La Repubblica Socialista del Vietnam diventa 10° Paese partner dei BRICSMentre l’asse Usa-Israele avanza incontrastato, promuovendo l’unipolarismo a
colpi di guerre, disconoscimento dei risultati elettorali scomodi, colpi di
Stato, blocchi commerciali, sanzioni, esecuzioni extragiudiziarie e genocidi, la
Repubblica Socialista del Vietnam diventa membro partner dei BRICS, con
l’impegno di promuovere cooperazione, multipolarismo, pace e democrazia nei
rapporti internazionali.
Il Brasile, che attualmente presiede i BRICS, ha annunciato il 13 giugno che la
Repubblica Socialista del Vietnam è entrata ufficialmente come il decimo paese
partner. L’ingresso del Vietnam nei BRICS consolida l’ascesa del blocco come
potenza globale, espandendo la sua rete di partner a 10 nazioni e accelerando lo
slancio per un riallineamento finanziario sistemico. Questo sviluppo segna un
ulteriore passo negli sforzi del blocco per approfondire i legami con nazioni
strategicamente allineate nel Sud Globale. Il quadro dei Paesi partner,
introdotto al 16º vertice dei BRICS tenutosi a Kazan nell’ottobre 2024, è stato
progettato per permettere un coordinamento più stretto con i paesi che
supportano la visione del gruppo senza esserne membri a pieno titolo. I BRICS
operano come un forum per il coordinamento politico e diplomatico, affrontando
un ampio spettro di questioni, dallo sviluppo economico alla riforma della
governance multilaterale.
L’annuncio afferma:
> “Il governo del Brasile accoglie con favore la decisione del governo
> vietnamita.”
Con questa inclusione, il Vietnam si unisce ad altri nove Paesi partner:
Bielorussia, Bolivia, Cuba, Kazakistan, Malesia, Nigeria, Thailandia, Uganda e
Uzbekistan. L’attuale membro del BRICS comprende undici nazioni—Brasile, Russia,
India, Cina, Sud Africa, Arabia Saudita, Egitto, Emirati Arabi Uniti (EAU),
Etiopia, Indonesia e Iran. La partecipazione del Vietnam segnala il suo
allineamento con le priorità dei BRICS, incluso il supporto per un ordine
internazionale più inclusivo e una maggiore cooperazione Sud-Sud.
L’ingresso del Vietnam nel gruppo è visto come una riflessione della sua
crescente rilevanza geopolitica e del suo ruolo crescente nella governance
regionale e globale. Il Brasile ha sottolineato il ruolo strategico del Vietnam
nell’economia globale:
> “Con una popolazione di quasi 100 milioni e un’economia dinamica profondamente
> integrata nelle catene del valore globali, il Vietnam si distingue come attore
> rilevante in Asia.”
Sostenitori dell’espansione dei BRICS sostengono che l’inclusione del Vietnam
aggiunge un peso economico significativo e capacità innovative al blocco. I
critici avvertono che l’espansione potrebbe complicare l’allineamento delle
politiche interne, ma i sostenitori controbattono che le diverse prospettive di
nuovi partner come il Vietnam potrebbero arricchire la direzione strategica del
gruppo.
Alla “grande divergenza” tra l’Occidente e il resto del mondo, cominciata con la
Prima Guerra dell’Oppio che l’impero britannico scatenò nel XIX secolo contro la
Cina, i BRICS e i Paesi del Sud globale contrappongono ora un processo di
“grande convergenza”: il riscatto delle ex-colonie del blocco euroatlantico che
non accettano più padroni e si sollevano contro le forme moderne di
neocolonialismo ed imperialismo occidentali che hanno insanguinato e continuano
a insanguinare il mondo: dall’eurocentrismo al sionismo, dal “manifest destiny”
all’eccezionalismo USA, dal “yellow peril” all’islamofobia.
https://brics.br/en/news/vietnam-joins-brics-as-a-partner-country
Lorenzo Poli