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ANALISI CRITICA DEI FATTI ECONOMICI CON ANDREA FUMAGALLI: LA CONFERENZA SULLA RICOSTRUZIONE UCRAINA; I DATI OCSE SUI SALARI REALI (E AL PALO) IN ITALIA; L’ORO ITALIANO NEI CAVEAU STATUNITENSI
Consueto appuntamento del venerdì mattina con l’Analisi critica dei fatti economici della settimana con l’economista e collaboratore di Radio Onda d’Urto Andrea Fumagalli. Nella puntata di venerdì 11 luglio viene approfondita la Conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina a guerra ancora in corso e senza vedere all’orizzonte spiragli di tregua; un approfondimento anche sui dati economici, dai numeri Ocse sui salari reali in Italia – ancora fanalino di coda – e sui dati della produzione in calo a maggio, con il comparto auto in forte crisi; in ultimo un focus sulle riserve auree italiane nei caveau degli Stati Uniti che preoccupano gli economisti. La puntata di venerdì 11 luglio 2025. Ascolta o scarica.
ANALISI CRITICA DEI FATTI ECONOMICI CON ANDREA FUMAGALLI: IL “BIG BEAUTIFUL BILL” DI TRUMP, IL SUMMIT 2025 DEI BRICS, I DATI INAIL SUGLI INCIDENTI SUL LAVORO E L’INFLAZIONE
L’analisi critica dei fatti economici della settimana di venerdì 4 luglio 2025, come sempre insieme all’economista e collaboratore di Radio Onda d’Urto, Andrea Fumagalli. In questa puntata parliamo dell’approvazione, negli Usa, del “Big Beautiful Bill” voluto da Trump, dell’apertura del summit dei Brics in Brasile, dell’aumento dei prezzi del “carrello della spesa” e,  in chiusura, dei dati Inail riguardo gli infortuni sul lavoro. La Camera dei Rappresentanti Usa ha dato il via libera definitivo alla legge di bilancio fortemente voluta dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che l’ha chiamata “Big Beautiful Bill”. Si tratta di una manovra economica ultraliberista che prevede, tra l’altro, l’aumento della spesa militare, il finanziamento di una campagna di deportazione di massa dei migranti e lo stanziamento di 4.500 miliardi di dollari per estendere le agevolazioni fiscali alle imprese. In cambio aumenterà il deficit di altri 3.400 miliardi di dollari in dieci anni. Dal 5 all’8 luglio 2025 si terrà in Brasile il diciassettesimo Summit dei BRICS. Gli stati fondatori – Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica – puntano a rafforzare la cooperazione con i sei nuovi membri: Egitto, Etiopia, Iran, Emirati Arabi Uniti, Indonesia e Arabia Saudita. Il blocco di stati che compongono i Brics rappresenta quasi il 50% della popolazione mondiale e genera circa il 40% del PIL globale. Un recente rapporto del Fondo Monetario Internazionale prevede che le economie Brics cresceranno del 3,4% nel 2025, superando la media globale del 2,8%. Gli undici paesi della coalizione rappresentano insieme il 24% del commercio globale. La composizione del summit riflette una nuova mappa del potere globale, in cui la rivalità tra Stati Uniti e Cina si estende sempre più coinvolgendo anche l’America Latina. Il significativo aumento dei prezzi che si registrò tra il 2021 e il 2023 – fino a oltre il 10% di inflazione – oggi è molto meno intenso. Nonostante questo il costo della vita sta continuando a salire.  Continuano a registrarsi rincari significativi e oltre la media per quanto riguarda il cibo e tutti i prodotti da supermercato, quelli raccolti nell’indice che l’Istat definisce il “carrello della spesa”, aumentato del 3,1%. Inail ha pubblicato i dati su infortuni e morti sul lavoro in Italia nel 2024. Lo scorso anno gli infortuni denunciati sono stati 593mila con una crescita dello 0,4% sul 2023 legata in particolare alla crescita delle denunce da parte di studenti in alternanza scuola-lavoro (il Pcto), che sono salite a 78mila. I casi mortali sono stati 1.202, uno in più rispetto al 2023. Per i lavoratori si registrano quattro decessi in meno, ma i 13 casi mortali rilevati tra gli studenti sono cinque in più rispetto agli otto dell’anno precedente. Le denunce di malattie professionali hanno toccato quota 88mila, il dato più elevato dal triennio 1976-1978, in crescita del 21,8% rispetto al 2023. L’analisi critica dei fatti economici della settimana con l’economista e collaboratore di Radio Onda d’Urto Andrea Fumagalli. Ascolta o scarica
ANALISI CRITICA DEI FATTI ECONOMICI CON ANDREA FUMAGALLI: L’INCONTRO SINDACATI – CONFINDUSTRIA, LE SPESE MILITARI NATO, “NO SPACE FOR BEZOS” E IL RISIKO BANCARIO
Consueto appuntamento del venerdì mattina: l’analisi critica dei fatti economici della settimana con l’economista e collaboratore di Radio Onda d’Urto, Andrea Fumagalli. I temi della puntata di oggi, venerdì 27 giugno: l’incontro sindacati Confindustria, la decisione degli alleati Nato di aumentare al 5% del Pil le spese militari, le proteste del collettivo No space for Bezos alle sue nozze a Venezia e il risiko bancario, stavolta con Monte dei Paschi di Siena. Dopo un anno, riparte il confronto tra Confindustria e sindacati confederali e, stando alle dichiarazioni di tutti i protagonisti, riparte alla grande. Portando con sé anche lo sblocco del contratto dei metalmeccanici: come ha dichiarato il presidente degli industriali Emanuele Orsini. Nelle tre ore di confronto, nella sede confindustriale, Orsini e i tre leader sindacali Maurizio Landini, Daniela Fumarola e Pierpaolo Bombardieri hanno parlato di tutto. Dalla revisione del patto della fabbrica alle politiche industriali, dalla rappresentanza alla sicurezza sul lavoro, passando, anche, per i contratti ancora bloccati, in primo luogo, appunto, quello dei metalmeccanici. Al vertice Nato del 24 e 25 giugno, oltre alle guerre in Ucraina e Medio Oriente, si è parlato e deciso il nuovo budget occidentale per quanto riguarda le spese militari. Gli alleati si sono impegnati ad investire il 5% del Pil annuo in difesa e nelle spese relative alla sicurezza entro il 2035. In Italia si passerebbe dagli attuali 45 miliardi (pari a circa il 2% del Pil) di cui 35 miliardi in difesa e 10 in sicurezza, a 145 miliardi. E ancora: Monte dei Paschi di Siena ha comunicato di aver ricevuto dalla Banca Centrale Europea l’autorizzazione all’acquisizione del controllo diretto di Mediobanca.Che cosa rappresenta questo passaggio? Infine Venezia, con la coalizione No Space for Bezos impegnata a denunciare la svendita di un pezzo intero di città, occupata dalle nozze del patron di Amazon, Jeff Bezos, a Venezia. Una galassia degli attivisti che criticano questo farzoso matrimonio che si oppongono alla mercificazione e alla privatizzazione degli spazi pubblici. Andrea Fumagalli, docente di economia politica all’università di Pavia, nella conversazione di venerdì 27 giugno 2025. Ascolta o scarica  
ANALISI CRITICA DEI FATTI ECONOMICI CON ANDREA FUMAGALLI: IL SI’ CONDIZIONATO DELL’UE A UNICREDIT, I CONTRATTI DI LAVORO DEI METALMECCANICI E LAVORARI DELLA SANITA’ E G7 CANADESE
Consueto appuntamento del venerdì mattina, con l’analisi critica dei fatti economici della settimana con l’economista e collaboratore di Radio Onda d’Urto Andrea Fumagalli. I temi della puntata di oggi, venerdì 20 giugno: la posizione dell’UE per quanto riguarda l’opa di Unicredit su Banco Bpm, lo sciopero dei metalmeccanici per il rinnovo del contratto, e l’accordo per il contratto sanità, infine, la chiusura del G7 in Canada e i temi economici affrontati. BANCHE – Via libera condizionato dell’Antitrust europeo all’offerta sul Banco Bpm lanciata da Unicredit. L’indagine della Commissione aveva rilevato che a livello locale, l’operazione proposta avrebbe sollevato problemi di concorrenza nei mercati dei depositi e dei prestiti. Secondo Bruxelles, l’operazione proposta e non solleverebbe invece problemi di concorrenza, poiché diversi altri concorrenti consolidati rimarrebbero attivi sul mercato dopo l’operazione. CONTRATTI – Sciopero oggi di 8 ore dei metalmeccanici. Alla base della protesta i problemi legati alle trattative per il rinnovo del contratto nazionale che riguarda oltre un milione e mezzo di lavoratori. Il contratto di lavoro è scaduto a giugno dello scorso anno, ma le trattative sono completamente ferme. Dopo diversi mesi di trattative è stato trovato invece un accordo per il rinnovo del contratto collettivo nazionale del personale del Servizio Sanitario Nazionale, con un aumento medio mensile di 172,37 euro per tredici mensilità. Firmato da Cisl Fp e altri sindacati non confederali, non ha invece l’avallo di Cgil e Uil, che ritengono le tutele e gli adeguamenti di stipendio del nuovo accordo insufficienti. G7 – Il G7 in Canada non è si limitato a discutere di temi militari, ma affrontato anche dossier centrali come i flussi migratori, di intelligenza artificiale e protezione del clima, in un momento in cui il Canada sta affrontando nuovamente una stagione di incendi molto intensi. Al centro dell’agenda economica soprattutto dazi e situazione economica globale, messa in crisi dalla politica commerciale protezionistica di Donald Trump. Andrea Fumagalli, docente di economia politica all’università di Pavia. Ascolta o scarica
ANALISI CRITICA DEI FATTI ECONOMICI CON ANDREA FUMAGALLI: SBARRA DALLA CISL AL GOVERNO, EFFETTI ECONOMICI DELL’ATTACCO ISRAELIANO ALL’IRAN E IL CASO BANCHE
Consueto appuntamento del venerdì mattina con l’analisi critica dei fatti economici della settimana con l’economista e collaboratore di Radio Onda d’Urto Andrea Fumagalli. I temi della puntata di oggi, venerdì 13 giugno: la nomina governativa dell’ex segretario della Cisl Sbarra, gli effetti economici dopo l’attacco israeliano all’Iran, infine riflettori puntati sulle operazioni finaziaria delle banche italiane. Ha lasciato la leadership della Cisl solo quattro mesi fa Luigi Sbarra. Una leadershp sempre morbida con il governo, e ora la presidente del consiglio Meloni gli offre una poltrona: sottosegretario con delega al Sud. Israele ha intanto lanciato il suo attacco all’Iran prendendo di mira siti nucleari e vertici militari con una serie di raid che, ha spiegato il primo ministro Benjamin Netanyahu, continueranno per “molti giorni”. Un primo effetto a livello globale è l’aumento dei prezzi del petrolio schizzati su del 9%, il livello più alto in quasi cinque mesi alimentati. Quali ripersussioni può avere questa attacco in una situazione comunque di guerra: come l’Iran reagirà e se gli Stati Uniti interverranno. Infine la Procura di Milano, che ha messo sotto i riflettori la vendita di una quota del 15% del capitale di Banca MPS, effettuata dal MEF nel novembre scorso, per un corrispettivo di 1,1 miliardi di euro, nell’ambito del processo di progressiva dismissione delle quote pubbliche. All’operazione avrebbero partecipato un ristretto gruppo di soggetti, Fra questi Banco BPM, che ha rilevato il 5% del capitale, Anima, che ha acquistato il 3%, arrivando al 4% del capitale, e l’asse imprenditoriale forato da Delfin, holding della famiglia Del Vecchio, e dal gruppo Caltagirone. E poi c’è il caso della fusione della deutsche bank con Unicredit. La conversazione su Radio Onda d’Urto con Andrea Fumagalli docente di economia politica all’università di Pavia. Ascolta o scarica