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Cristo si è fermato a Gaza
SERATA CON GAZA – Occhieppo Superiore (BI) accoglie i camminatori della Local March for Gaza con invitati palestinesi d’eccezione. Ad ogni passo che abbiamo fatto insieme, Ad ogni emozione condivisa, Ad ogni abbraccio che ci siamo dati, Alla voglia condivisa di dire no alle ingiustizie, al dolore, alla guerra. Alla speranza, che ci continua a guidare e a farci urlare, che qualcosa può ancora cambiare. Sono partita per una firma, sono tornata con la convinzione che la pace, può ancora camminare. Queste le parole di Aurora, insegnante barese che vive e lavora a Rivarolo Canavese, condivise nella chat del gruppetto che, partito da Oropa, ha percorso i 63 km di cammino e poi in treno fino a Milano, per consegnare in Prefettura le 509 firme raccolte durante le soste nei 14 comuni attraversati. E’ venuta a Villa Mossa, a Occhieppo superiore, per ritrovare i compagni e le compagne di viaggio, ascoltare le testimonianze di due illustri palestinesi, condividere le emozioni e il dolore per quanto accade sotto gli occhi del mondo a Gaza, ma anche farsi forza e continuare a camminare. La “Serata con Gaza” a Villa Mossa è stata densa di emozioni. Gratitudine è la parola che meglio la descrive per noi che abbiamo potuto prendervi parte. Muin Masri, autore del bellissimo libro “Vendesi croce” e di parole di amore nonostante “non possa più sognare”, scriveva oggi sulla sua pagina facebook: > “Cristo ripartito da Occhieppo Ieri sera ad Occhieppo c’era l’umanità con > tutta la sua fragilità, il peso della testimonianza, l’amore, i dubbi e la > paura. Gente semplice, gente impegnata socialmente, gente che sente il peso > del dramma delle guerre, gente piena di fede, di speranza e di cicatrici, > gente che crede in quello che fa e allo stesso tempo pensa che non sia > abbastanza per poter fermare i crimini di guerra. Ieri sera a Villa Mossa > Cristo non poteva esserci, si è fermato a Gaza, ma qualcuno per lui sta > continuando il suo cammino.” Dopo di lui Safwat Kahlout, giornalista di Gaza, racconta scorci di quotidianità a Gaza, dove ha famiglia, amici e colleghi giornalisti, continuamente uccisi da cecchini, missili e dalla fame. “I nazisti davano da mangiare agli ebrei prima di ucciderli. Perché i palestinesi non possono almeno ricevere del cibo, prima di morire?” Parole che non si possono sentire, ma che devono essere ascoltate perché non c’è giustificazione possibile a questo orrore. “Gaza è distrutta, ora pensate alla Cisgiordania”. Parole come un pugno nello stomaco. Ma l’obiettivo non è annichilire la speranza, è anzi necessario continuare a parlare, a camminare, a pretendere che i nostri governi e l’Europa smettano di essere complici di questo genocidio, coltivare l’umanità e in questo modo salvare anche noi stessi. Ettore Macchieraldo, tra gli organizzatori della marcia cita dall’ultimo numero di Animazione Sociale l’intervista a Miguel Benasayag: > “Non si tratta di sperare, ma neanche di disperare. Si tratta di impegnarci > con uno sforzo senza garanzie di successo per aprire nuove possibilità di > esistenza. La speranza, diceva Spinoza, è una passione triste perché ci lascia > in attesa, perché diminuisce la nostra potenza di agire. Noi invece dobbiamo > ritrovare la nostra potenza di agire, per proteggere la vita, la cultura, il > pensiero, l’amore”. Leggiamo la petizione, come a turno abbiamo fatto in ogni sosta del cammino. Questa volta legge Sofia, studentessa dell’artistico che per la Trappa ha realizzato un grande manoscritto della petizione da appendere nella sala capitolare, perché la gente continui a leggere e a lasciare la propria firma. Le Proloco di Occhieppo Superiore e Inferiore hanno avuto un ruolo centrale nell’organizzazione della Local March for Gaza e questa sera a Villa Mossa, ancora insieme, ci hanno accolto e preparato da mangiare. Bruschette con zaatar, il mix di spezie – timo, sesamo e summacco – tradizionale palestinese, fatto da Doha, contadina di un villaggio palestinese della Cisgiordania – Burin – circondato da colonie israeliane che le hanno bruciato gli ulivi e ucciso il padre, quando ancora era bambina. Doha, donna forte e meravigliosa, era venuta a Biella a settembre scorso, approfittando del viaggio a Torino per Terra Madre 2024. Il duo Terra Santa, padre palestinese, moglie italiana più la loro bambina con un violino, suona musiche tradizionali palestinesi, tra applausi e stupore generali. Poi la proiezione del film realizzato da Alberto Conte sulla Local march for Gaza sul Cammino di Oropa, molto attesa da tutti ma soprattutto dal più giovane camminatore, Enea di 7 anni, che resiste al sonno. L’emozione è palpabile. Alberto ha saputo mettere insieme i momenti e sentimenti più intensi di questi 5 giorni di manifestazione, di processione laica, di riconnessione con se stessi, con gli altri e con i paesi attraversati, per un popolo neanche così lontano. Perché “siamo uno”, come diceva la poesia letta dalla ragazza durante la sosta a Viverone. Perché quando Muin ci chiede perché ci occupiamo della lontana Palestina, Ettore risponde che tempo fa un vecchio saggio gli disse che non è vero che “la mia libertà esiste dove finisce la tua, bensì la mia libertà esiste esattamente dove inizia la tua”. Nessuno sarà libero fino a quando tutti non saremo liberi di Nazarena Lanza Le local march for Gaza si stanno moltiplicando in tutta Italia, cosi come gli eventi di sensibilizzazione e raccolta firme autografe per la petizione, che saranno portate a Roma in autunno. Sul sito localmarchforgaza.it è possibile trovare i resoconti della Local March for Gaza nel Biellese e le informazioni sulle altre in partenza. Sempre nel sito è disponibile il kit per organizzarne una. Redazione Piemonte Orientale
Si è conclusa la prima Local march for Gaza sul Cammino di Oropa
Biella, 16 Luglio 2025 – Si è conclusa il 14 luglio la “Local March for Gaza”, una mobilitazione che ha visto centinaia di persone marciare da Oropa a Milano, portando un messaggio di pace e solidarietà per il popolo palestinese e chiedendo azioni concrete al Governo italiano. La marcia, nata da un appello sul web, ha raccolto 509 firme autografe durante le soste nei 14 paesi attraversati, per una petizione che chiede il cessate il fuoco immediato e permanente a Gaza, la sospensione delle esportazioni di armi verso Israele e un accesso umanitario illimitato nella Striscia di Gaza. La “Local March for Gaza” ha attraversato valli e pianure, coinvolgendo diverse comunità locali e ottenendo il supporto di sindaci, come il Sindaco di Viverone – Massimo Pastoris -,la sindaca di Magnano – Anna Grisoglio – , il  sindaco di Sordevolo – Riccardo Lunardon – fino alla Sindaca di Santhià – Angela Ariotti. Il Comune di Ivrea ha dato il proprio patrocinio all’iniziativa e, tra i primi firmatari dell’appello spicca Patrizia Dal Santo, vicesindaca di Ivrea. In cinque giorni di cammino, dal 10 al 14 luglio, circa 160 pellegrini hanno partecipato attivamente, attraversando luoghi significativi e organizzando soste con letture, dibattiti e momenti di condivisione. Tra le tappe toccate figurano Oropa, Pollone, Sordevolo, Graglia, Netro, Donato, Sala Biellese, Torrazzo, Magnano, Zimone, Viverone, Roppolo, Santhià e Mortara, prima di arrivare a Milano. Momenti salienti della marcia hanno incluso la calorosa accoglienza delle amministrazioni locali e delle associazioni Proloco, l’emozionante partecipazione di cittadini di ogni età, e la testimonianza di figure di spicco. A Donato la processione laica è stata accolta dalla banda del paese, per poi precederla suonando fino alla piazza principale dove scuole, associazioni locali, commercianti e Sindaco attendevano per un caloroso e accorato saluto e il ristoro. Momenti emozionanti anche a Magnano e a Viverone, dove l’accoglienza ha previsto musica al pianoforte, lettura di poesie sul tema della guerra e persone che vedendo la processione e scoperte le finalità hanno raggiunto il corteo in piazza per firmare. A Sala la Casa della Resistenza ha accolto i pellegrini con un sentito discorso di Luciano Zani, storico operatore del museo, aperto per l’occasione. Luciano Zani tra le altre cose ha detto che “i palestinesi oggi lottano per la liberta’ e l’ indipendenza e il diritto a uno stato sovrano per affermare la loro identita’nazionale e il diritto alla autodeterminazione cosi’ come fecero i partigiani durante la resistenza”. Paolo Naldini, scrittore e attivista, ha condiviso la sua esperienza durante la Global March To Gaza, mentre Luca Giacone del coordinamento “Biellesi per la Palestina Libera” ha presentato il rapporto di Francesca Albanese, relatrice ONU per i Territori Palestinesi. A Magnano Guido Dotti del monastero di Bose ha consegnato un messaggio accorato sull’urgenza di fermare il genocidio in corso: “Proseguite il cammino di questa marcia, continuate, continuiamo in ciò che è giusto, nonostante la lacerante sofferenza del misurare la nostra incapacità di prevenire e poi fermare il male assoluto che sta avvenendo sotto gli occhi del mondo e sotto i nostri occhi a Gaza”. La marcia ha visto la partecipazione e il supporto di organizzazioni come l’ANPI a Santhià e Mortara. Il quinto e ultimo giorno, il 14 luglio, una delegazione della marcia si è recata alla Prefettura di Milano per consegnare le firme raccolte. Ettore Macchieraldo e Nazarena Lanza, ricevuti dal Viceprefetto, riportano: “Siamo stati ricevuti dalla Prefettura dal dottor Paternoster, a cui abbiamo consegnato l’elenco di 509 firme per la petizione raccolte nei 4 giorni di marcia.  C’è stato anche un breve confronto, in cui ha detto che condivide quello che chiediamo, così come sostiene che lo Stato italiano sia rispettoso dell’articolo 11 della Costituzione. Abbiamo risposto argomentando che in questo momento non è così, a quel punto ha aggiunto che come cittadino firmerebbe la petizione. Glielo abbiamo chiesto ma, nella sua funzione di Vice  Prefetto, non lo ha potuto fare.” Gli organizzatori hanno sottolineato che, al di là dell’impatto diretto sulla politica, l’iniziativa ha creato una piattaforma per esprimere dissenso contro il genocidio a Gaza e ha promosso condivisione e speranza. La “Local March for Gaza”, nata nel Biellese sul Cammino di Oropa ma con vocazione a essere riproposta da altri cammini in Italia, è stata un chiaro segnale di come la società civile italiana sia pronta a mobilitarsi per i diritti umani in Palestina e nel mondo, ribadendo l’importanza che il nostro Paese promuova la pace e interrompa la vendita di armi a Israele e ad altri paesi in guerra, come sancito dalla nostra Costituzione. L’iniziativa ha trovato il supporto pratico e ideale di Movimento Lento, associazione che promuove il viaggio a piedi e in bicicletta. La newsletter dell’associazione prevede un’uscita monografica sul successo di questa prima, speriamo di una lunga serie, Local March for Gaza. Per ulteriori dettagli sulla marcia, è possibile consultare gli articoli e i resoconti giornalieri sui siti: localmarchforgaza.it (sezione contenuti) Contatti adesioni@localmarchforgaza.it Redazione Piemonte Orientale
Local march for Gaza
  Oropa, Italia – Donne e uomini di ogni credo e cultura si uniranno in una marcia pacifica da Oropa a Milano, dal 10 al 14 luglio, per chiedere un cessate il fuoco immediato a Gaza e l’apertura delle frontiere agli aiuti umanitari. L’iniziativa, promossa da cittadini “senza potere” ma profondamente scossi dalla violenza a Gaza, vuole dare un segno di speranza e un richiamo all’umanità di fronte alla “barbarie” e alla crescente accettazione dei conflitti globali. Questa, si augurano i promotori, sia solo la prima edizione. Il Cammino di Oropa verrà percorso in senso inverso in modo da portare nelle città di pianura il messaggio di pace dei luoghi più silenziosi e meditativi, ma anche per poter incontrare i camminatori che salgono lo stesso percorso. L’iniziativa è ripetibile su altri Cammini utilizzando l’hashtag #IoCamminoPerLaPace La marcia prenderà il via dal santuario mariano di Oropa e si snoderà attraverso paesi e città fino al consolato israeliano di Milano. I partecipanti, mossi da un senso di “paralisi di fronte all’orrore” e dal desiderio di “uscire dall’immobilità”, porteranno una sola richiesta: la fine delle ostilità e la possibilità di far giungere aiuti essenziali alla popolazione di Gaza. “Ci sentiamo paralizzati di fronte all’orrore,” si legge nel comunicato degli organizzatori. “Per uscire dall’immobilità e unirci nel contrastare la violenza delle guerre, partiremo dal santuario mariano di Oropa in processione. Cammineremo a piedi verso la pianura, attraversando paesi e città, fino al consolato israeliano di Milano. Porteremo con noi una sola richiesta: il cessate il fuoco e l’apertura delle frontiere agli aiuti umanitari.” La processione sarà di carattere laico e multiconfessionale, raccogliendo canti e preghiere di diverse tradizioni. L’obiettivo è mantenere viva la speranza e riaffermare i valori universali di fronte a ciò che viene percepito come un “abisso” di violenza. Gli organizzatori sottolineano come la tecnologia militare, usata per affermare il controllo di pochi su molti, riguardi l’intero pianeta, e temono le “conseguenze drammatiche e imprevedibili per la nostra stessa esistenza” derivanti da questo “folle ed estremo volere dell’Uomo e della sua tecnica di affermare il proprio potere”. PERCORSO DELLA MARCIA: * 10 luglio: Oropa (Sordevolo) – Graglia * 11 luglio: Graglia (Netro, Donato) – Sala * 12 luglio: Sala (Torrazzo, Magnano, Zimone, Viverone) – Roppolo o Viverone * 13 luglio: Roppolo o Viverone – Santhià * 14 luglio: Santhià – Milano in treno Tra le prime adesioni all’iniziativa figurano Nazarena Lanza (Biella Città Arcipelago), Ettore Macchieraldo (Consigliere di minoranza del Comune di Roppolo), l’Associazione Movimento Lento, Paolo Naldini (Direttore Cittadellarte), Patrizia Dal Santo, Andrea Trivero (Pace e Futuro), il Presidio per la pace d’Ivrea, l’Associazione Culturale Rosse Torri, Giuseppe Pidello (Ecomuseo Valle Elvo e Serra), BeataMente B&B (Sala Biellese), Chiara Schiavo (Percorso Smart Villages) e B&B La Coccinella (Graglia). La “Marcia Locale per Gaza” rappresenta un tentativo di tradurre il senso di impotenza in azione collettiva, portando la voce della società civile direttamente a chi detiene il potere, con la ferma convinzione che sia fondamentale affermare il “principio speranza sopra e oltre le nostre fedi e convinzioni”. Per adesioni: adesioni@localmarchforgaza.it https://www.localmarchforgaza.it   Redazione Piemonte Orientale