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Mozione IC “Capuana” di Palermo contro il massacro a Gaza
Il Collegio dei docenti dell’Istituto Comprensivo “Luigi Capuana” di Palermo e il Consiglio d’Istituto a nome dell’intera comunità scolastica sentono la necessità e il dovere di condannare in modo chiaro ed inequivocabile il massacro del popolo palestinese a Gaza, che, come ritenuto dalla Corte Internazionale di Giustizia delle Nazioni Unite e per stessa dichiarazione d’intenti della mano assassina, si delinea come un vero e proprio genocidio e allo stesso modo esprimono la propria condanna per tutte le guerre e la morte di tanti, troppi esseri umani, soprattutto bambine e bambini innocenti. Sappiamo bene che la violenza genera altra violenza e l’indifferenza si rende complice e quindi responsabile non solo di quella esercitata dall’oppressore, ma anche di quella dell’inevitabile reazione dell’oppresso. Come insegnanti, consapevoli della funzione educativa e formativa della scuola, non possiamo restare in silenzio nell’attuale scenario mondiale, che precipita sempre più velocemente verso l’ennesima guerra mondiale e sentiamo forte la necessità di essere, nel rispetto del dettato costituzionale, costruttori di pace attraverso pratiche relazionali ed educative nonviolente che diventino testimonianza viva del ripudio della guerra e del ricorso alle armi e a qualunque altra forma di violenza per la risoluzione dei conflitti. Il Collegio pertanto si impegna sin da adesso a implementare il proprio curricolo scolastico ed extrascolastico, già orientato in tal senso, con iniziative e proposte formative volte a coinvolgere non solo alunni ed alunne, ma anche l’intera comunità civile di prossimità territoriale rendendo visibile tale posizione anche all’esterno degli edifici scolastici. Inoltre, appoggia e sostiene la candidatura dei bambini di Gaza al premio Nobel per la pace, bambini “che in questi anni hanno sopportato il martirio di migliaia e migliaia di loro, per aver difeso l’indipendenza e la libertà del loro Paese”, avanzata dal presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, raccogliendo le sollecitazioni di cittadini, intellettuali, sindacalisti, studenti e della Fondazione “‘Isola che non c’è”. Approvato all’unanimità con delibera n.40 in data 25/06/2025 dal Collegio dei docenti dell’ICS Capuana di Palermo e in data 30/06/2025 dal Consiglio d’Istituto
Mozione dell’IIS “Barsanti” di Massa in favore della popolazione palestinese
Come docenti sentiamo l’urgenza di prendere parola sulla situazione a Gaza. Il dramma della popolazione palestinese non può infatti lasciare indifferente il mondo della scuola. I numeri del massacro sono impressionanti (fonte: Medici Senza Frontiere): più di 53.000 morti, tra cui 15.000 bambine e bambini, e oltre 122.000 feriti; l’89% delle scuole è stato distrutto o seriamente danneggiato, insieme ad altre infrastrutture tra cui gli ospedali e Israele ha per settimane bloccato l’accesso agli aiuti (inclusi cibo, acqua, medicinali) all’interno della Striscia. Un’intera popolazione rischia di morire di fame, sete, malattie. Siamo di fronte a una catastrofe umanitaria di dimensioni inaudite, le cui ripercussioni dureranno per decenni. Come docenti, sentiamo il dovere di esprimerci contro il genocidio in Palestina, perché il nostro ruolo di educatori ed educatrici ci impone di difendere i diritti umani, promuovere la giustizia e coltivare nei nostri studenti una coscienza critica e solidale. Pensiamo quindi che il mondo della scuola debba prendere posizione ed esprimere il proprio sdegno per il massacro della popolazione palestinese. E poiché l’indignazione di per sé non basta, è necessario chiedere con forza al Governo, per prima cosa, un’azione decisa di politica estera per la fine dei bombardamenti su Gaza, la distribuzione immediata di aiuti umanitari e il ritiro dell’Esercito Israeliano dalla Striscia. Occorrono azioni concrete, tra cui l’interruzione di ogni collaborazione, la cessazione della vendita di armi e la revoca del memorandum di intesa sulla cooperazione nel settore militare con lo Stato di Israele. I bambini e le bambine palestinesi sono nostri alunni, sono nostri figli. E la scuola ha il preciso compito di occuparsi del presente: non si può rimanere inerti davanti all’orrore di questi mesi. Condanniamo quindi il genocidio che lo Stato di Israele sta commettendo contro i cittadini e le cittadine di Gaza e chiediamo che tutto questo abbia fine adesso. Inviamo il seguente documento alla stampa per diffondere la nostra presa di posizione alla cittadinanza tutta.
Documento Liceo “Gioberti” di Torino su iniziative per tutela civiltà e cultura palestinese
La rete della Scuola per la pace Torino e Piemonte, in una assemblea aperta di docenti, studenti, studentesse e cittadin*, ha proposto di dedicare una delle prime settimane del prossimo anno scolastico alla cultura palestinese, bersaglio della violenza epistemica sionista che ha annientato i luoghi dell’istruzione e della cultura a Gaza. Un’intera generazione di studenti e studentesse è impossibilitata a proseguire gli studi. Biblioteche, musei, archivi, librerie, edifici storici sono stati ridotti in macerie. Il patrimonio storico e culturale palestinese è stato sistematicamente distrutto perché rappresentava un elemento di forza e di vitalità del popolo della Palestina. Come docenti consideriamo necessario impegnarci a decostruire i processi di colonizzazione fin dalle loro origini per restituire alla storia le popolazioni che lo “scambio ineguale” imposto dall’Occidente ha privato di autodeterminazione, di risorse, di una vita degna e persino, come ha affermato Valditara, della propria storia. Il Liceo “Gioberti” di Torino ha raccolto questa sollecitazione e approvato in Collegio docenti un importante documento originale che qui pubblichiamo. https://www.liceogioberti.edu.it/pagine/il-gioberti-a-tutela-della-civilt-e-della-cultura-palestinese DOCUMENTO APPROVATO DAL COLLEGIO DOCENTI DEL LICEO “VINCENZO GIOBERTI” IN RELAZIONE ALLE INIZIATIVE DA ASSUMERE A TUTELA DELLA CIVILTÀ E DELLA CULTURA PALESTINESE A RISCHIO DISTRUZIONE A CAUSA DELLE OPERAZIONI MILITARI CONDOTTE DALLO STATO DI ISRAELE NELLA STRISCIA DI GAZA. Quello che da mesi sta avvenendo nella Striscia di Gaza non è soltanto una guerra, ma una devastazione di carattere umanitario: operazioni militari, bombardamenti e carestia causano gravi e indicibili sofferenze che colpiscono milioni di persone, e in particolare bambini, bambine, ragazzi e ragazze. A questo si aggiungano le crescenti violenze in Cisgiordania accentuate dalla recente decisione del governo israeliano di promuovere la costruzione di 22 nuove colonie. In un momento di altre gravi crisi internazionali e di una destabilizzazione generale in tutto il mondo la crisi di Gaza, per il suo significato storico e simbolico in relazione all’Europa, è una voragine nella storia che stiamo vivendo in tempo reale e che si presenta come importante frattura di civiltà nel presente. In questo scenario di aperta e prolungata violazione del diritto internazionale, riconosciuta come tale e denunciata in modo unanime da tutti gli osservatori democratici e oggetto di esplicite denunce da parte degli organi di giustizia preposti, il Collegio docenti del Liceo Gioberti, nell’aderire alla piattaforma di scuole torinesi per la Pace che si sono recentemente attivate, intende richiamare l’attenzione su un elemento solo apparentemente marginale: la deliberata distruzione del patrimonio culturale palestinese. Essa si configura come parte di una strategia complessiva che ha come effetto la cancellazione dell’identità culturale di un popolo privato di statualità e di una popolazione sempre più deumanizzata, oggetto di pesanti pregiudizi razzializzanti e inferiorizzanti. La guerra al terrorismo e al fondamentalismo islamico, che condanniamo e di cui riconosciamo le pesanti responsabilità nell’ostacolare il dialogo e il processi di pace, viene usata, in particolare dopo gli esecrandi attacchi di Hamas del 7 ottobre 2023 per giustificare una guerra feroce ai civili condotta dalla leadership israeliana ultraconservatrice e suprematista, le cui caratteristiche hanno ampiamente superato il legittimo diritto alla difesa. L’Unicef stima che ad oggi sono state distrutte o rese inagibili oltre l’87% delle strutture scolastiche presenti nel territorio della striscia di Gaza. Più di 600 mila studenti, a partire dall’autunno 2023, non hanno più accesso all’istruzione. Tutte le strutture universitarie sono state rase al suolo. Più di 50 siti culturali, fonte Unesco di un anno fa, sono stati danneggiati. Lo storico Lorenzo Kamel e la studiosa palestinese Karma Nabulsi hanno definito quest’orrore “scolasticidio”. Come comunità scolastica e educante che si fonda sui valori della Costituzione, dei diritti umani e del rispetto della dignità di ogni persona, e che si pone come obiettivo la promozione della cultura della pace, il rifiuto dei razzismi, dell’antisemitismo come dell’islamofobia, e il contrasto delle derive autoritarie nelle società democratiche, vogliamo esprimere una presa di posizione chiara, collettiva e pubblica contro tale opera di distruzione all’interno della più generale catastrofe di portata internazionale: contestualmente, chiediamo a tutti gli attori nazionali e internazionali impegnati nell’istruzione e nella cultura di rispondere concretamente all’appello lanciato ormai un anno fa da accademici palestinesi e personale delle università di Gaza. Il collegio dei docenti s’impegna, pertanto, per l’anno scolastico 2025/26, insieme alle consuete attività di Educazione civica programmate attorno al calendario civile, a promuovere iniziative didattiche e culturali volte a diffondere la conoscenza, la valorizzazione e la tutela della civiltà e della cultura palestinese nella convinzione che si è ciò che si fa. Concretamente ai singoli Dipartimenti, a partire dalla prima riunione di settembre, viene demandato il compito di ideare varie attività che possano diffondere l’arte, la musica, la letteratura, la cultura palestinese all’interno del liceo come contributo concreto alla costruzione di una cultura della pace e del dialogo, che necessariamente nascono dalla conoscenza.
Mozione Istituto “Giordano Bruno” di Budrio di condanna massacro nella Striscia di Gaza
I sottoscrittori del presente appello, docenti e personale ATA del “Giordano Bruno” di Budrio (BO), condannano fermamente il massacro indiscriminato messo in atto dall’esercito israeliano nella Striscia di Gaza, e chiedono con decisione al proprio governo la cessazione della compravendita di armamenti con l’esecutivo d’Israele. * Massimiliano Martino * Maria Giovanna Di Carlo * Graziella Colagiacomo * Matteo Cardillo * Valentina Morabito * Daniele Auditore * Chiara Cappelli * Raffaella Tacconi * Luca Gulisano * Ilaria Minghetti * Amelio Maria * Martina Garufi * Luca Tosadori * Diana Suriano * Cristina Sciacca * Lorenzo Biagini * Giuseppe Lazzara * Elisa Petri * Anna Gnudi * Francesco Savino * Federica Rimondi * Erika Panaccione * Chiara Marcovecchio * Luna Martelli * Alessia Martorana * Annalisa Sepe * Alessandra Bottino * Elena Iotti * Sandra Alzani * Fabio Barbagallo * Elena Gnudi * Maria Lucia Mastrolia * Nadia Arena * Silvia Lodini * Ilaria Santi * Silvia Dalferro * Valeria Giglia * Paolo Patruno * Massimo Mantovani * Elisabetta Simoni * Chiara Lorenzi * Marcello Malpensa * Mariangela Cesari * Alessandro Velonà * Caterina Fiore * Margherita Guerra * Claudia Scavariello * De Vita Toni * Rita Nerini * Manuela Montalbano * Roberta Bariola * Federica Magro * Roberto Perotti * Laura Orsi * Nicola Cenni * Cinzia Simoni * Giorgia Pavlica * Lisa Amore * Fatima Zahra Bendya * Simone Bertelli * Sandra Paradiso * Giovanni Figliuzzi * Riccardo Barilli * Lucia Caramanico * Roberta Panzini * Andrea Paupini * Beatrice Minotta * Alessio Vizzini * Simona Zagni * Serena Ragogna * Marina Melotti * Anna Rita Ramazzotti * Elisa Di Gennaro * Stefania Perino * Marie T. Caroli * Annalisa Cacciatore * Michela Fabbri * Anna Sarmenghi * Paola Romeo * Michela Gregorace * Chiara Diazzi * Daniela Bressan * Maria Chiara Neri * Alberto Botti * Ilaria Zambetta * Anna Teresa Masanelli * Roberta Triberti * Antonella Maria Lateana * Giancarlo Marra * Valeria Andrenacci * Dorotea Pisani * Massimo Zichella * Valentina Sartucci Marco Moretti * Benedetta Cervieri * Caterina Origlia * Carlo Giulio Sarnizzi               * Davide Valentini * Rossella Parente * Rosa Baroncini * Patrizia Angelone * Elisa Rossini * Marchione Roberta Alessandra * Masina Graziella * Marta Napoli * Cristian Pintacorona * Bartolini Annunziata * Gualtiero Via * Fabiola Frongia * Elisabetta Marsigli -------------------------------------------------------------------------------- Budrio, 26 maggio 2025
Mozione IC “Sauro-Errico-Pascoli” di Napoli contro discriminazione, segregazione e colonizzazione del popolo palestinese
Il Collegio Docenti dell’IC “Sauro-Errico-Pascoli” si dichiara CONTRO la politica di discriminazione, segregazione e colonizzazione che lo Stato di Israele utilizza nei confronti del popolo palestinese e che viola i principi e i dettami del diritto internazionale e le risoluzioni ONU sui Diritti Umani. Oggi in particolare, di fronte ai massacri ed al genocidio in atto nella striscia di Gaza ad opera dell’esercito israeliano, vogliamo evidenziare questa posizione in modo chiaro, aderendo alla campagna internazionale “Spazi Liberi dall’apartheid israeliana” che promuove la creazione di una rete di strutture pubbliche e private libere da ogni forma di discriminazione. Questi luoghi, che prendono ispirazione dalla lotta contro l’apartheid in Sudafrica, e rappresentano una Rete oggi attiva in diversi paesi del mondo, sono contro l’occupazione militare e le politiche di apartheid in Palestina come in ogni parte del globo, e si impegnano a non contribuire in alcun modo alle gravi violazioni delle libertà fondamentali del popolo palestinese. Come Istituzione scolastica impegnata da sempre nella lotta contro ogni tipo di razzismo, discriminazione e segregazione e ispirata, com’è doveroso che sia, ad educare le giovani generazioni ai valori di rispetto, solidarietà, giustizia, spirito critico, propri della nostra Costituzione, intendiamo quindi prendere posizione rispetto al genocidio in atto, impegnandoci a non restare in silenzio ed a continuare nella nostra missione di costruttori di pace e dialogo tra le persone ed i popoli. Napoli, 13/05/2025 Mozione-PalestinaDownload
Mozione IIS “Leonardo da Vinci” di Aversa per la difesa dei diritti umani nella Striscia di Gaza
Le docenti e i docenti dell’IIS “Leonardo da Vinci”, considerato che: * La tutela dei diritti umani è un principio universale sancito dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (1948) e da numerose convenzioni internazionali ratificate dall’Italia, tra cui la Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza (1989); * il contesto internazionale attuale e, in particolare, quanto sta avvenendo nella Striscia di Gaza, presenta una drammatica emergenza umanitaria che coinvolge migliaia di civili, tra cui un numero elevatissimo di bambini e bambine, vittime dirette e indirette della violenza; * l’art.11 della Costituzione Italiana afferma il ripudio della guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; * l’educazione alla pace, alla solidarietà e al rispetto reciproco è parte integrante delle finalità della scuola italiana; * il crescente rischio di normalizzazione di atteggiamenti discriminatori, razzisti o indifferenti di fronte alla sofferenza umana impone un chiaro posizionamento etico e pedagogico delle istituzioni educative; Esprimono una ferma condanna verso ogni forma di guerra, violenza indiscriminata contro i civili e violazione dei diritti fondamentali, con particolare riferimento alla crisi umanitaria in atto nella Striscia di Gaza. Ribadiscono il ripudio della guerra e di ogni forma di razzismo, apartheid o discriminazione etnica, religiosa o culturale. Sostengono il diritto dei bambini e delle bambine, in ogni parte del mondo, a vivere in sicurezza, salute, istruzione e dignità, come previsto dalla Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia. Si impegnano a promuovere, nell’ambito delle attività scolastiche ed educative, iniziative, percorsi didattici, momenti di riflessione, manifestazioni o eventi che contribuiscano a formare una coscienza civica, critica e solidale, nel pieno rispetto del pluralismo e della missione educativa della scuola. Invitano infine tutte le componenti della comunità scolastica a partecipare attivamente e responsabilmente a tali iniziative, promuovendo il dialogo, la pace e la cooperazione tra i popoli.