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Leonardo ed Edge Group: la nuova joint venture delle armi negli Emirati Arabi Uniti
Ogniqualvolta la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni si reca all’estero è solita essere accompagnata da delegazioni di imprenditori, ma nel caso delle visite nel Golfo Persico il ritorno per la industria italiana è rappresentato dalle ordinazioni alle imprese produttrici di armi. EDGE Group e Leonardo SpA, a metà 2025, dichiaravano di voler dare vita a una joint venture (JV) ad Abu Dhab e a distanza di pochi mesi l’operazione entra nel vivo con una ripartizione di quote societarie pari, rispettivamente, al 51% e del 49%. Quali saranno le attività svolte da questo colosso industriale? C’è solo l’imbarazzo della scelta come leggiamo testualmente da un comunicato di Leonardo pubblicato anche da Analisi difesa: https://www.leonardo.com/it/press-release-detail/-/detail/19-11-2025-edge-group-and-leonardo-announce-key-milestone-toward-landmark-joint-venture-in-the-uae Riportiamo alcuni dettagli dell’accordo: «Progettazione, sviluppo, collaudo, industrializzazione e produzione, vendita e leasing, supporto e addestramento per l’intero ciclo di vita per i prodotti della JV negli Emirati Arabi Uniti, i diritti di proprietà intellettuale, nonché la formazione professionale della forza lavoro locale. I prodotti della JV saranno commercializzati in UAE e, dal paese, verso mercati export selezionati. La gamma oggetto di analisi sarà individuata tra soluzioni proposte da Leonardo che spaziano dal settore della sensoristica a quello dell’integrazione di sistemi e alle piattaforme». Leonardo SpA non ha bisogno di presentazioni, è una delle principali aziende compartecipate dello Stato italiano produttrici di armi, ha numerose alleanze e alcune join venture con importanti multinazionali in Europa e nel mondo, le più rilevanti quanto a sistemi tecnologici di ultima generazione. EDGE è a sua volta tra i primi gruppi al mondo proprio nel settore della tecnologia avanzata. Perché la scelta è ricaduta sugli Emirati Arabi Uniti? Perché intendono costruire una sorta di grande «hub globale per le industrie del futuro e creare percorsi chiari per la prossima generazione di talenti altamente qualificati». Parliamo delle ultimissime ed emergenti tecnologie, della trasformazione digitale, dell’utilizzo della IA per applicazioni militari di ogni genere: Piattaforme e Sistemi, Missili e Armamenti, Spazio e Tecnologie Cyber, Trading & Mission Support, Tecnologia e Innovazione, Sicurezza Nazionale. Federico Giusti, Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università
Ritorno Forzato: Antonio Mazzeo torna in Italia dopo il sequestro della Handala e dei suoi Membri
“Per la prima volta, le cancellerie internazionali hanno svolto trattative su un sequestro prima che questo sia stato messo in atto.” Così Antonio Mazzeo, giornalista, docente ed attivista dell’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università appena sbarcato a Fiumicino, dopo il sequestro subito da parte delle truppe israeliane insieme agli altri 20 membri dell’equipaggio della Handala con rientro forzato da Israele. Diamo il benvenuto ad Antonio che con determinazione e coraggio ha rappresentato tutto l’Osservatorio e per questo lo ringraziamo, solidali e riconoscenti. Insieme, non smetteremo di denunciare e chiedere a gran voce, soprattutto al nostro governo, di far cessare questo genocidio e dare un senso alla parola “umanità”, non con l’ipocrisia delle parole, ma con azioni degne di uno Stato che si definisce sovrano. Ricordiamo inoltre che adesso occorre che siano proprio le cancellerie ad adoperarsi per il rilascio di coloro che sono ancora sequestrati dagli israeliani. Soprattutto occorre che i governi, a cominciare da quello italiano, lavorino attivamente per ottenere un cessare il fuoco e la fine di questo genocidio. Con la  Palestina e i Palestinesi, sempre! Guarda il VIDEO
Arresto Equipaggio Nave Handala: Appello di Academy for equality
Pubblichiamo il comunicato pervenutoci da Anat Matar(foto) docente dell’Università di Tel Aviv e attivista della “Academy for equality” in seguito agli arresti dell’equipaggio dell’imbarcazione umanitaria “Handala” (leggi qui) diretta a Gaza. L’Academy for equality è un’organizzazione israeliana che lavora per promuovere la democratizzazione, l’uguaglianza e l’accesso all’istruzione superiore per tutte le comunità che vivono in Israele. L’organizzazione conta più di 600 membri israeliani, provenienti da università e college sia in Israele che all’estero, tra cui studenti, ricercatori e docenti. I membri dell’organizzazione lottano contro la complicità del mondo accademico israeliano nei territori palestinesi occupati e combattono attivamente i rapporti di lavoro abusivi, le molestie sessuali e il silenziamento delle voci critiche in Israele e in tutto il mondo. Ecco le loro parole: “L’Academy for equality di Israele, che si adopera per promuovere i valori della sinistra nelle università israeliane, esprime forte dissenso per l’ennesimo arresto dell’imbarcazione umanitaria “Handala” diretta a Gaza. Nella sua spietata guerra a Gaza, Israele ha creato intenzionalmente morte, fame, sete e malattia, bloccando i rifornimenti di cibo, medicine e attrezzature sanitarie. Gli attivisti e le attiviste della flotta umanitaria portano con loro una minima parte di questi aiuti, ma principalmente vogliono attirare l’attenzione della comunità internazionale che non può accontentarsi di condanne formali. La repressione della flottiglia è in diretta continuità con la repressione del popolo palestinese (a Gaza e non solo) e enfatizza proprio quei crimini contro i quali la flottiglia sta lottando. Noi chiediamo a Israele di rilasciare immediatamente tutte le attiviste e gli attivisti e di permettere l’arrivo a Gaza del carico della Nave “Handala”; chiediamo di aprire immediatamente tutti i posti di blocco per permettere un afflusso concreto di cibo e medicinali per la popolazione di Gaza che è affamata, bombardata ed esausta”. Anat Matar
“Schools Under Fire, NATO, Militarisation and Student Resistance” – Webinar internazionale
Domenica 15 giugno alle 18:00 si terrà il webinar internazionale organizzato dalla Resist NATO coalition intitolato “Schools Under Fire, NATO, Militarisation and Student Resistance”. La NATO, un elemento chiave nel conflitto e colonizzazione globale, versa risorse nelle istituzioni accademiche per sviluppare tecnologia militare e normalizzare la guerra permanente. I governi sono consapevoli del potere degli studenti, ecco perchè si impegnano strenuamente per silenziarli, dividerli e controllarli. Coloro che si espongono e alzano la voce si scontrano con la repressione, le espulsioni e persino la deportazione. Ma il silenzio non è un’opzione. I giovani si stanno mobilitando, non solo per la Palestina, ma  per la giustizia e per le lotte dei popoli, contro le guerre e la complicità accademica in esse. Questi gli argomenti del webinar, in cui interverranno studenti attivisti da molti paesi d’Europa. Per l’Italia, Leonardo Cusmai di Cambiare Rotta e per l’Osservatorio contro la Militarizzazione delle Scuole e delle Università, Alessandra Alberti, che parlerà della militarizzazione della scuola, che prepara – tra le altre cose – gli studenti e le studentesse alla ricerca in campo bellico di domani. Coordinate: Check out our speakers for the webinar on 6/15! SCHOOLS UNDER FIRE. NATO, MILITARIZATION & STUDENT RESISTANCE Online webinar and discussion  Sunday, 15 June, 2025  9am PDT / 6pm CET Register for more Time Zones Registration: bit.ly/studentsresist This webinar will discuss NATO governments and the growing student and youth movement fighting tor a just peace against escalating wars of aggression! Join us!