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Almasri arrestato in Libia. Una serie di responsabilità politiche da ricostruire
Il generale libico Osama Almasri, a capo della milizia denominata Rada, è stato infine arrestato il 5 novembre dalle autorità libiche, con l’accusa di tortura verso dieci migranti detenuti in un lager (perché di questo si tratta) sotto il suo comando, e dell’omicidio di uno di essi. Il militare era […] L'articolo Almasri arrestato in Libia. Una serie di responsabilità politiche da ricostruire su Contropiano.
MIGRANTI: LA LIBIA ARRESTA ALMASRI, IL TORTURATORE DI MIGRANTI COCCOLATO DAL GOVERNO ITALIANO
La Camera dei Deputati ha approvato in via definitiva la ratifica e l’esecuzione del trattato sulla deportazione delle persone detenute tra l’Italia e la Libia, dove la Procura libica ha ordinato la detenzione di Osama Al-Masri, il torturatore libico, e il suo rinvio a giudizio con l’accusa di tortura di detenuti e della morte di uno di loro sotto tortura. Si tratta dello stesso Almasri su cui pendono accuse analoghe della CPI; fermato a gennaio in Italia, era stato liberato e caricato in tutta fretta da Governo e Servizi italiani su un aereo di Stato e riportato, sano e salvo, in Libia. L’ordine di carcerazione preventiva dell’ex dirigente della polizia giudiziaria a Tripoli – di fatto, uno dei ras dei lager per migranti – segue gli interrogatori e la raccolta di elementi su violazioni dei diritti dei migranti nella principale struttura di riforma e riabilitazione della capitale. ‘Felice per l’arresto, ma per Italia è una figuraccia’, commenta Angela Bitonti, legale di una donna ivoriana, da anni residente in Italia e vittima delle torture di Almasri, che annuncia oggi la volontà di chiedere un risarcimento al Governo italiano, mentre +Europa vuole le dimissioni di Nordio. Su Radio Onda d’Urto Alice, Baobab di Roma, realtà impegnata da 10 anni al fianco dei migranti arrivati in Italia dopo essere transitati, in gran parte, proprio dai lager libici di Almasri e degli altri gerarchi, foraggiati dall’Unione Europea. Ascolta o scarica
La presidenza del Consiglio dice di ignorare chi abbia autorizzato Netanyahu a sorvolare l’Italia
Riportiamo qui sotto l’articolo di Alessia Cesana, comparso su Altreconomia il 10 ottobre, che fa il punto sulle dichiarazioni del governo intorno all’autorizzazione concessa a Benjamin Netanyahu di sorvolare i cieli italiani più volte negli ultimi mesi. Nonostante, secondo lo Statuto di Roma, avessero l’obbligo di scortare il suo aereo […] L'articolo La presidenza del Consiglio dice di ignorare chi abbia autorizzato Netanyahu a sorvolare l’Italia su Contropiano.
L’ultima supercazzola del governo sul caso Almasri
L’ambasciatore italiano nei Paesi Bassi, Augusto Massari, ha consegnato una memoria integrativa di una quindicina di pagine alla Corte Penale Internazionale, per cercare di evitare il deferimento dell’Italia a causa delle inadempienze sul caso Almasri. E anche per evitare a Nordio di doversi mostrare come inadeguato, o come connivente coi […] L'articolo L’ultima supercazzola del governo sul caso Almasri su Contropiano.
Nordio sapeva tutto per tempo sul caso Almasri
Il ministero della Giustizia era stato informato per tempo di un atto urgente da firmare per evitare l’inefficacia dell’arresto di Osama Almasri, criminale libico ricercato dalla Corte Penale Internazionale dell’Aja per crimini contro l’umanità come carceriere di migranti. Ora la situazione del governo si complica. Con la fine delle indagini […] L'articolo Nordio sapeva tutto per tempo sul caso Almasri su Contropiano.
“IL MINISTRO NORDIO SAPEVA DELL’ARRESTO DI ALMASRI”. IL TRIBUNALE DEI MINISTRI SBUGIARDA IL GOVERNO SUL CASO DEL TORTURATORE LIBICO
Il Tribunale dei ministri rivela che il ministro Nordio era al corrente fin da subito dell’arresto, lo scorso gennaio a Torino, del torturatore di migranti libico Almasri, ricercato dalla Corte penale internazionale. Il Dipartimento dell’amministrazione giudiziaria informò la capo di gabinetto del ministero. La scelta di non consegnarlo a L’Aja fu dunque tutta politica. Il Tribunale deve ora decidere se archiviare o chiedere il rinvio a giudizio per la premier Meloni, il sottosegretario Mantovano, il ministro della Giustizia Nordio e quello dell’Interno Piantedosi. Le accusa ipotizzate vanno dal favoreggiamento al peculato, e — solo per il Guardasigilli — omissione d’atti d’ufficio. Le opposizioni parlamentari attaccano Nordio: “Ha mentito, si dimetta”. Il titolare della Giustizia, infatti, nella sua informativa alla Camera aveva negato di essere al corrente di quanto stava accadendo in quelle ore. “Riferiremo in Parlamento quando sarà il momento, però gli atti che abbiamo smentiscono quello che riportano i giornali”, si difende oggi Nordio. Ai nostri microfoni Nello Scavo, giornalista di Avvenire. Ascolta o scarica.