che
il massacro, essendo stato commesso con lo specifico intento di distruggere il
gruppo etnico dei bosgnacchi costituisce un genocidio.
Alla cerimonia anche 6 mila giovani provenienti da Paesi di tutto il mondo,
Italia compresa, che hanno percorso a piedi e a ritroso l’itinerario di oltre
100 km con cui migliaia di civili bosniaci musulmani nel luglio 1995 cercando la
fuga, in direzione di Tuzla. Con loro alcuni dei pochi sopravvissuti alla
‘Marcia della Morte’ di 30 anni fa. Da Srebrenica Sabato Angieri, giornalista de
Il Manifesto. Ascolta o scarica.