VENERDÌ 5 DICEMBRE: ANALISI CRITICA DEI FATTI ECONOMICI DELLA SETTIMANA CON ANDREA FUMAGALLI.
Su Radio Onda d’Urto nuovo appuntamento del venerdì, in questo 5 dicembre 2025,
con la rubrica di analisi critica dei fatti economici della settimana con
l’economista e nostro collaboratore Andrea Fumagalli.
I temi che abbiamo affrontato: la crescita della spesa militare globale secondo
i dati del Sipri; l’indagine sul fenomeno del caporalato nel mondo della moda;
il futuro dell’ex Ilva e, infine, gli omicidi sul e del lavoro, che in Italia
coinvolgono lavoratrici e lavoratrici con 60 anni (e più).
ARMI & SOLDI – La spesa militare globale è cresciuta bruscamente nel 2024. Lo
rileva l’indagine annuale del Sipri, l’Istituto internazionale di ricerche sulla
pace di Stoccolma. Le entrate dei primi cento gruppi industriali del settore
hanno registrato un incremento anno pari al 5,9% per un fatturato complessivo di
679 miliardi di dollari. Negli Stati Uniti, le aziende presenti nella Top 100
come la Lockheed Martin, Northrop Grumman e General Dynamics hanno registrato
ricavi del +3,8%.. Le 26 aziende europee, esclusa la Russia, hanno visto
crescere i ricavi del 13%, per un totale di 151 miliardi di dollari. La crescita
più impressionante è quella della ceca Czechoslovak Group, che ha quasi
triplicato il proprio fatturato grazie alla fornitura di munizioni a Kiev.
L’italiana Leonardo è al 12esimo posto in classifica e risulta seconda in
Europa. Nel 2024 il fatturato militare del gruppo italiano è stato di 13,83
miliardi di dollari, il 72% del totale. In un anno la sua crescita è stata
superiore al 10%, arrivando a contendere l’11esimo posto alla cinese Norinco.
Fincantieri si piazza al 53esimo posto della ‘top 100’ con ricavi militari per
2,99 miliardi di dollari, circa un terzo delle entrate societarie totali,
segnando un +4,5% in dodici mesi.
SFRUTTAMENTO “MADE IN ITALY” – La Procura di Milano, che sta indagando sul
fenomeno del caporalato nel mondo della moda, ha chiesto ad altri 13 grandi
gruppi del settore di “consegnare” tutta “la documentazione”, in particolare
quella sui “sistemi di controllo” sulla catena di appalti e subappalti nella
produzione affidata a stabilimenti cinesi clandestini, violando le leggi sul
lavoro e la sicurezza. Intanto chiestO la revoca della misura interdittiva nei
confronti di Amazon dopo che la multinazionale ha accettato di versare 187
milioni di euro al fisco (briciole, rispetto al fatturato) e di “rivedere” la
gestione del suo programma di consegna. L’indagine aveva messo in luce le
condizioni di lavoro precarie e lo sfruttamento dei lavoratori da parte di
Amazon.
EX ILVA – Continua il blocco stradale a Genova Cornigliano in attesa del tavolo
di confronto sull’ex Ilva previsto a Roma per oggi, data cruciale per i
lavoratori che da lunedì bloccano piazza Savio, a Cornigliano, a qualche
centinaio di metri dallo stabilimento dove a breve dovrebbe fermarsi la
zincatura. La richiesta dei lavoratori sono chiare: niente dismissione e subito
svariate migliaia di tonnellate di acciaio, il numero necessarie per non fermare
le zincature nella fabbrica genovese.
MORTI LAVORO – Una vittima su tre, di e sul lavoro, è over 60. Questo secondo i
dati sia dell’Inail che dell’Osservatorio indipendente di Bologna. Nel 2025 sono
323 i decessi (su 962) di chi aveva oltre 60 anni. E ben 164 ne aveva oltre 70.
Una strage nella strage dovuta soprattutto alle condizioni economiche di una
popolazione costretta spesso a continuare a lavorare in condizioni di rischio
moltiplicate dalla propria età. Costretti a lavorare per avere pensioni che non
permettono di vivere decentemente e che si sono decurtate continuamente in
questi anni, da una lunga serie di Governi.
Su Radio Onda d’Urto l’intervista ad Andrea Fumagalli, docente di economia
politica all’Università di Pavia e nostro collaboratore. Ascolta o scarica