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Nessuno tocchi Rosalia: le donne di Palermo contro la violenza di genere
Venerdì 11 luglio 2025 alle ore 18.00 in Piazza Politeama a Palermo, Femminicidi e stupri: le cicatrici nascoste di un paese in emergenza. I Centri antiviolenza chiedono un Piano “Nessuno tocchi Rosalia” è il flash mob, giunto alla sua XIII edizione, che vuole ricordare ogni anno le donne uccise da uomini con i quali avevano una relazione affettiva: padri, fratelli, fidanzati, mariti o ex mariti, compagni o ex compagni. Nel 2024 sono 99 le donne uccise in ambito familiare/affettivo; di queste, 61 sono morte per mano del partner/ex partner. 6587 i casi di violenza sessuale che vedono un’incidenza di vittime di genere femminile del 91%. (Dati del servizio Analisi Criminale della Criminalpol) Se nei femminicidi si registra un calo del 5%, così come sono diminuiti nell’ultimo anno gli omicidi nel totale, il dato sui casi di violenza sessuale della Criminalpol, rileva un incremento costante nel tempo che vede un aumento degli stupri del 6% solo nell’ultimo anno. Continuando a leggere i dati dell’XI Rapporto Eures riportati dall’agenzia ANSA notiamo che il fenomeno cambia. Cambia l’età delle vittime dei femminicidi: circa una vittima su cinque nel 2024 è over 70, uccise tutte dai mariti dopo matrimoni lunghi 40 o 50 anni. Si segnala un aumento delle figlie uccise: da 5 a 9 casi tra 2023 e 2024, generalmente all’interno di “stragi familiari” o in quanto vittime collaterali di una violenza orientata a colpire la coniuge o la ex partner. L’Eures registra anche un aumento degli autori under 25, da 4 a 12, ma non fornisce dati ufficiali per le vittime nella fascia 18–25 nel 2024. Significativo il dato relativo alle vittime straniere che, in controtendenza rispetto a quelle italiane, risulta in forte crescita, arrivando a rappresentare un quarto delle vittime totali (24,2%), con un incremento del 41,2% tra il 2023 e i primi 11 mesi del 2024. Diminuisce invece del 21,1% il numero delle vittime italiane, passate da 95 a 75. L’aumento delle vittime straniere si accompagna ad una forte diminuzione degli autori di femminicidio di nazionalità non italiana, con un decremento del 30,4%, mentre rimane stabile il numero degli autori italiani. Ciò significa che, mentre il 45,8% dei femminicidi con vittime straniere sono commessi da autori italiani, ‘soltanto’ nel 4% dei casi le vittime di femminicidio italiane sono state uccise da un autore straniero. In Sicilia nel 2024 sono stati 6 i femminicidi. Quattro nella provincia di Palermo e due nella provincia di Agrigento. Dal 2020 ad oggi 32 sono stati i femminicidi e 28 gli orfani minori di 18 anni (dati progetto Respiro). Il fenomeno mostra la sua caratteristica sistemica e per tale motivo riteniamo necessario lanciare un messaggio chiaro: È necessaria una programmazione mirata delle politiche di prevenzione e contrasto della violenza maschile verso le donne, che definisca obiettivi di breve e medio periodo. Una programmazione coerente con la Convenzione di Istanbul e con il Piano strategico nazionale ma soprattutto con le esigenze del territorio, che sia partecipata con la società civile e le reti antiviolenza locali. dichiara l’avvocata Elvira Rotigliano, presidente dell’associazione Le Onde ETS di Palermo. I Centri antiviolenza sono presidi indispensabili per l’accoglienza delle donne in uscita dalla violenza, sui territori, oltre al supporto alle donne, svolgono attività sistemiche di prevenzione, formazione e sensibilizzazione; l’esperienza delle esperte dei centri antiviolenza è indispensabile per la costruzione di una politica regionale di contrasto alla violenza maschile; per queste ragioni chiediamo un maggiore coinvolgimento ed una piena assunzione di responsabilità da parte delle istituzioni regionali che si concretizzi anche attraverso il sostegno dalle nostre attività che oggi vengono realizzate attraverso una progettazione indipendente. dichiara la dott.ssa Anna Agosta, presidente dell’associazione Thamaia Onlus di Catania. Chiediamo un Piano strategico regionale triennale delle politiche sul tema della prevenzione, protezione delle vittime e contrasto della violenza maschile contro le donne e di genere che integri le varie risorse (regionali, nazionali, europee), che tenga in debita considerazione i pareri delle esperte dei Centri Antiviolenza, dei sindacati, degli altri enti pubblici e privati sanitari, sociali e dell’istruzione, che fanno parte delle reti antiviolenza delle aree metropolitane e dei distretti sociosanitari che a Palermo, Catania, Messina e altre realtà siciliane, hanno sviluppato competenze, saperi e alleanze. Quest’anno, Le Onde ETS e Thamaia ONLUS, centri antiviolenza siciliani aderenti alla rete nazionale D.i.Re – Donne in rete contro la violenza e componenti del Forum permanente contro le molestie e la violenza di genere della Regione siciliana, si uniscono in questo evento di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne. Vi aspettiamo alle 18.00 in Piazza Politeama. Saranno disegnate 99 sagome per ricordare i femminicidi del 2024. Invitiamo le cittadine ed i cittadini a portare un fiore per deporne uno su ogni sagoma in memoria della vita delle donne vittime di femminicidio e delle loro figlie e dei loro figli resi orfani. Per ricordare che le donne possono chiedere aiuto e che dalla violenza si può uscire. Ricordiamo tutte le donne, le ragazze e i ragazzi, le bambine e i bambini e tutte le vittime di tutte le guerre. Le Onde ETS – Thamaia ONLUS L’evento si realizza con il patrocinio dell’Assessorato Attività sociali e socio-sanitarie del Comune di Palermo. Per aderire scrivere a leonde.media@gmail.com Prima adesione: Laboratorio ZEN Insieme   Redazione Palermo