Il mondo intero dalla parte della PalestinaL’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha approvato la Dichiarazione di New
York, una risoluzione in sostegno di una “soluzione pacifica alla questione
palestinese” e per l’“implementazione di una soluzione dei due stati.” Il
documento è stato approvato con una maggioranza schiacciante, con 142 voti a
favore, 10 contrari e 12 astenuti. I paesi contrari sono quelli che potete
immaginare: Israele, Stati Uniti, e alcuni dei loro alleati più stretti:
Argentina, Ungheria, Micronesia, Nauru, Palau, Papua Nuova Guinea, Paraguay e
Tonga. L’ambasciatore francese Jérôme Bonnafont ha sottolineato che la
Dichiarazione di New York “descrive un percorso specifico per realizzare la
soluzione dei due Stati,” che parte dal cessate il fuoco immediato a Gaza e la
formazione di uno stato palestinese che sia sostenibile e sovrano. Il documento
chiede il disarmo di Hamas e che il gruppo sia escluso dal governo di Gaza, la
normalizzazione dei rapporti tra Israele e i paesi arabi, e una serie di
garanzie per la sicurezza. L’ambasciatore israeliano Danny Danon ha risposto
duramente al voto, dicendo che si trattava di “teatro” invece che di
“diplomazia.” “Questa dichiarazione unilaterale non sarà ricordata come un passo
verso la pace, ma solo come un altro gesto vuoto che indebolisce la credibilità
di questa assemblea.” Danon ha accusato l’Assemblea generale di “cercare di
imporre con la forza ciò che non è possibile ottenere al tavolo delle
trattative.” All’apertura del segmento, il segretario generale ONU Guterres ha
dichiarato che “la questione centrale per la pace in Medio Oriente è
l’implementazione della soluzione dei due stati, dove due stati democratici,
sovrani e indipendenti — Israele e Palestina — vivono fianco a fianco in pace e
sicurezza.” (Nazioni Unite / X / JNS / UN News)