Cooperazione del sud, mito e redenzione
In un periodo che va dal 12 ottobre 1492 fino alla fine del II millennio
l’espansionismo occidentale ha avuto molta influenza sulla comunità mondiale.
Gli imperi europei originari di terre povere di materie prime hanno sviluppato
un sistema per trovare altrove le risorse naturali con le quali alimentare la
propria crescita. Il colonialismo.
https://it.wikipedia.org/wiki/Conferenza_di_Berlino_(1884)
Di fronte all’egemonia occidentale negli ultimi decenni si è vista aumentare la
cooperazione tra le regioni del sud globale.
Per esempio durante i governi dei presidenti Hugo Chavez e Muammar Gheddafi si
sono svolti tre vertici America del Sud – Africa (ASA), con l’obiettivo di unire
gli sforzi dei due continenti, per emanciparsi dai vecchi schemi di dominazione
esterna e decidere il proprio futuro con crescente libertà.
https://es.wikipedia.org/wiki/ASA
Il governo bolivariano del Venezuela ha promosso con altri Paesi del sudamerica
diverse iniziative di integrazione tra cui la CELAC (Comunità degli Stati
Latinoamericani e Caraibici), che aspira a una crescente indipendenza
dall’influenza occidentale in particolare dagli USA.
https://it.wikipedia.org/wiki/Comunit%C3%A0_di_Stati_Latinoamericani_e_dei_Caraibi
In Africa il governo della Giamahiria Araba Popolare con le riserve auree della
Libia aveva promosso la creazione della banca panafricana, che emancipasse i
popoli d’Africa dall’indebitamento sistemico con le istituzioni finanziarie
occidentali (Banca mondiale, Fondo monetario, ecc.)
https://it.wikipedia.org/wiki/Accordi_di_Bretton_Woods
Il governo libico proponeva inoltre la creazione degli Stati Uniti d’Africa con
progetti infrastutturali che avrebbero accelerato la crescita del benessere per
i popoli del continente culla dell’umanità.
https://it.wikipedia.org/wiki/Stati_Uniti_d%27Africa
L’avvicinamento reciproco tra questi progetti emancipatori ha però preoccupato i
poteri neocoloniali a volte definiti come “Neo compagnia delle indie orientali”.
https://it.wikipedia.org/wiki/Compagnia_britannica_delle_Indie_orientali
Quando i paesi del sud cercano di emanciparsi dalle vecchie egemonie di solito i
loro rappresentanti vengono accusati di ogni male e demonizzati dal mainstream
occidentale fino a giustificare la loro uscita di scena o la loro eliminazione.
L’occidente non ha risparmiato sforzi per fermare la crescita dell’Africa.
Gheddafi è stato ucciso nel 2011 a seguito di un intervento militare della NATO
fuori dalle risoluzioni ONU e in violazione del diritto internazionale,
utilizzando l’argomento dei diritti umani. L’emancipazione dell’Africa tanto
temuta dalle elites dei Paesi NATO era momentaneamente scongiurata.
https://it.wikipedia.org/wiki/Intervento_militare_internazionale_in_Libia_del_2011
Da parte sua il presidente Chavez morì nel 2013 di una malattia non ben
identificata.
https://www.ilfattoquotidiano.it/2013/03/05/venezuela-morto-hugo-chavez-malattia-indotta-nemici-storic/520662/
Dopo la morte delle due figure chiave della cooperazione Sudamerica-Africa i
progetti della banca panafricana e degli Stati uniti d’Africa furono
momentaneamente bloccati e anche la realizzazione dei vertici ASA si fermò dopo
tre edizioni: Novembre 2006 ad Abuya (Nigeria), Settembre 2009 sull’Isla de
Margarita (Venezuela), Febbraio 2013: Malabo (Guinea Ecuatoriale). La quarta
edizione prevista nel 2017 a Quito (Ecuador) non si realizzò.
Ma l’avvicinamento tra i popoli del sud non si è fermato. Dodici anni dopo
l’ultimo vertice ASA due nuovi esponenti di Sudamerica e Africa si sono
incontrati per ridare slancio alla cooperazione sud-sud. Ciò è avvenuto il 9
maggio 2025 durante le celebrazioni della vittoria sul nazismo, per le quali
numerosi rappresentanti di stato si sono recati a Mosca.
In questa occasione il presidente del Venezuela Nicolas Maduro ha reso visita al
suo omologo del Burkina Faso Ibrahima Traore presso l’Ambasciata burkinabè a
Mosca. Attualmente tra Venezuela e Burkina esistono 27 accordi bilaterali in
politica, sicurezza, scienza e agricoltura. Di recente i due Paesi hanno varato
14 nuovi accordi su energia, settore minerario, estrazione aurifera e petrolio.
Il Venezuela bolivariano promuove nei riguardi dei Paesi africani l’approccio
praticato dal presidente Chavez conosciuto come: “La diplomazia della Madre
Africa ”.
https://www.youtube.com/watch?v=IF1npfofZ4I
Parlando della tendenza dei popoli del sud alla cooperazione reciproca non
possiamo tralasciare che dal 1° gennaio 2025, i BRICS hanno formalmente accolto
nove nuovi Stati “partner”. Considerati nel loro insieme, i membri e i partner
del gruppo rappresentano oggi il 51% della popolazione mondiale e il 40% del
PIL, senza contare la lista di Paesi che aspirano a partecipare.
https://it.wikipedia.org/wiki/BRICS
In definitiva la pratica della NATO di neutralizzare capi di stato
indipendentisti e patrioti non ha fermato la crescita del sud, probabilmente la
sta accellerando. Per esempio Thomas Sankara è stato ucciso nel 1987, ma il suo
messaggio di libertà e indipendenza si moltiplica oggi tra i giovani africani
per i quali rappresenta un mito.
https://it.wikipedia.org/wiki/Thomas_Sankara
Nel settembre 2023 i governi di Mali, Burkina Faso e Niger, in riposta ai
tentativi esterni di destabilizzazione, hanno creato la Confederazione del
Sahel. Questi Paesi con un appoggio massivo della popolazione hanno messo fuori
le basi NATO dal proprio territorio, creano una propria moneta, sviluppano
l’industria e recuperano le risorse naturali a favore dei rispettivi popoli.
https://fr.wikipedia.org/wiki/Alliance_des_%C3%89tats_du_Sahel
I Paesi occidentali godono ancora oggi delle ricchezze d’Africa a basso costo e
sono preoccupatissimi per la sua emancipazione. Basti pensare per quanti anni
società energetiche occidentali come Areva hanno alimentato le centrali atomiche
in Europa e nel mondo con’uranio estratto in Niger a prezzi risibili. Secondo le
gravissime accuse del presidente nigerino Abdourahmane Tiani l’occidente ricorre
anche al terrorismo per preservare i propri privilegi in Africa.
https://www.youtube.com/watch?v=ixd-2X9yTMk
A metà aprile il comandante dell’AFRICOM Michael Langley, in una audizione al
Senato USA, ha accusato indebitamente il presidente del Burkina Ibrahim Traoré
di irregolarità nel suo esercizio di presidente. Va ribadito, che simili accuse
vengono mosse spesso per demonizzare patrioti scomodi, prima di procedere al
loro allontanamento o neutralizzazione. In risposta il 30 aprile con l’aiuto
delle reti sociali centinaia di manifestazioni nonviolente si sono propagate in
Africa e nelle diaspore africane nel mondo. Insiemi panafricanisti in
connessione tra loro hanno esortato la NATO a “non toccare il presidente
Traore”, avvisando che nel caso gli succeda qualcosa “le rappresentanze delle
multinazionali occidentali in Africa e altrove potrebbero a breve diventare
luoghi meno sicuri”.
https://www.youtube.com/watch?v=NSXYtdh6_CI
Un aspetto di cui tener conto è che i popoli del sud – nonostante secoli di
ingiustizie subite – non nutrono un particolare spirito vendicativo.
Semplicemente desiderano recuperare la libera direzione del proprio destino e
permettere a figli e nipoti di godere delle ricchezze presenti nel suolo dei
loro Paesi.
Alcune domande sorgono circa l’occidente e il suo braccio armato, la NATO.
L’occidente supererà la sindrome di superiorità riubicandosi come normali membri
dell’umanità?
Riuscirà a procurarsi le ricchezze naturali di cui ha bisogno in modo onesto?
Potrà riconoscere il male inflitto ad altri popoli, riconciliarsi, scusarsi e
riparare i torti procurati?
Stabilirà relazioni di reciprocità con altri invece di scatenare continue guerre
per le risorse?
Assumerà un ruolo evolutivo nel nuovo assetto multicentrico e federativo del
mondo verso una Nazione umana universale?
Non ci sarà vero progresso nel mondo, se esso non sarà di tutti e per tutti.
Toni Antonucci