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ELEZIONI IN VENETO, CAMPANIA E PUGLIA. IL FOCUS REGIONE PER REGIONE
Domenica 23 e lunedì 24 novembre si vota per rinnovare i consigli regionali di Veneto, Campania e Puglia. Radio Onda d’Urto dedica questa settimana tre approfondimenti all’interno del focus delle 12, per comprendere i temi sui quali si gioca la partita elettorale. VENETO – Dopo 15 anni Luca Zaia non potrà ricandidarsi al ruolo di governatore. La Lega lo ha comunque posizionato capolista di tutte le sette circoscrizioni della regione. Il candidato presidente per la destra è il deputato leghista Alberto Stefani (Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, UDC e liste civiche), dato favorito dai principali sondaggi con un range che varia tra il 58 e il 64%.  La coalizione di centrosinistra, che ha candidato Giovanni Manildo (PD, Alleanza Verdi Sinistra, Movimento 5 Stelle, +Europa e liste civiche), è data tra il 26 e il 36%. I candidati di liste minori (Rizzo, Szumski e Bui) non supereranno complessivamente, nella migliore delle ipotesi, il 6%. Il tema centrale del dibattito preelettorale riguarda la sanità, seguono quello dell’autonomia, caro al centrodestra, infrastrutture e grandi opere, turismo e grandi eventi, ambiente e sostenibilità, ricambio generazionale e natalità. Nel focus delle 12 di martedì 18 novembre, abbiamo affrontato alcuni dei temi al centro della campagna elettorale in Veneto con Beatrice Verzè, consigliera del Movimento civico Traguardi nella giunta Tommasi a Verona con delega alle pari opportunità e candidata alle regionali con Le civiche Venete per Giovanni Manildo e con Luca Perini, segretario di Sinistra Italiana per la provincia di Verona. Ascolta o scarica CAMPANIA – In onda mercoledì 19 novembre alle ore 12. PUGLIA – In onda giovedì 20 novembre alle ore 12.
RADIO AFRICA: L’AFRICANISTA CHIARA PIAGGIO E IL REGISTA GIULIO TONINCELLI RACCONTANO LA LORO AFRICA
Radio Africa: nuova puntata, giovedì 23 ottobre, per l’approfondimento quindicinale dedicato all’Africa sulle frequenze di Radio Onda d’Urto, dentro la Cassetta degli Attrezzi. In questa puntata presentiamo il libro di Chiara Piaggio intitolato “L’Africa non è così – Cronache da un continente frainteso”. Nella seconda parte Giulio Tonincelli, ospite nei nostri studi, ci parla di “Sunday”, il suo cortometraggio girato in Uganda. Chiara Piaggio è laureata in filosofia e specializzata in antropologia. Dal 2003 lavora sull’Africa sub‑sahariana in ambito di sviluppo, cultura e letteratura. Ha lavorato come consulente in ambito filantropico e culturale, con collaborazioni legate all’editoria, alle ONG e alla promozione della cultura africana contemporanea. Chiara Piaggio è l’autrice del volume intitolato “L’Africa non è così – Cronache da un continente frainteso”, pubblicato a settembre da Einaudi. Un libro ricco di informazioni utili a decostruire l’immagine stereotipata del continente, nel quale l’autrice espone gli incontri e i luoghi che ha attraversato attraverso immagini che propongono un’Africa plurale e complessa. Un luogo che è parte del nostro futuro. Giulio Tonincelli è un regista indipendente nato artisticamente nel 2015. Sviluppa progetti viaggiando tra Asia occidentale, America Latina e Africa. Ha partecipato a festival di rilievo internazionale; i suoi film sono stati selezionati in oltre venti paesi. L’ultimo film del bresciano Giulio Tonincelli, Sunday (2025), è stato invece presentato in anteprima mondiale a Roma lo scorso 18 ottobre, presso il festival Alice nella città. Sunday è un cortometraggio documentaristico che racconta lo stigma e la cura nell’Uganda rurale, dove è stato girato, in particolare nella regione degli Accioli. La puntata di Radio Africa, su Radio Onda d’Urto, andata in onda giovedì 23 ottobre alle ore 18.45 (in replica venerdì 24 ottobre, alle ore 6.30) con le voci di Chiara Piaggio e Giulio Tonincelli. Ascolta o scarica
SUDAN: IL CONFLITTO DIMENTICATO A RISCHIO “SCENARIO LIBICO”, 25 MILIONI I DENUTRITI
Un attacco di droni ha colpito questa mattina le vicinanze dell’aeroporto internazionale della capitale del Sudan, Khartoum. Il raid avviene a un giorno dalla riapertura dello scalo per la prima volta in oltre due anni di guerra civile tra l’esercito regolare e le Forze di Supporto Rapido, le milizie paramilitari. I voli nazionali avrebbero dovuto riprendere una volta completati i preparativi tecnici e operativi. Non vi è stata alcuna rivendicazione immediata di responsabilità e non sono state rilasciate informazioni sulle vittime o sui danni. L’aeroporto è chiuso da quando, ad aprile 2023, sono scoppiati gli scontri che hanno causato gravi danni alle infrastrutture vitali della capitale. Testimoni hanno riferito di aver sentito i droni nel centro e nel sud di Khartoum e i suoni delle esplosioni nell’area dell’aeroporto dalle 4.00 alle 6.00 ora locale. L’attacco è il terzo in sette giorni contro la capitale da parte dei droni, che la scorsa settimana hanno preso di mira la capitale Khartoum per due giorni consecutivi, colpendo anche due basi militari nel nord-ovest della città. Nel conflitto dimenticato iniziato nell’aprile del 2023, 12 milioni di persone sono fuggite dalla propria abitazione (4 milioni quelle che hanno lasciato il Sudan), 30 milioni necessitano di aiuti umanitari e 25 milioni vivono l’insicurezza alimentare. Per porre un argine al conflitto dimenticato e alla gravissima crisi umanitaria, i Missionari Comboniani chiedono al Governo Italiano, tramite i canali di Nigrizia, un intervento urgente per istituire corridoi umanitari protetti per i civili bloccati senza cibo a El Fasher, città assediata in Darfur. Altra notizia che andiamo ad approfondire riguarda la banca BNP Parisbas: la scorsa settimana è stata condannata da un tribunale di Manhattan a pagare oltre 20 milioni di dollari a tre rifugiati sudanesi, ora residenti negli Stati Uniti, che le avevano fatto causa con l’accusa di avere contribuito ai crimini del regime, quello di Omar al-Bashir, al quale la banca aveva offerto i suoi servizi tra il 1997 e il 2011. Crollo delle azioni in borsa, con i vertici della banca e gli investitori che ora temono di vedersi sommergere da migliaia di richieste di risarcimento, dopo che il “caso pilota” è andato a segno. A detta degli analisti di BDL Capital Management “il numero potenziale di vittime coinvolte – circa 23.000 persone – espone la banca a un rischio teorico di risarcimenti fino a 150 miliardi di dollari”. L’approfondimento con Brando Ricci, giornalista di Nigrizia. Ascolta o scarica
CURAMI – PRIMA DI TUTTO LA SALUTE: “DEMOCRAZIA CUORE DELLA SALUTE”
La puntata di sabato 18 ottobre luglio, si intitola “L’articolo 32 della Costituzione tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività. La democrazia è il cuore della salute. I comuni sono lì dove la democrazia si compie”. Ospiti della trasmissione sono Rosa Vitale, sindaca di Rodengo Saiano (Brescia) e Gianmarco Cossandi sindaco di Palazzolo sull’Oglio (Brescia). Conducono la puntata Antonino Cimino e Donatella Albini. Curami è una trasmissione di Radio Onda d’Urto in onda il sabato mattina dalle 12.00 alle 12.30 di Donatella Albini, medica del centro studi e informazione sulla medicina di genere, già delegata alla sanità del Comune di Brescia, e di Antonino Cimino, medico e referente di Medicina Democratica – Movimento di lotta per la salute – di Brescia. La trasmissione viene replicata mercoledi prossimo alle 12.30. La puntata di sabato 18 ottobre. Ascolta o scarica
CURAMI – PRIMA DI TUTTO LA SALUTE: “GUERRE E CARESTIE – ATTACCO GLOBALE ALLA SALUTE”
CURAMI – Prima di tutto la salute è la trasmissione in onda il sabato mattina, dalle ore 12.00 alle 12.30, con Donatella Albini, medica del centro studi e informazione sulla medicina di genere, già delegata alla sanità del Comune di Brescia e Antonino Cimino, medico e referente di Medicina Democratica di Brescia. La trasmissione viene replicata il mercoledì alle ore 12.30. Il tema della puntata di sabato 11 ottobre è stato ”Guerre e Carestie: Attacco Globale alla Salute”. Ne parliamo con il dott. Ottavio Di Stefano, presidente Medicus Mundi, gia presidente Ordine dei Medici provincia di Brescia e Daniele Giacomini, development Director di Emergency. Ascolta o scarica,  
VERONA: CHIUSA L’OCCUPAZIONE DEL GHIBELLIN, MA “LA LOTTA È ANCORA APERTA”. TRASMISSIONE SPECIALE CON LE VOCI PROTAGONISTE
Si è chiusa l’esperienza di occupazione abitativa del Ghibellin Fuggiasco. Attiviste e attivisti del Laboratorio Autogestito Paratod@s di Verona hanno comunicato alla stampa una decisione presa già da alcuni mesi e che a portato alla chiusura definitiva dello stabile di viale Venezia 51, lo scorso 10 maggio. Il tempo intercorso da allora è servito a Paratod@s per elaborare una posizione politica da rendere pubblica e anche per continuare a trovare una soluzione abitativa alle decine di migranti che senza il Ghibellin non hanno un posto dove abitare. L’idea di occupare lo stabile abbandonato da trent’anni, che si trova a lato dello spazio Paratod@s, era stata presa nel 2021. All’epoca decine di giovani originari principalmente da alcuni paesi dell’Africa occidentale, erano stati ospitati nei locali in affitto da compagni e compagne, dove da dieci anni si svolgono attività politiche e culturali. Era poi scaturita l’idea di occupare la struttura adiacente al Laboratorio. Non doveva essere un’occupazione di lungo periodo, precisano nel comunicato diffuso oggi il collettivo Paratod@s, “pensavamo si trattasse di una situazione temporanea e non immaginavamo l’inizio di un percorso”. I coinquilini che alloggiavano al Ghibellin erano perlopiù lavoratori in regola con il permesso di soggiorno, provenienti principalmente da Mali, Burkina Faso, Senegal, Gambia e Nigeria. Oltre 150 quelli ospitati negli anni: hanno alloggiato nei due piani dello stabile occupato, in alcuni periodi, anche da 60 persone contemporaneamente. Negli stessi spazi aveva trovato alloggio anche Moussa Diarra, ventiseienne maliano ucciso dalla Polizia il 20 ottobre scorso. “Le condizioni igienico/sanitarie e le problematiche strutturali dell’edificio non consentivano più di garantire il pieno rispetto della dignità umana. E se non abbiamo tenuto fede all’impegno di chiudere prima dell’inverno è stato solo per non aggiungere altro disagio alla già grave emergenza freddo, gestita con numeri e modalità che da sempre riteniamo insufficienti e non adeguate”, è scritto nel comunicato stampa. “Negli anni si è venuta a creare una comunità di lotta composta da attivisti e migranti“, aggiungono ai nostri microfoni da Paratod@s, ripercorrendo l’esperienza. “Speravamo che l’enormità del problema sollevato e la nostra spinta dal basso avrebbero portato a risposte concrete e ad un cambio radicale di visione sul tema casa, accoglienza e dormitori”. Negli anni qualche risposta è arrivata, lo riportano i numeri diffusi oggi da Paratod@s: “15 persone sono stabilmente ospitate in strutture Caritas, attraverso l’intervento del vescovo Pompili, tra dicembre 2023 e gennaio 2024; 22 persone hanno una casa AGEC (tra quelle non comprese nel piano di riatto/assegnazione dell’ente) attraverso la collaborazione con la cooperativa La Casa degli Immigrati; 5 persone hanno ottenuto posti letto attraverso la collaborazione con la cooperativa La Milonga; 1 persona ha avuto posto letto attraverso i servizi sociali del Comune di Verona; circa 30 persone hanno ottenuto la residenza fittizia, attraverso il dialogo con l’ufficio anagrafe del comune di Verona e la collaborazione con la rete sportelli; 6 persone sono state escluse da qualunque tipo di percorso e soluzione da parte delle istituzioni, nonostante la pressione esercitata nei mesi successivi, affinché si trovasse una sistemazione”. Compagni e compagne di Paratod@s rivendicano un’esperienza che “ha mostrato come l’azione dal basso di autorecupero di un edificio abbandonato sia pratica possibile, realizzabile e necessaria. In una città come Verona, con centinaia di edifici pubblici vuoti, con un mercato immobiliare intossicato dal profitto, in cui a student3 universitari3 vengono chiesti 500 euro per un posto letto, i progetti di Hotel/cohousing sociale dovrebbero essere pubblici e accessibili”. Radio Onda d’Urto ha incontrato la comunità del Ghibellin presso il Laboratorio Autogestito Paratod@s e ha realizzato una trasmissione speciale con i protagonisti dell’esperienza dell’occupazione abitativa. La prima parte della trasmissione (37 minuti). Ascolta o scarica La seconda parte della trasmissione (42 minuti). Ascolta o scarica Con le voci di Rachele Tomezzoli, Giuseppe Capitano, Osasuyi, Alessia Toffalini, Bakari Traoré, Sekou.
FORMAZIONE: SUPERARE LA “CONCEZIONE PUNITIVA E REPRESSIVA” DELLA SCUOLA, DIBATTITO A TRE VOCI
Torniamo a scuola, torniamo sul caso sollevato anche da Enea Zanoglio, oramai ex studente del liceo Bagatta di Desenzano del Garda, provincia di Brescia, che ha raccontato a Radio Onda d’Urto le ragioni del suo boicottaggio dell’esame orale alla maturità, conseguendo comunque il diploma. A settembre si iscriverà all’università. Enea Zanoglio, studente modello, media dell’8, impegnato politicamente nel Collettivo Gardesano Autonomo e nel Fronte della Gioventu Comunista, ci aveva raccontato come l’esame di maturità rappresentasse l’emblema di una “concezione punitiva e repressiva” del sistema scolastico. Enea ha criticato l’impostazione del sistema di istruzione che ha definito “ottocentesco”, puntando il dito non solo contro l’attuale ministro ma anche contro chi lo ha preceduto, a destra e a sinistra. Torniamo quindi sulla notizia e allarghiamo il dibattito ad alcuni collettivi che hanno preso posizione sull’argomento e che da anni ragionano e mettono in campo azioni volte a migliorare la scuola. Un dibattito radiofonico a tre voci, in collegamento con noi: Maurizio Pe, studente al liceo Virgilio di Milano e compagno di Enea nel Fronte della Gioventù Comunista. Matilde Zanardelli del Collettivo Onda Studentesca. Lucia Dante del Collettivo di insegnanti Assenze Ingiustificate. La trasmissione completa (30 minuti). Ascolta o scarica
CURAMI – PRIMA DI TUTTO LA SALUTE: “IL CALDO UCCIDE? INFORTUNI E MORTI SUL LAVORO NON SOLO PER IL CALDO”
Penultima puntata della seconda stagione, quella di sabato 12 luglio, intitolata “Il caldo uccide? Infortuni e morti sul lavoro non solo per il caldo”. Ospiti della trasmissione sono Tito Magni, senatore di Alleanza Verdi Sinistra ed Elisa Bianchini, delegata Cobas Lazio. Conduce la puntata Antonino Cimino. Curami è una trasmissione di Radio Onda d’Urto in onda il sabato mattina dalle 12.00 alle 12.30 di Donatella Albini, medica del centro studi e informazione sulla medicina di genere, già delegata alla sanità del Comune di Brescia, e di Antonino Cimino, medico e referente di Medicina Democratica – Movimento di lotta per la salute- di Brescia. La trasmissione viene replicata mercoledi prossimo alle 12.30. La puntata di sabato 12 luglio. Ascolta o scarica
CURAMI – PRIMA DI TUTTO LA SALUTE: “IL FUNERALE DEL WELFARE IN EUROPA”
La puntata di sabato 5 luglio, intitolata “Il funerale del welfare in Europa”, ospita Marco Bersani, socio fondatore e coordinatore di Attac Italia. Conducono la puntata Antonino Cimino e Donatella Albini. Curami è una trasmissione di Radio Onda d’Urto in onda il sabato mattina dalle 12.00 alle 12.30 di Donatella Albini, medica del centro studi e informazione sulla medicina di genere, già delegata alla sanità del Comune di Brescia, e di Antonino Cimino, medico e referente di Medicina Democratica – Movimento di lotta per la salute- di Brescia. La trasmissione viene replicata mercoledi prossimo alle 12.30. La puntata di sabato 5 luglio. Ascolta o scarica