Cile, Jeanette Jara vince le primarie della sinistra per le elezioni presidenziali
La vittoria alle primarie di Jeannette Jara Román ha avuto due aspetti
fondamentali: una percentuale schiacciante di voti e una chiara affermazione del
suo messaggio. A novembre, al primo turno delle elezioni presidenziali,
rappresenterà le forze democratiche, progressiste, umaniste e di sinistra e ampi
settori della cittadinanza.
Jeannette Jara Román inizia ora il cammino verso La Moneda.
La sera di domenica 29 giugno Jeannette Jara aveva ottenuto circa il 60% dei
voti, con circa 30 punti di vantaggio sulla sua più vicina sfidante, Carolina
Tohá, candidata di Socialismo Democratico (SD).
Il voto per Jeannette Jara ha mostrato un ampio sostegno a livello nazionale,
che avrà un impatto sulla competizione presidenziale del prossimo novembre. Ha
vinto in più di 330 Comuni in tutto il Paese, un successo enorme.
La candidata del Partito Comunista (PC), di Azione Umanista (AH), della Sinistra
Cristiana (IC) e degli indipendenti ha infranto le previsioni di un paio di mesi
fa, che davano per sicura la vittoria della candidata di Socialismo Democratico
(SD). Jeannette Jara ha guadagnato terreno, ha presentato misure concrete, si è
dimostrata aperta al dialogo e vicina al popolo e ha ottenuto quello che oggi è
un trionfo per la sinistra cilena.
Un elemento non del tutto riuscito è stato il numero di votanti, che non ha
superato il milione e mezzo alla chiusura dei seggi, quando si era detto che
l’optimum sarebbero stati due milioni di votanti. In ogni caso, la cifra rientra
nei margini stabiliti dal partito al governo.
È già chiaro che Jeannette Jara sarà la principale contendente contro i
candidati di destra e di estrema destra, rappresentando ampi settori
democratici, progressisti e di sinistra e diventando un’opzione per la
cittadinanza.
In molti settori della politica, della società civile e dei media, si è ribadito
che la vittoria di Jara è stata un importante risultato politico ed elettorale
per il Partito Comunista, che alcuni hanno definito “storico”, un fatto senza
precedenti anche in America Latina e a livello internazionale negli ultimi
decenni.
Traduzione dallo spagnolo di Anna Polo
El Siglo