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Rafforzare l’ONU per renderla più efficace e democratica
Alla ricorrenza dell’80 anniversario dell’entrata in vigore della Carta (Statuto) delle Nazioni Unite e, di conseguenza, della “nascita” dell’ONU / Organizzazione delle Nazioni Unite, i cittadini italiani sono sollecitati ad agire in difesa delle istituzioni che tutelano i diritti umani. La Carta delle Nazioni Unite – cioè l’accordo istitutivo dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) e della Corte Internazionale di Giustizia – siglata a San Francisco il 26 giugno 1945, a conclusione della Conferenza delle Nazioni Unite sull’Organizzazione Internazionale, è in vigore dal successivo 24 ottobre, quando venne ratificata dai 5 stati membri permanenti allora componenti del Consiglio di Sicurezza (Cina, Francia, Regno Unito, USA e URSS) e della maggioranza degli altri 50 stati firmatari. Alla Carta delle Nazioni Unite aderiscono tutti gli stati membri delle Nazioni Unite, attualmente 193 delle 205 nazioni in tutto il mondo, tra cui l’Italia, che è entrata a far parte dell’ONU il 14 dicembre 1955 e ne ha ratificato lo Statuto (Carta) con la Legge n° 848 /1957 in vigore dalla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale n° 238 / 25 settembre 1957. UNA ONU FORTE, EFFICACE E DEMOCRATICA È NECESSARIA! E PER QUESTO NOI CI BATTIAMO! Per iniziativa promossa dal Comitato nazionale italiano per la difesa dell’ONU e della Corte Penale Internazionale insieme al Centro di Ateneo per i Diritti Umani “Antonio Papisca” dell’Università degli Studi di Padova, nell’ateneo patavino (Aula F – via Ugo Bassi 2), venerdì 24 ottobre dalle 10:30 alle 12 si svolge l’incontro aperto al pubblico a cui intervengono: * Marco Mascia – all’Università degli Studi di Padova professore della cattedra UNESCO Diritti umani, democrazia e pace e presidente del Centro di Ateneo per i Diritti Umani “Antonio Papisca”, inoltre coordinatore della Rete delle Università Italiane per la Pace * Flavio Lotti – presidente della Fondazione PerugiAssisi per la Cultura della Pace L’evento viene anche trasmesso in diretta sulla piattafoma ZOOM : https://unipd.zoom.us/j/84872479473 REGISTRAZIONE ONLINE: https://unipd.zoom.us/meeting/register/v_HcsmsxQ3qCxdV_gAmPgA#/registration INFORMAZIONI: Centro di Ateneo per i Diritti Umani “Antonio Papisca” : tel 049 8271811 – centro.dirittiumani@unipd.it Fondazione PerugiAssisi per la Cultura della Pace. Perugia : tel 335 1401733 – adesioni@perlapace.it Redazione Italia
VIII Assemblea dell’ONU dei popoli, a Perugia dal 9 al 12 ottobre
Immagina tutte le persone vivere in pace – A 80 anni dalla fondazione dell’ONU. A 10 anni dalla diffusione della “Laudato sì” di Papa Francesco. A 800 anni dalla composizione del “Cantico delle Creature” di San Francesco. Verso il 2030 per l’attuazione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e del “Patto per il Futuro”. Dal 9 al 12 ottobre 2025 si svolge a Perugia l’8a Assemblea dell’Onu dei Popoli, un originale incontro della società civile internazionale che sta resistendo a tutte le crudeltà del mondo, al genocidio di Gaza, all’escalation in Ucraina, alla carneficina del Sudan e di troppe altre parti del mondo, alla corsa al riarmo, alla persecuzione dei migranti, alla crescita delle ingiustizie, delle disuguaglianze, dell’autoritarismo e alla distruzione del diritto internazionale democratico. E che vuole costruire l’alternativa. L’Assemblea dell’Onu dei Popoli che si è aperta giovedì 9 ottobre alle ore 15:30 nella Sala dei Notari di Perugia (video in calce) si conclude domenica 12 ottobre con la Marcia PerugiAssisi della pace e della fraternità e la Marcia delle Bambine e dei Bambini per la Pace. Titolo e tema generale dell’edizione 2025 è: Immagina tutte le persone vivere insieme in pace. In un tempo buio che uccide la fiducia e la speranza. In un pianeta in fiamme che stiamo autodistruggendo. In un mondo devastato dall’individualismo, dall’egoismo e dall’indifferenza che uccide e lascia uccidere. Mentre lo scontro di interessi alimenta spietate guerre di ogni genere. Mentre si ammazzano deliberatamente bambini, donne, malati e anziani. Mentre le donne continuano ad essere discriminate e violentate. Mentre interi popoli sono sottoposti ad un nuovo dominio coloniale, a regimi di apartheid e a massicce violazioni dei diritti umani. Mentre si viola impunemente la legalità e il diritto internazionale e si attenta alle istituzioni internazionali democratiche. In un mondo intriso di violenza, pieno di nuovi muri e confini. Mentre si accelera un’impressionante corsa al riarmo. Di fronte ai segni sempre più marcati della “terza guerra mondiale”, l’Assemblea dell’Onu dei Popoli intende promuovere “un nuovo sogno di fraternità e amicizia sociale”. La fraternità è l’alternativa alla guerra e noi la vogliamo immaginare, sognare, desiderare e costruire. All’Assemblea dell’Onu dei Popoli 2025 interverranno 130 rappresentanti di movimenti, associazioni, gruppi, sindacati, organizzazioni non governative, network e istituzioni nazionali e internazionali, giornalisti, enti locali, media, forze politiche, università e centri di ricerca provenienti da 35 paesi. Tra loro ci saranno donne e uomini che rappresentano le vittime della miseria, delle guerre, della violenza e del cambiamento climatico e difensori dei diritti umani, dell’ambiente e del clima che testimoniano l’impegno civile per affrontare i grandi problemi globali (sociali, politici, ambientali e culturali) del nostro tempo. Prima dell’Assemblea, a partire dal 6 ottobre, grazie al progetto “Adotta un Popolo” e alla collaborazione tra Enti Locali, associazioni, scuole, università, istituzioni e organizzazioni della società civile, hanno organizzato decine di iniziative di formazione, informazione e riflessione in ogni parte d’Italia. Nel 2025 l’Assemblea si svolge a 80 anni dalla fondazione dell’ONU, a 10 anni dalla diffusione della Laudato sì di Papa Francesco, a 800 anni dalla composizione del Cantico delle Creature di San Francesco e a 5 anni dal 2030 con l’obiettivo di rafforzare l’impegno per l’attuazione dell’Agenda 2030 e del Patto per il Futuro delle Nazioni Unite.   PROGRAMMA con indicazione degli interventi ELENCO degli incontri  (evidenziati e sottolineati quelli trasmessi online) venerdì 10 ottobre  * ore 9:30 – Fermiamo le guerre e il riarmo – alle h 10:00 * Stati Generali delle Dottorande e dei Dottorandi negli studi per la pace promossi dalla Rete Nazionale delle Università Italiane per la Pace (Università per Stranieri di Perugia – Perugia, piazza Fortebraccio 4) * Conferenza Disarmare le parole per disarmare le menti per disarmare la terra promossa da Articolo 21 (Sala Brugnoli di Palazzo Cesaroni, Perugia – piazza Italia 2) – alle h 15 : incontri * SALVIAMO L’ONU:È LA NOSTRA CASA COMUNE * FERMIAMO IL GENOCIDIO E LA PULIZIA ETNICA. SALVIAMO IL POPOLO PALESTINESE   sabato 11 ottobre – alle 9:00 * Difendere, salvare e curare i rifugiati e i migranti * Conferenza Per una Economiae di Pace promossa dalla Lega Coop Umbria (Sala Brugnoli di Palazzo Cesaroni, Perugia – piazza Italia 2) – alle 10:00 / Assemblea Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani (Provincia di Perugia, Perigia – Piazza Italia 11) – alle 12:30 / Conferenza Nazionale dei Presidenti dei Consigli Comunali per la Pace (Sala del Consiglio Comunale del Comune di Perugia) – alle 13:00 / Meeting Nazionale delle Scuole di Pace (Auditorium San Francesco al Prato, Perugia – via San Francesco 4) – alle 16.30 /  Per un’Europa di Pace e Trasformiamo il futuro   giovedì 9 ottobre – Immagina tutte le persone vivere insieme in pace : * Orchestra della Pace Aldo Capitini, dell’Istituto Comprensivo Umbertide Montone Pietralunga * Saluto di benvenuto delle Giovani Costruttrici e Costruttori di pace * Saluto e gesto di benvenuto di “Human Beings International cross cultural theatre workshop” * Presentazione dei partecipanti all’Assemblea dell’Onu dei Popoli * Presentazione del Comitato organizzatore dell’Assemblea dell’Onu dei Popoli * PAOLA PALAZZOLI, VicePresidente Rete delle Donne Antiviolenza * TOM FLETCHER, SottoSegretario Generale per gli Affari Umanitari e Coordinatore dei Soccorsi di Emergenza delle Nazioni Unite * VITTORIA FERDINANDI, Sindaca di Perugia * MONS. IVAN MAFFEIS, Arcivescovo di Perugia * MASSIMILIANO PRESCIUTTI, Presidente della Provincia Perugia * VALTER STOPPINI, Sindaco di Assisi * ERIGO PECCI, Sindaco di Bastia Umbra * TOMMASO BORI, Vicepresidente Regione Umbria * SARAH BISTOCCHI, Presidente Assemblea Legislativa Regione Umbria * ZAKIA SEDDIKI, Marocco * FABIANA CRUCIANI, Coordinatrice della Rete Nazionale delle Scuole di Pace * ALESSANDRO SAGGIORO, Coordinatore Dottorato Nazionale in Studi per la Pace / Rete delle Università Italiane per la Pace (RUniPace) * VALERIO DE CESARIS, Rettore dell’Università per Stranieri di Perugia * BEPPE GIULIETTI, Fondatore Articolo 21 * Padre RENATO KIZITO SESANA, Missionario in Africa * MARCO MASCIA, Presidente Centro di Ateneo per i Diritti Umani Antonio Papisca (Università di Padova) * FLAVIO LOTTI, Presidente della Fondazione PerugiAssisi per la Cultura della Pace   L’Assemblea dell’Onu dei Popoli Imagine all the people living in peace! è organizzata dalla Fondazione PerugiAssisi per la Cultura della Pace in collaborazione con la Provincia di Perugia, il Coordinamento Nazionale Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani, la Rete Nazionale delle Scuole di Pace, il Centro di Ateneo per i Diritti Umani “Antonio Papisca” dell’Università di Padova, l’Arcidiocesi di Perugia-Città della Pieve, la Regione dell’Umbria, il Comune di Perugia, il Comune di Bastia Umbra, il Comune di Assisi, l’Università per Stranieri di Perugia, la Rete italiana delle Università della Pace (RUniPace), il Comitato Nazionale per la Celebrazione dell’Ottavo Centenario della morte di San Francesco 1226-2026, il Gruppo Banca Etica, la Legacoop Umbria, Umbra Acque e con: Comune di Ancona, Comune di Bagno a Ripoli (FI), Comune di Barberino Tavarnelle (FI), Comune di Cagliari, Comune di Civitanova Marche (MC), Comune di Corato (BA), Comune di Grottammare (AP), Comune di Locate di Triulzi (MI), Comune di Lodi, Comune di Mantova, Comune di Montecchio (TR), Comune di Montone (PG), Comune di Narni (TR), Comune di Padova, Comune di Parma, Comune di Pomarance (PI), Comune di Pontassieve (FI), Comune di San Lazzaro di Savena (BO), Comune di Sesto Fiorentino (FI), Unione comuni del Mugello (Borgo San Lorenzo, Firenzuola, Dicomano, Marradi, Palazzuolo sul Senio, Scarperia e San Piero, Vicchio), Unione dei Comuni Empolese Valdelsa (Empoli, Vinci, Cerreto Guidi, Capraia e Limite, Castelfiorentino, Certaldo, Montaione, Gambassi Terme, Montelupo Fiorentino, Fucecchio, Montespertoli), Cipsi, Ci vado di corsa, Associazione Papa Giovanni XXIII, Operazione Colomba, Un ponte per…, Associazione delle ONG Italiane AOI, Amani, Resq People Saving People, Articolo 21, Acli, Coordinamento Bergamasco per la pace, Coordinamento Bresciano per la pace e la cooperazione internazionale, Coordinamento per la pace Alta Valle del Tevere, Università per la pace delle Marche, CAS “Santa Barbara” Pomarance (PI), Centro di Accoglienza Ernesto Balducci (UD), Colibrì di Mantova, Colombia Vive!, Consulta fratellanza fra i popoli di Grottammare (AP), Istituto Cubano dei Amicizia tra Popoli (ICAP), Mondobimbi onlus, Sandalia Onlus, Sottosopra, Sulla strada Odv, UIKI Onlus. Redazione Italia
L’inazione è complicità… – Ecco un elenco di 15 modi in cui l’Italia potrebbe agire…
“Si diventa assassini anche quando non si fa nulla” Fondazione PerugiAssisi per la Cultura della Pace e Centro di Ateneo per i Diritti Umani “Antonio Papisca”  Il genocidio del popolo palestinese si sta intensificando di giorno in giorno e il nostro governo non sta facendo nulla per fermarlo. Il genocidio è un crimine contro l’umanità ai sensi della Convenzione per la prevenzione e la repressione del crimine di genocidio e dello Statuto della Corte penale internazionale. Invio di armi, collaborazione militare, riunioni, incontri, viaggi, vertici, sanzioni, risoluzioni, sforzi illimitati. Per salvare l’Ucraina l’Italia fa di tutto. Per salvare i palestinesi nulla. A causa della nostra omissione, ogni giorno Israele compie una nuova orrorificante strage a Gaza mentre in Cisgiordania sono sempre più manifesti i violenti piani di conquista, annessione, colonizzazione e pulizia etnica dei territori su cui doveva nascere lo Stato di Palestina. I palestinesi ci guardano, ci implorano e non capiscono perché non facciamo niente. Non intervenire mentre vengono ammazzati, affamati, seviziati e cacciati forzatamente è percorre una via omicida. Si diventa assassini anche quando si sa, si vede e non si fa nulla. Non è vero che non possiamo fare niente. Il tentativo di rinnegare la nostra responsabilità di proteggere e di intervenire (solennemente proclamata all’ONU e negata a casa nostra), il tentativo di giustificare le tante omissioni che abbiamo accumulato nel tempo, il tentativo di rimuovere persino questa realtà dal nostro orizzonte quotidiano ci rende complici dei crimini che si stanno compiendo. Non possiamo lasciarli morire senza tentare di salvarli! Cosa vuol dire “essere umani” se non vogliamo o non siamo capaci di prenderci cura gli uni degli altri? Occorre fare presto! Muoviamo l’Italia e andiamoli a salvare! Non possiamo andare noi personalmente perché il blocco di Israele ce lo impedisce. Ma il Governo e il Parlamento possono muovere l’Italia. In virtù del principio della “Responsabilità di Proteggere”, chiediamo a tutti i responsabili della politica italiana, al governo e all’opposizione, di dare immediatamente il via ad una grande “Operazione di Salvataggio” della popolazione di Gaza e di assumere tutte le iniziative politiche, giuridiche ed economiche necessarie per mettere fine all’occupazione israeliana dei territori palestinesi. Israele-Palestina. Due popoli. Stessa dignità! Stessi diritti! Stessa sicurezza! Perugia, Padova – 25 agosto 2025 Ecco cosa può fare il governo italiano 1. Organizzare una grande “Operazione di Salvataggio” dei bambini, delle bambine e di tutti i sopravviventi di Gaza. Facciamo partire subito le tre grandi portaerei italiane “Cavour”, “Garibaldi” e “Trieste”. Carichiamole di aiuti e affidiamo ai nostri militari il compito di consegnarli al personale delle agenzie dell’Onu e alle organizzazioni della società civile che ancora resiste nel cimitero di Gaza. Facciamo in modo che tutti i bambini e le bambine possano riceverli. Rompiamo l’assedio di Gaza. La Presidente del Consiglio e il ministro degli Esteri salgano su quelle navi, dirigano le operazioni di soccorso e chiedano a tutti i capi di Stato europei di fare altrettanto. 2. Convocare ogni giorno l’ambasciatore israeliano in Italia per chiedere spiegazioni e ribadire la richiesta di mettere fine a tutte le “attività illegali”. 3. Richiamare l’ambasciatore italiano da Israele per consultazioni. 4. Negare l’ingresso in Italia ai militari e riservisti che hanno combattuto o stanno combattendo a Gaza e nei Territori Palestinesi Occupati. 5. Perseguire penalmente i cittadini italiani che vanno a combattere a Gaza e nei Territori Palestinesi Occupati. 6. Adottare sanzioni nei confronti di persone e entità coinvolte in azioni e politiche del governo di Israele che compromettono i valori fondamentali della Costituzione Italiana, dell’Unione Europea e delle Nazioni Unite. 7. Presentare un ricorso alla Corte Internazionale di Giustizia per violazione da parte di Israele della Convenzione per la prevenzione e la repressione del crimine di genocidio. 8. Proporre la sospensione di Israele dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. 9. Revocare il Memorandum d’intesa per la collaborazione militare tra Italia e Israele e interrompere ogni compravendita di armi e sistemi d’arma da e per Israele. 10. Adottare misure restrittive economiche tra cui restrizioni in materia di scambi, finanza, energia, tecnologia e beni a duplice uso, industria, trasporti e beni di lusso. 11. Colpire coloro che forniscono sostegno finanziario, tecnico o materiale per violazioni dei diritti umani in Israele, o sono associati a persone ed entità che commettono tali violazioni. 12. Vietare agli istituti di credito la possibilità di effettuare investimenti a favore di imprese, enti od organizzazioni di Israele e ad operatori che intrattengono rapporti economici con Israele. 13. Sostenere tutte le iniziative umanitarie, politiche e giuridiche in soccorso del Popolo Palestinese promosse dall’Onu, dalla Corte Penale Internazionale e dalla Corte Internazionale di Giustizia. 14. Riconoscere lo Stato di Palestina e insieme a tutti i governi che lo hanno già riconosciuto dare attuazione ad un piano d’azione per fermare il genocidio di Gaza e mettere fine all’occupazione israeliana dei Territori Palestinesi. 15. Richiedere la sospensione dell’Accordo di associazione tra Unione Europea e Israele, adottare un Regolamento “Sanzioni contro il regime di apartheid in Israele”, interrompere tutti i rapporti commerciali con Israele, in particolare l’esportazione di beni che contribuiscono al rafforzamento militare e tecnologico e vietare l’importazione di merci di qualsiasi genere prodotte in Israele.   Redazione Italia
24 chilometri da percorrere insieme il 12 ottobre prossimo
La lettera aperta del presidente della Fondazione PerugiAssisi per la Cultura della Pace, Flavio Lotti, invita tutti a cooperare per organizzare la marcia da Perugia ad Assisi che dal 1961 testimonia l’impegno degli italiani per la pace e la solidarietà tra i popoli e nel 2025 indetta a svolgersi domenica 12 ottobre all’insegna del motto “Imagine all the people”.   AGLI ORGANIZZATORI E ORGANIZZATRICI DELLE TRE MANIFESTAZIONI NAZIONALI DEL 7, DEL 15 E DEL 21 GIUGNO > Care amiche, cari amici, > > nel mese di giugno che si è appena concluso abbiamo contribuito ad organizzare > e partecipato a tre significative manifestazioni nazionali. > > Ora è il tempo di organizzarne una tutti assieme. > > Conosciamo e rispettiamo le ragioni che hanno portato a tre manifestazioni > distinte. > > Ora siamo tutti chiamati a riconoscere le ragioni per organizzare assieme la > più grande di tutte le manifestazioni per la pace. > > Un anno fa, il 17 luglio, abbiamo lanciato un appello per una mobilitazione > straordinaria all’insegna del motto “Prima di tutto la pace!”: cos’altro deve > succedere per capire che dobbiamo reagire a questo grande pericolo? > > Il 21 settembre, nella Giornata Internazionale della Pace, ci siamo ritrovati > ad Assisi in tanti, persone, associazioni, gruppi, scuole, enti locali, > parlamentari italiani ed europei, forze politiche per riflettere, progettare e > marciare assieme. Da allora non abbiamo mai smesso di sostenere anche la più > piccola delle iniziative che molti hanno deciso di promuovere per fermare le > stragi impunite che si susseguono, la guerra in Ucraina, il genocidio a Gaza, > la corsa al riarmo, l’attacco all’Europa, all’ONU, alla democrazia e alle > istituzioni internazionali democratiche, al multilateralismo e alla giustizia > penale internazionale, alla partecipazione democratica, al diritto al > dissenso, alla protesta e alla resistenza nonviolenta, alla solidarietà e alla > cooperazione internazionale. > > Abbiamo partecipato alla manifestazione (controversa) del 15 marzo per > l’Europa (di pace), a quella del 5 aprile convocata dal Movimento 5 Stelle > contro il riarmo e la carneficina di Gaza, alla manifestazione nazionale di > Roma del 7 giugno promossa da PD, Movimento 5 Stelle e Avs per fermare il > massacro del popolo palestinese, alla Marcia nazionale “Save Gaza” da > Marzabotto a Monte Sole del 15 giugno, alla manifestazione nazionale del 21 > giugno contro guerra, riarmo, genocidio e autoritarismo promossa da > StopRearmEurope. > > Questa serie di manifestazioni nazionali (che si è intrecciata anche con > quelle altrettanto necessarie contro il decreto sicurezza e centinaia di > manifestazioni locali) è stata molto importante, ma ora dobbiamo lavorare > tutti assieme per una imponente manifestazione nazionale unitaria. > > Domenica 12 ottobre si svolgerà la Marcia PerugiAssisi per la pace e la > fraternità. Noi la mettiamo a disposizione di tutti gli organizzatori e > organizzatrici delle tre manifestazioni nazionali del 7, del 15 e del 21 > giugno. > > Abbiamo bisogno di unire e di essere uniti. Abbiamo bisogno di essere segno di > unità, di volontà e determinazione. Solo così saremo credibili e contagiosi. > > Abbiamo bisogno di unire tutte le donne, gli uomini e le istituzioni che > vogliono la pace per passare da una mobilitazione straordinaria a una > mobilitazione permanente. > > Abbiamo bisogno di ricostruire una coscienza, una cultura e una politica di > pace. Abbiamo bisogno di ricostruire la capacità nostra e delle nostre > istituzioni di “fare la pace”. > > Abbiamo bisogno di ricostruire la politica e le istituzioni della pace. Dalla > più piccola alla più grande. Partendo dai paesi e dai quartieri delle nostre > città, passando per l’Europa, fino ad arrivare all’Onu. > > A questo deve servire anche la preparazione della Marcia PerugiAssisi del 12 > ottobre.  > > Incontriamoci presto. Organizziamola assieme! Perugia, 2 luglio 2025 Flavio Lotti presidente Fondazione PerugiAssisi per la Cultura della Pace * * Lettera aperta agli organizzatori delle tre manifestazioni nazionali per Gaza / PER LA PACE – 2/7/2025 * https://www.perugiassisi.org/marcia-2025/     Redazione Italia