Emergenza dipendenza digitale tra i giovani
Riceviamo e pubblichiamo sulla Campagna nazionale “Liberi di giocare, liberi di
scegliere” del Coordinamento Nazionale Docenti della Disciplina Diritti Umani
Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani intende
richiamare l’attenzione della comunità scolastica, delle famiglie e delle
istituzioni sul crescente fenomeno della dipendenza da videogioco tra gli
adolescenti, che si configura oggi come una vera e propria emergenza educativa.
I dati più aggiornati, resi noti dall’Istituto Superiore di Sanità nel Rapporto
GAP 2025, segnalano che oltre mezzo milione di studenti italiani manifesta
comportamenti a rischio legati all’uso compulsivo delle piattaforme
videoludiche.
Il fenomeno appare trasversale ai contesti socio-economici e in costante
crescita, con ricadute evidenti sul rendimento scolastico, sulla salute
psicologica e sulla qualità della vita relazionale dei giovani.
Non si tratta di criminalizzare l’uso del videogioco, né di ignorarne le
potenzialità creative e aggregative, bensì di comprendere i meccanismi
attraverso cui esso, in alcune circostanze, si trasforma da attività ricreativa
in fattore di isolamento, disconnessione emotiva e perdita del senso del tempo.
Il problema non risiede nella tecnologia in sé, ma nell’uso non consapevole,
spesso sollecitato da dinamiche persuasive profondamente radicate nella
progettazione dei giochi stessi, che fanno leva su ricompense immediate,
microtransazioni e progressioni illimitate, producendo forme di assuefazione
simili a quelle delle dipendenze comportamentali riconosciute.
Le più recenti ricerche in ambito psicopedagogico evidenziano con chiarezza come
tali modalità possano compromettere, soprattutto nei più giovani, lo sviluppo
del pensiero critico, la capacità di autoregolazione e l’equilibrio tra tempo
digitale e tempo personale.
Il contesto scolastico diventa spesso uno dei primi spazi in cui questo disagio
si manifesta, con calo dell’attenzione, irritabilità, sonno alterato e
progressiva disaffezione nei confronti delle attività formative.
Di fronte a tale scenario, appare urgente una risposta educativa strutturata,
integrata e scientificamente fondata.
Per queste ragioni, il CNDDU lancia per l’anno scolastico 2025/2026 la campagna
nazionale dal titolo “Liberi di giocare, liberi di scegliere – Videogiochi,
libertà, consapevolezza”, con l’obiettivo di promuovere, all’interno delle
scuole italiane, una nuova consapevolezza sull’uso del digitale e dei
videogiochi. L’iniziativa mira a fornire agli studenti strumenti cognitivi ed
emotivi per riconoscere le dinamiche persuasive delle piattaforme, sviluppare
autonomia critica e rielaborare il proprio rapporto con il tempo e la
tecnologia.
La proposta educativa si fonda su un insieme articolato di strategie didattiche
innovative, che includono percorsi di gamification formativa, laboratori
metacognitivi, moduli di educazione algoritmica e attività di produzione
creativa multimediale.
Particolare attenzione sarà riservata allo sviluppo di competenze socio-emotive,
considerate fondamentali nella prevenzione delle dipendenze e nella costruzione
di una cittadinanza digitale responsabile.
La campagna si articolerà in attività curricolari e extracurricolari, webinar
con esperti del settore, momenti di confronto tra studenti e docenti, e
culminerà nella Giornata nazionale del Gioco Consapevole, prevista per il 20
novembre 2025 in occasione della Giornata internazionale dei diritti
dell’infanzia e dell’adolescenza. Tutte le iniziative saranno documentate e
condivise in una rete nazionale di scuole aderenti, con l’obiettivo di favorire
lo scambio di buone pratiche, monitorare i risultati e creare modelli
replicabili sul territorio.
Nel quadro di questa azione educativa, il CNDDU rivolge un appello formale al
Ministro dell’Istruzione e del Merito, prof. Giuseppe Valditara, affinché venga
istituito un Programma Nazionale per il Contrasto alla Dipendenza da Videogioco
Online.
Tale programma dovrebbe prevedere l’inserimento sistematico dell’educazione
digitale consapevole nei curricoli scolastici, la formazione obbligatoria del
personale docente e dirigente sulle nuove dipendenze comportamentali, la
creazione di un osservatorio nazionale permanente sui comportamenti digitali
giovanili e il finanziamento di progetti scolastici mirati alla prevenzione,
realizzati in collaborazione con università, enti di ricerca e associazioni
accreditate.
L’obiettivo è costruire un’infrastruttura educativa stabile e lungimirante,
capace di affrontare con rigore e sensibilità un problema che tocca
profondamente il benessere delle nuove generazioni.
La scuola italiana può e deve farsi carico di questa sfida culturale, per
restituire ai giovani il diritto a una crescita equilibrata, all’esercizio della
libertà interiore e alla capacità di scelta consapevole in un mondo sempre più
dominato da stimoli digitali. Il CNDDU rinnova la propria disponibilità a
collaborare con il Ministero, con le istituzioni scolastiche e con tutte le
realtà impegnate nella promozione di un’educazione umana, critica e inclusiva,
all’altezza delle sfide del nostro tempo.
Redazione Italia