I Lincei premiano Carlo M. Croce. Hanno fatto bene?L’accademia dei Lincei ha da poco assegnato i premi Feltrinelli. Quest’anno il
premio Feltrinelli per la medicina, consistente in €100.000, è stato assegnato a
Carlo M. Croce.
Questa la motivazione:
> Carlo Croce – Medicina
> È stato un pioniere nell’identificazione del ruolo della deregolazione dei
> microRNA nello sviluppo del cancro umano, rivoluzionando la nostra
> comprensione dei meccanismi molecolari alla base della tumorigenesi. La sua
> scoperta del coinvolgimento di miR-15 e miR-16 nella regolazione di BCL-2 e
> nella patogenesi della leucemia linfatica cronica, ha aperto la strada a una
> nuova era della ricerca oncologica, stimolando studi su numerosi altri
> microRNA implicati in diversi tipi di tumore. L’impatto del suo lavoro non si
> è limitato alla ricerca di base: le sue intuizioni hanno portato allo sviluppo
> di terapie innovative, tra cui gli inibitori di BCL-2, oggi approvati e
> utilizzati nella pratica clinica per il trattamento di alcuni tumori
> ematologici. Questo traguardo rappresenta un esempio emblematico di come la
> ricerca traslazionale possa trasformare le conoscenze scientifiche in
> trattamenti salvavita. Oltre ai suoi straordinari risultati scientifici, Croce
> ha ispirato generazioni di ricercatori, promuovendo un approccio
> multidisciplinare allo studio dei tumori e contribuendo a ridefinire il ruolo
> dei microRNA come potenziali biomarcatori e target terapeutici. La sua eredità
> nella lotta contro il cancro è immensa e il suo lavoro continua a influenzare
> profondamente la ricerca e la pratica clinica, con il potenziale di salvare
> ancora molte vite in futuro.
Non sappiamo se chi ha preso la decisione abbia avuto a disposizione una serie
di informazioni che, circolando prevalentemente in lingua inglese e su web,
potrebbero non aver raggiunto le felpate stanze Lincee. A dire il vero per avere
quelle informazioni, anche se di seconda mano, sarebbe bastato leggere in
italiano il Corriere della Sera o Wired. E non possiamo certo pretendere che un
Linceo apra wikipedia per cercare informazioni su un candidato alla premiazione
(in versione italiana o in inglese) o per fare un controllo della list of
scientific misconduct incidents.
Carlo M. Croce è ovviamente un Top Italian Scientist con un enorme h-index. Ce
lo ricorda anche Il Fatto Quotidiano (che sia questo l’unica fonte di
informazione usata dai Lincei?).
Non possiamo nemmeno pretendere che ai Lincei conoscano Pubpeer che è una
piattaforma notissima e punto di riferimento per la comunità dei detective della
scienza. Pubpeer accoglie commenti e revisioni aperte, anche in forma anonima,
di articoli già pubblicati (post-publication open peer-review). E’ utilizzato
soprattutto per segnalare problemi relativi a duplicazioni, manipolazioni di
immagini, uso fraudolento di AI, e così via. La piattaforma è moderata, e
contiene soltanto documentazione verificabile. Su Pubpeer sono “flaggati” e
commentati 113 articoli in cui Carlo M. Croce figura tra gli autori.
Forse ai Lincei non sanno neanche cosa siano le retraction di articoli
scientifici. E forse non sanno neanche che queste si trovano facilmente sulla
piattaforma PubMed, il punto di riferimento per le ricerche di area biomedica.
Ad oggi, Pubmed registra 28 articoli ritrattati in cui Carlo M. Croce figura tra
gli autori.
Questo è uno degli articoli ritrattati sulla rivista Cancer Cell dopo che essa è
stata “notified” dalla Ohio State University. Gran parte degli autori “disagree”
con la decisione della rivista.
Il New York Times dedicò a Carlo M. Croce un lungo articolo nel 2017 a firma
James Glanz and Agustin Armendariz. Può essere letto qui. Croce iniziò una causa
per diffamazione contro i due giornalisti e contro David A. Sanders, virologo
della Purdue University. La causa si concluse con il proscioglimento dei
giornalisti e di Sanders che per l’occasione fu difeso “d’ufficio” dai legali
del suo ateneo (qua una intervista di Sanders su Retraction Watch).
Questo un articolo su Nature che ricostruisce il clima nel laboratorio di Carlo
A. Croce.
> Exclusive: City of Hope cancer researcher goes to court to fight misconduct
> finding
Sulle vicende successive, il lettore interessato può leggere questo.
L’assenza di reazioni pubbliche, se non i comunicati stampa ufficiali accolti
acriticamnete dai giornali, è un segnale, l’ennesimo, della mancanza sempre più
evidente di anticorpi e pensiero critico e più in generale dell’indebolimento
delle istituzioni scientifiche e accademiche italiane.