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L’esercito israeliano riduce il numero di camion con gli aiuti per Gaza
288 mila famiglie non hanno nulla su cui dormire e giacciono per terra sopra un lenzuolo. L’esercito israeliano blocca l’ingresso degli aiuti riducendo il numero dei camion. Ieri ne sono entrati soltanto 173, invece dei 600 dell’accordo firmato a Sharm al-Sheikh. Nei controlli sono state bloccate tutte le forniture per la costruzione di ripari improvvisati, listelli di legno e plastica. La vita dei gazawi riprende in condizioni dure. Si sono aperti dei mercatini all’aperto tra i ruderi, dove si trovano soprattutto verdure e scatolami L’esercito israeliano ha bloccato ai valichi tutti gli alimenti considerati di lusso, come i cioccolatini per i bambini: “Sono troppo energetici”, ha detto l’ufficiale israeliano preposto al controllo al valico di Karam Abu Selim, prima della consegna da parte egiziana.   ANBAMED
Gaza, Ministero della Salute Palestinese: “La situazione sanitaria e umanitaria nella Striscia di Gaza ha raggiunto livelli catastrofici”
La situazione sanitaria e umanitaria nella Striscia di Gaza ha raggiunto livelli catastrofici, a causa del continuo blocco imposto dall’occupazione israeliana che impedisce l’ingresso di forniture mediche d’emergenza. Situazione attuale degli ospedali: • Gli ospedali operativi rimasti sono al limite del collasso e non riusciranno a continuare l’attività ancora a lungo. • Le strutture sanitarie sono sovraffollate: i reparti di degenza e terapia intensiva non riescono ad accogliere il numero crescente di feriti e malati. • Le emergenze chirurgiche sono insostenibili: solo 45 sale operatorie su 312 sono parzialmente operative, senza mezzi per interventi complessi e urgenti. • Crollo delle scorte di farmaci e materiali sanitari, soprattutto per pazienti oncologici e cardiopatici. Dati critici: • Il 47% dei farmaci essenziali e il 65% dei materiali sanitari risultano completamente esauriti. • Solo 9 impianti di ossigeno su 34 sono parzialmente funzionanti. • Grave carenza di apparecchiature diagnostiche per interventi salvavita. • 49 generatori elettrici lavorano con riserve di carburante minime e non coprono il fabbisogno dei reparti critici. • 338 pazienti oncologici sono morti in attesa del permesso per curarsi all’estero. • 11.000 pazienti oncologici sono senza cura dopo la distruzione dei centri specializzati. • 513 pazienti sono deceduti perché bloccati a Gaza e impossibilitati a ricevere cure fuori dal Paese. • Il 41% dei pazienti con insufficienza renale è deceduto a causa della crisi sanitaria. • Tutti gli ospedali nel nord della Striscia sono stati distrutti o assediati: pazienti e feriti non ricevono cure, mentre gli ospedali di Gaza città sono allo stremo. Emergenze aggiuntive: • Le campagne di donazione sangue sono inefficaci per la malnutrizione diffusa. • Le banche del sangue sono quasi vuote. • Aumento allarmante della malnutrizione grave tra i bambini, in particolare neonati privi di latte terapeutico. • I rifugi per sfollati vivono in condizioni sanitarie disumane: mancano acqua potabile, cibo e igiene. • Sono stati registrati: o 59.000 casi di diarrea emorragica o 254.000 infezioni respiratorie o 337 casi di meningite, di cui 259 virali • I pazienti cronici non ricevono cure né farmaci, con conseguenti ricadute gravi. • Il caldo estremo e la mancanza di acqua e igiene personale favoriscono la diffusione di epidemie. • La copertura vaccinale è crollata all’80%, in particolare per il vaccino contro la poliomielite, a causa del blocco. Il continuo assedio militare e il blocco umanitario porteranno presto al collasso totale del sistema sanitario. Comunicato Stampa – Ministero della Salute Palestinese Gaza – 25 giugno 2025 Redazione Italia