Soci Coop soddisfatti per il ritiro dei prodotti israeliani dai suoi scaffali
Accogliamo con soddisfazione la decisione di Coop Alleanza 3.0 di ritirare i
prodotti israeliani, in coerenza con il proprio Codice Etico e il rispetto dei
diritti umani. Tale scelta risponde alle gravi violazioni compiute da Israele a
Gaza, documentate da organizzazioni internazionali. Ringraziamo i soci e le
socie che hanno firmato la lettera online alla Presidenza Coop e la petizione
alla Grande Distribuzione su Change.org*, contribuendo a questo risultato con il
loro intervento nelle assemblee Coop. Invitiamo ora tutta la Grande
Distribuzione a seguire lo stesso esempio.
Come attivist* dell’iniziativa “Soci/e Coop per la Palestina” e della Rete
Interregionale “No ai prodotti israeliani nei nostri supermercati”, esprimiamo
la nostra soddisfazione per la decisione di COOP Alleanza 3.0 di ritirare i
prodotti israeliani dai suoi scaffali, in linea con le scelte di Unicoop Firenze
e Unicoop Tirreno.
Coop Alleanza 3.0 dimostra così coerenza con il proprio Codice Etico e rispetto
dei valori fondativi del movimento cooperativo: la spesa etica non può essere
infatti compito solo dei consumatori, che sono liberi di boicottare, ma anche
responsabilità dell’impresa, che deve garantire il rispetto dei diritti umani e
del diritto internazionale nella scelta dei fornitori dei prodotti che mette in
vendita sui propri scaffali. Accogliamo quindi con favore la scelta di ritirare
non solo i prodotti alimentari, ma anche quelli di Sodastream, multinazionale
israeliana più volte segnalata dalle organizzazioni umanitarie per violazioni
dei diritti umani.
Le violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale da parte di Israele
sono oggi evidenti: la distruzione completa delle condizioni di vita del popolo
di Gaza, gli attacchi mirati a ospedali, scuole, infrastrutture vitali,
l’uccisione mirata di bambini/e, giornalisti/e, personale sanitario e di
soccorso. E in questi giorni stiamo assistendo al blocco degli aiuti umanitari
che mira ad affamare la popolazione intera di Gaza. Ogni giorno sono uccise
decine di persone affamate, mentre vanno a cercare per sé e le proprie famiglie
quel poco cibo che viene distribuito in punti lontanissimi dalle loro tende.
Alla scelta etica di COOP Alleanza 3.0 hanno sicuramente contribuito numerosi/e
soci/e – attiviste/i che hanno firmato la lettera online alla Presidenza COOP e
la petizione alla Grande Distribuzione su Change.org e che hanno partecipato a
molte Assemblee Separate di Bilancio nel 2024 e 2025: un’azione che ha
consentito non solo di informare i/le soci/e, ma anche di sensibilizzare la
Dirigenza di COOP Alleanza 3.0. Un ringraziamento sentito a tutte le persone che
si sono attivate in quest’ultimo anno in diverse regioni per far sentire la
propria voce.
Respingiamo anche ogni accusa di seminare odio e diffondere antisemitismo:
un’accusa assolutamente priva di fondamento sia per quanto riguarda COOP
Alleanza 3.0 che nei confronti dell’iniziativa Soci/e Coop per la Palestina. In
questo momento così drammatico per il popolo di Gaza e di fronte a fatti così
atroci, prendere posizione e rifiutare ogni forma di complicità è un dovere
etico fondamentale, come cittadine e cittadini, come istituzioni, come imprese e
come esseri umani a prescindere da ogni appartenenza.
Invitiamo ora consumatori e consumatrici a esigere da tutta la Grande
Distribuzione una presa di posizione chiara e rispettosa dei diritti umani e dei
diritti dei popoli, firmando la nostra petizione diretta a tutte le imprese: c’è
ancora molto lavoro da fare.
Soci/e Coop per la Palestina
Rete Interregionale “No ai prodotti israeliani nei nostri supermercati”
https://www.change.org/p/diciamo-no-ai-prodotti-israeliani-nei-nostri-supermercati-fermiamo-il-genocidio
Redazione Italia