USA: “NO KINGS DAY”, SABATO 1700 CORTEI IN TUTTI GLI STATES CONTRO TRUMP E IL SUO MONDO
Usa e guerra ai migranti. Iniziano ad arrivare le notifiche ai migranti cui era
stato concesso un permesso di soggiorno temporaneo nell’ambito di un programma
varato da Biden che il loro status e i loro permessi sono stati sospesi. Trump
aveva annunciato l’abolizione delle tutele che consentivano l’ingresso nel Paese
a oltre 500.000 persone da Cuba, Nicaragua, Haiti e Venezuela, ma era stato
bloccato da una corte federale. La Corte Suprema ha poi autorizzato la chiusura
del programma.
Un giudice di San Francisco ha intanto dichiarato illegale lo schieramento della
Guardia Nazionale a Los Angeles da parte di Trump: una vittoria significativa
per il governatore democratico della California Gavin Newsom. “Le azioni di
Trump sono illegali e oltre i limiti della sua autorità” ha scritto il giudice.
Il Dipartimento di Giustizia presenta ricorso, mentre sono attesi pure 700
marines per la strade della città epicentro della lotta, Los Angeles. Qui il
senatore democratico Alex Padilla è stato allontanato con la forza e in manette
dalla conferenza stampa della ministra per la sicurezza interna Kristi Noem.
Padilla è stato cacciato dagli agenti dopo aver contestato la Noam e le sue
esagerazioni “nel descrivere la necessità delle autorità federali a Los Angeles
per le proteste e i raid” contro i migranti compiuti dall’Ice, l’Agenzia che si
occupa di immigrazione e dogane, braccio armato di Trump
Intanto le proteste contro le retate antimigranti proseguono in tutti gli
States: nella notte italiana tra giovedì 12 e venerdì 13 giugno 2025, migliaia
in strada a Chicago, mentre sabato 14 giugno annunciati 1700 cortei in tutto il
Paese, dietro la parola d’ordine “No Kings in America” e riprendendo così le
pratiche e le mobilitazioni analoghe tenutesi in tutti gli States già a febbraio
e aprile, nell’ambito del movimento 50501.
La data scelta, quella del 14 giugno, non è casuale: a Washington infatti una
parata militare attraverserà la capitale, per i 250 anni dell’esercito, ma pure
– questa l’accusa – per “omaggiare” il 79esimo compleanno di Trump.
L’intervista su Radio Onda d’Urto al giornalista, americanista e nostro
collaboratore, Martino Mazzonis, coautore di “Ultima Fermata”, documentario di
pochi mesi fa dedicato al boom di persone senza casa, in particolare nel Sud
degli Usa. Ascolta o scarica