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Il rapporto UNCEM, Biella e la metromontagna
Ieri a Graglia nella Valle Elvo, una delle cinque valli del Biellese, in un gremito teatro comunale recentemente ristrutturato, è stato presentato il Rapporto Montagne della Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani. Il Presidente dell’UNCEM, Marco Bussone, ha sottolineato la notizia che sintetizza il voluminoso rapporto: vi è una inversione di tendenza, statisticamente accertata, nello spopolamento della montagna. Erano otto anni che non veniva redatto un rapporto, un altro dato significativo, l’ultimo era focalizzato sul ruolo degli stranieri nel salvare le aree abbandonate. Quello che mi sembra molto interessante è che tutti i relatori, di ogni colore e grado, chi nominandolo e chi no, hanno fatto riferimento al concetto di “Metromontagna”. Ne parlai, in tempi non sospetti, in un intervento a Mongrando due un anni fa. E’ un concetto proposto dall’associazione Riabitare l’Italia che, da tempo, si occupa delle aree marginalizzate, ovvero di quella contraddizione su cui ieri Emanuele Ramella, Presidente della Provincia di Biella, ha puntato il dito: il 75% della popolazione italiana vive in provincia, ma la politica si occupa solo delle grandi città. C’è un vasto mondo che studia questi argomenti. Non più di un mese fa ho seguito, infatti, una formazione su i “Servizi di prossimità nelle aree interne. Ricostruire il tessuto sociale a partire da una nuova generazione di servizi pubblici collaborativi”. Era un corso della Londa School of Economics. Non è un errore di battitura è proprio Londa, piccola frazione dell’appennino toscano e non grande metropoli inglese. Un nome e un gioco di parole che mettono al centro l’inversione di prospettiva nella lettura della realtà, dalla periferia al centro. La questione dei servizi e della loro importanza per il ripopolamento è stata sottolineata da tutte e tutti anche alla presentazione al piccolo e prezioso Teatro Comunale di Graglia, ieri. Le relatrici e i relatori, come ho accennato, erano vari, tra cui due consigliere regionali di opposte fazioni: Elena Rocchi e Emanuela Verzella. Tutte e tutti hanno sottolineato come sanità, scuola e mobilità siano essenziali per trovare un equilibrio che rispetti molto di più i luoghi da cui provengono le risorse che la città consuma. Proprio questa è metromontagna. Sempre Ramella ha puntato un’altra delle sue dita sulla questione risorsa acqua e sulla mancanza di accise sul suo sfruttamento, attività estrattiva molto rilevante nel Biellese e, nello specifico, proprio a Graglia. Metromontagna significa riconoscere questi flussi, riequilibrare i rapporti, mettere l’accento sulla relazione e l’interdipendenza. Luca Pozzato, direttore del Gal Montagne Biellesi, ha fatto esplicito riferimento alla metromontanità, sottolineando come il nostro territorio è uno dei pochi ad avere un centro urbano e, allo stesso tempo, montano, ovvero la città di Biella. Questo fatto ci rende come un laboratorio interessante. Pozzato ha citato, come esempio, il percorso partecipativo degli Smart Villages che lo stesso Gal con l’Unione Montana Valle Elvo hanno promosso e stanno sostenendo. Certo, per realizzare questi pecorsi, serve coesione e investimenti, come ha sottolineato lo stesso Pozzato. Ettore Macchieraldo
Nel mezzo di Senza Tremori
Si è svolta una strana camminata sul Cammino di Oropa Movimento Lento, l’associazione che promuove il viaggio a piedi e in bicicletta, insieme agli Amici Parkinsoniani Biellesi, con il sostegno di Fondazione Cassa di Risparmio di Biella hanno reso possibili sei giorni di cammino da Cavaglià a Oropa di un gruppo misto tra persone con il Parkinson e non. E’ un modo per portare l’attenzione su una malattia che si sta diffondendo moltissimo, 300mila casi in Italia nel 2024, con un tendenziale abbassamento dell’età di insorgenza. Lo scopo di Senza tremori è quello di rompere il silenzio e far uscire le persone dall’isolamento. E’ molto facile che ci si chiuda, quando insorge il Parkinson, perché non si riesce ad accettare questo nuovo invadente compagno. Che lo si chiami Mr Pk, Lady Pk o Parki, quando arriva non solo fa sentire costantemente la sua presenza, ma diventa sempre più invadente. Il cammino di questi giorni ha permesso di intrecciare la rigenerazione delle persone a quella di un territorio. Questa esperienza verrà raccontata anche da un documentario che sta girando Grazia Licari. Si può contribuire alla realizzazione QUI  sulla piattaforma Produzioni dal basso. Lasciamo, ora, la parola a Tiziana Uberti e al diario che ha tenuto in questi giorni. Ecco il terzo e quarto giorno. 11/06/2025 terza tappa del cammino da Sala Biellese a Donato (8 km). Appuntamento al campeggio Future is nature. Si parte con leggero anticipo rispetto all’orario stabilito temendo che il caldo possa interferire negativamente sull’odierna passeggiata. Alla squadra si aggiunge Francesca, la figlia di Pietro, praticante il trekking da diversi anni; ha già avuto modo di percorrere vari cammini quali: Viterbo/Roma Bolsena/Montefiascone ecc. e si sta preparando per il tratto della Via Francigena che va da Sarzana a Lucca. Nell’attesa che Pietro, incaricato del trasporto bagagli dal campeggio al B&B La locanda dei gatti sito nel Comune di Donato, tornasse indietro, Fiorella mi illustra qual è la differenza fra guida turistica e guida escursionistica, poiché erroneamente in un precedente mio scritto l’ho indicata come guida turistica anziché escursionistica. Nello specifico, mi spiega che la prima figura professionale, accompagna persone singole o gruppi nelle visite ai monumenti, siti archeologici, musei ecc. fornendo nozioni di carattere storico culturale. Mentre la guida escursionistica ambientale, dicitura corretta, (acronimo GAE) è specializzata nell’accompagnamento in luoghi di interesse naturale; si occupa principalmente dell’aspetto paesaggistico, antropologico e culturale del territorio. La prima parte del percorso si sviluppa su un tratto di strada asfaltata in salita all’interno dell’abitato di Torrazzo per qualche centinaia di metri .. Riporta la mia amica Claudia “temevo di dover arrancare ed arrivare alla meta provata visto che il caldo cominciava a farsi sentire in modo prepotente. Invece dopo qualche centinaia di metri, in prossimità della chiesa di San Martino, abbiamo imboccato un sentiero che ci ha portato nei bellissimi boschi della Serra”; “dove ci ha accolti una piacevole frescura”  precisa la nostra videomaker Grazia. Come la definisce Ettore “avvolgente” Grazia dalla figura minuta che deve sobbarcarsi in tutte le tappe il peso delle apparecchiature, per testimoniare il nostro passaggio; che deve correre prima del gruppo per girare i filmati o recuperare la strada di corsa dopo che tutti sono passati, eppure non si lamenta mai ed é sempre pronta ad elargire un sorriso. Lei che darà testimonianza con il suo operato del nostro passaggio e che permetterà di lasciare un nostro segno. Ti siamo molto grati per quanto stai facendo per noi pk. Tornando al percorso, Claudia continua nella descrizione della passeggiata : dopo aver costeggiato il laghetto Cossavella, senza nemmeno renderci conto dei chilometri percorsi, assaporando dolcissime fragoline e mirtilli siamo giunti a Donato dove abbiamo potuto dissetarci dalle varie fontane presenti all’interno dell’abitato. Puntuali ci siamo presentati alla “locanda dei gatti” per prendere possesso delle camere da parte di coloro che passano fuori la notte quindi ci siamo spostati alla locanda denominata Cá Jolanda per pranzare e salutare Anna, Giulia e Enrica che per impegni di lavoro e famigliari devono lasciarci. Purtroppo perdiamo tre amiche preziose, impegnatissime nel sociale, iscritte al CAI di Biella che si danno da fare, a secondo delle loro possibilità e capacità. Al pomeriggio Ettore, in qualità di presidente del circolo Biellese Tavo Burat, e Chiara Schiavo hanno sposto in modo dettagliato il progetto dedicato allo sviluppo nel territorio della Valle Elvo e della Serra della strategia cosiddetta Smart Villages. La finalità del progetto é quella di promuovere interventi per quanto riguarda l’occupazione, la crescita, lo sviluppo delle zone rurali attraverso un processo di sviluppo,  fruttando in particolare le soluzioni offerte dalle tecnologie Diario di bordo – quarta giornata 12/06/2025 – puntando verso la meta 12/06/2025 quarta tappa da Donato a Graglia (8,5 km) difficoltà media con tratti impegnativi ma molto panoramici che si snoda attraverso boschi e Pascoli dove ancora una volta i camminatori hanno potuto apprezzare la bellezza delle prealpi biellesi. La giornata si é aperta all’insegna della dolcezza e convivialità con l’ assaggio del miele prodotto dal marito della signora Chiara Schiavo (relatrice nell’incontro di ieri pomeriggi del progetto Smart Village). La famiglia proveniente da Torino, pur mantenendo le proprie occupazioni, si è trasferita presso un ex alpeggio sopra Donato dove, grazie anche al marito di Chiara di professione ingegnere, con intervento edilizio mirato, hanno recuperato l’immobile già esistente trasformandolo in un bellissimo casale. Un ombreggiato e fresco bosco caratterizzato dalla presenza di faggi, castagni, roveri, aceri, abeti e larici, ha protetto dalla calura di questi giorni i nostri viandanti rendendo ancora una volta la passeggiata piacevole. Costeggiando un torrentello dalle zampillanti acque cristalline il capannello é giunto all’area attrezzata dove l’ex sindaco Agostino Bonino, attualmente consigliere di minoranza, ha portato i saluti da parte dell’attuale maggioranza e del sindaco Laura Gorni, che non ha potuto presenziare per motivi di lavoro. Precisa Ettore che l’incontro è stato. costruttivo e molto fortificante nella convinzione delle necessità e degli interventi da attuare per il miglioramento del territorio. Chi scrive, cioè Tiziana, avrebbe dovuto qui raggiungerli per portare viveri e bevande ma ahimè devo ancora arrivare ora. In auto ho percorso strade, stradine, saliscendi tra Graglia e Netro, sperando di non incrociare un altro mezzo per non dover procedere in retromarcia, ma senza mai trovare la fatidica area. Unica nota positiva, da un cespuglio é spuntata una famiglia di cerbiatti, piacevole vista. Dopo una trentina di km di anda e rianda non ho potuto far altro che arrendermi ed aspettarli al Santuario di Graglia. Come in precedenza é successo anche in questo caso, si fa largo la condivisione e solidarietà tra i vari componenti che, gioco forza, si sono spartirti le provviste avanzate nei giorni precedenti, pertanto biscotti un paio di pomodori dell’ insalata un po’ di pane, fornendo così il carburante necessario per per giungere alla meta. Quanto mi è spiaciuto non arrivare. Continua nel racconto Ettore:” Ad un certo punto ho visto che il gruppo aveva un po’ di stanchezza e allora mi sono messo a cantare per distrarli e nel contempo farli sorridere di modo che la loro mente fosse impegnata”. La sceneggiata dei canti dove io e Giuliano intoniamo, no meglio se dico stoniamo “quel mazzolin dei fiori è stata pubblicata sulla chat di APB escursioni da Pietro, per prendermi in giro. La tappa si è chiusa con l’arrivo al Santuario di Graglia. Tiziana Redazione Piemonte Orientale