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A margine delle operazioni militari…
Trattative Iran/ Ue sul nucleare Le trattative ginevrine tra il ministro degli esteri iraniano, Arakgi, e i ministri di Francia, Gran Bretagna e Germania sul nucleare non hanno portato ad una svolta. L’Iran ha affermato che non rinuncia all’arricchimento dell’uranio in proprio per gli usi civili e gli europei hanno ribadito in un loro comunicato che non permetteranno all’Iran di costruire la bomba atomica. Un dialogo tra sordi. Coloro che hanno fatto di Israele l’unica potenza nucleare della regione mediorientale, stanno facendo pressioni su Teheran in mezzo ad una campagna militare israeliana. “Non siamo il muro basso e non tratteremo con gli USA prima che finisca l’aggressione in corso”, ha detto il ministro degli esteri di Teheran. Un ruolo torbido sembra lo stia giocando il direttore dell’Aiea, Grossi, che in una dichiarazione stampa ha detto che l’organismo internazionale è disponibile a proteggere il sito nucleare iraniano di Abu Shaher. Nella sua dichiarazione gli sono “sfuggite” alcune informazioni sensibili che dovevano rimanere segrete. La stampa iraniana sta conducendo una campagna contro Grossi, accusandolo di “connivenza con il nemico che non ha firmato il trattato di non proliferazione”. Non mancano le voci oltranziste a Teheran che invitano il governo ad “uscire dal Trattato, per mettere fine alle ispezioni nei siti nucleari che forniscono al nemico informazioni preziose sul nostro programma”. Informazione e guerra La verità è la prima vittima di ogni guerra. Il governo israeliano ha oscurato le trasmissioni di Al-Jazeera e sta perseguitando i giornalisti che collaborano con l’emittente del Qatar. Un’irruzione è avvenuta negli studi del centro media stranieri da dove Al Jazeera trasmetteva. Gli agenti hanno parlato di “trasmissioni illegali”, perché gli studi di Al-Jazeera erano stati chiusi con una legge ad hoc. Ci sono stati anche tentativi della polizia di fermare le riprese di una tv turca. Israele non vuole far sapere dove i missili iraniani colpiscono e già in almeno due occasioni ha interrotto il lavoro dei giornalisti che documentavano i danni dei raid di Teheran sulla capitale Tel Aviv. BDS (Boicottaggio, Disinvestimento, Sanzioni) 9 paesi dell’Ue hanno deciso di bloccare le importazioni di prodotti delle colonie israeliane in Cisgiordania ed hanno invitato la Commissione a procedere in tal senso. La lettera indirizzata alla dirigente della politica estera dell’UE, Kaja Kallas, è stata firmata dai ministri degli esteri di Belgio, Finlandia, Irlanda, Lussemburgo, Polonia, Portogallo, Slovenia, Spagna e Svezia. L’Unione Europea è il principale partner commerciale di Israele, rappresentando circa un terzo del suo scambio totale di merci. Lo scorso anno, lo scambio di merci tra l’UE e Israele ha raggiunto un valore di 42,6 miliardi di euro, sebbene non sia chiaro quanto di esso sia legato agli insediamenti illegali. I ministri hanno fatto riferimento al parere consultivo della Corte internazionale di giustizia emesso nel luglio 2024, in cui si afferma che l’occupazione dei territori palestinesi da parte di Israele, compresa la creazione di insediamenti, è illegittima.   ANBAMED