Rinnovo contratto ‘Sviluppo Lavoro Italia’: si può fare!
Dalla stabilizzazione di oltre 600 precari, avvenuta nel 2021 e dopo 4
intensissimi anni di mobilitazioni, alla sottoscrizione del rinnovo del CCAL. A
seguito dell’intesa sul pre-Accordo relativo alla parte economica, a febbraio,
si è concluso ieri l’altro il negoziato con il rinnovo anche della parte
normativa; rinnovo che avviene a 14 anni dall’ultimo. Per le Camere del Lavoro
Autonomo e Precario un risultato di straordinaria importanza, sia per i
contenuti più che avanzati del rinnovo (dal punto di vista economico e
normativo) che per il processo di partecipazione e protagonismo democratico dei
13 mesi di negoziato. A seguire, il Comunicato stampa della RSA CLAP che
presenta e dettaglia i tratti salienti dell’accordo_
Lunedì scorso [ndr] è stato sottoscritto il nuovo CCAL di Sviluppo Lavoro
Italia. Ciò, a seguito della partecipata Assemblea Generale delle lavoratrici e
dei lavoratori, indetta insieme alla FABI e che si è svolta lo scorso giovedì 19
giugno, durante la quale l’ipotesi di Accordo è stata approvata. Al termine di
un’ampia e articolata discussione, infatti, le lavoratrici e i lavoratori di
Sviluppo Lavoro Italia hanno confermato all’unanimità il proprio consenso,
conferendoci il mandato a procedere con la firma.
Ci teniamo a ribadire che questo passaggio rappresenta una svolta significativa,
non solo per i risultati concreti ottenuti, ma anche per la storia delle
relazioni industriali all’interno della nostra Agenzia. Si è infatti aperta e
consolidata una nuova fase, resa possibile anche grazie al ruolo attivo del
sindacalismo indipendente. A partire dalle stabilizzazioni di circa 600
lavoratori precari, avviate a settembre 2021, passando per l’Accordo sul Lavoro
Agile dell’aprile 2023 e per il pre-Accordo sulla parte economica del CCAL
siglato nel febbraio 2025, fino ad arrivare all’intesa odierna, le CLAP hanno
saputo coniugare capacità di proposta, trasparenza nei processi decisionali e un
forte radicamento tra le lavoratrici e i lavoratori, costruendo risultati
tangibili attraverso la forza della partecipazione attiva.
Riteniamo che l’importante risultato registrato con il rinnovo del contratto non
sarebbe stato neppure ipotizzabile senza la lunga e inedita lotta, durata oltre
3 anni, che ha portato alla stabilizzazione di tutto il personale precario,
modificando strutturalmente la composizione dei dipendenti e gli assetti interni
all’Agenzia. Attraverso l’ottenimento del riconoscimento formale della
rappresentanza sindacale delle CLAP alla fine del 2021, si è definitivamente
avviata una nuova stagione di contrattazione.
Il 12 febbraio è stato raggiunto il pre-accordo sulla parte economica, che, con
la firma, di oggi è diventato parte integrante del nuovo contratto collettivo.
Un risultato estremamente positivo se si tiene conto del contesto economico di
profonda incertezza segnato dai preoccupanti venti di guerra e dalla lentezza
con cui procedono i rinnovi contrattuali, con incrementi medi estremamente
bassi. Secondo gli ultimi dati ISTAT sulle retribuzioni contrattuali (IV
trimestre 2024), le variazioni tendenziali delle retribuzioni contrattuali
orarie sono state in media, nel 2024, del +4% nel totale del settore privato, e
+0,2% nell’insieme della pubblica amministrazione. Complessivamente le
retribuzioni contrattuali per dipendente, sul totale dell’economia, sono
aumentate del 3% appena nel 2024, mentre tra il 2021 e il 2024 sono cresciute
del solo 1,9%. Un dato davvero sconfortante se si considera che, secondo i dati
ILO, negli ultimi diciassette anni i salari reali italiani hanno accumulato la
contrazione più elevata nell’ambito dell’economie avanzate del G20, con una
perdita di 8,7 punti percentuali.
Le principali novità della parte economica per il periodo 2024-2026, come è
oramai noto per le lavoratrici e i lavoratori, hanno riguardato:
a) un incremento del 13,42% della sola componente dei minimi tabellari;
b) complessivamente gli istituti della retribuzione a regime risulteranno
incrementati del 14,57% per il livello contrattuale intermedio.
* Al netto di questi risultati sulla parte economica, è importante evidenziare
alcuni ulteriori elementi di rilievo
1. l’introduzione di una clausola di garanzia dei salari reali;
2. la scelta di concentrare gli aumenti prevalentemente nei minimi tabellari e
non solo sul welfare aziendale o sulle altre componenti accessorie della
retribuzione;
3. la distribuzione immediata della maggiore quota degli aumenti.
Per quanto riguarda, invece, le novità contenute nella parte normativa del CCAL
si evidenziano soprattutto le innovazioni relative al sistema professionale e
agli sviluppi di carriera, che superano il modello di inquadramento basato su
una forma statica e prescrittiva delle mansioni.
Ogni Categoria prevede declaratorie più nitide, dai confini più chiari, con
l’introduzione di un glossario che ne specifica il contenuto: proposta che le
CLAP hanno avanzato in coerenza con i migliori CCNL sottoscritti negli ultimi
anni.
In coerenza con la piattaforma delle CLAP, che aveva puntato sulla
professionalizzazione dei dipendenti attraverso una dinamica di upgrading del
personale, viene stabilito:
1. la società entro luglio 2025 comunicherà a ciascun dipendente la nuova
Famiglia professionale ed entro il 30 settembre il nuovo profilo;
2. Una riclassificazione automatica del personale, che avrà anche l’effetto di
un piano di adeguamento per il 54% del personale allo scopo di sanare le
distorsioni accumulate negli ultimi anni;
3. nel periodo settembre-dicembre 2025, l’azienda procederà all’ istruttoria
per l’avvio di un piano di sviluppo basato su criteri chiari e valutazioni
trasparenti, che avrà effetti dal mese di febbraio 2026.
Accanto a questi aspetti, si sono registrati avanzamenti anche su altri temi:
* maggiori forme di flessibilità di orario volte garantire un migliore
equilibrio tra la vita personale e quella professionale;
* miglioramento degli istituti a supporto della tutela della genitorialità
condivisa;
* innalzamento delle tutele per l’inclusione socio-lavorativa e l’istituzione
del Disability Manager;
* pari opportunità, lotta alla discriminazione e alla violenza di genere;
* incardinamento nel contratto del Lavoro Agile, anche in questo caso per
garantire maggiore flessibilità nell’esercizio della prestazione.
Siamo convinti che la contrattazione collettiva sia un terreno essenziale e
insostituibile per l’affermazione e la sperimentazione dei diritti, la difesa
delle tutele e la costruzione di spazi di democrazia reale nei luoghi di lavoro;
ciò, è ancor più evidente nel difficile contesto economico e sociale segnato dal
«regime di guerra globale».
Considerando tutti questi elementi, riteniamo questo Accordo la migliore
mediazione possibile oggi raggiungibile. Una mediazione che non esaurisce
certamente tutte le nostre ambizioni, ma che costituisce una base solida per
continuare a contrattare, a difendere, ad avanzare e lottare.
L’Accordo che abbiamo sottoscritto oggi è l’ulteriore passo di un cammino che
intendiamo continuare con determinazione, insieme alle lavoratrici e ai
lavoratori, dentro Sviluppo Lavoro Italia.
Non possiamo che concludere, ancora una volta, con uno speciale ringraziamento a
tutte/i le lavoratrici e i lavoratori che ci hanno accompagnato in questo lungo
percorso: con il sostegno, i consigli, le critiche costruttive, la
partecipazione alle assemblee sindacali e alle iniziative di mobilitazione,
tutte e tutti loro hanno reso possibile questo importante risultato.
LEGGI INTEGRALMENTE LA NOTA SINDACALE CON GLI APPROFONDIMENTI NECESSARI SU CLAP
Redazione Italia