Un prete del popolo a San Lorenzo
Poche settimane fa in Italia si è festeggiato l’ottantesimo anniversario della
Liberazione del Belpaese dall’occupazione nazi-fascista. È stato un 25 aprile
molto sentito e partecipato che ha portato in piazza migliaia di persone di ogni
età ed estrazione sociale nonostante la richiesta di festeggiare con sobrietà
tale avvenimento, vista la scomparsa di papa Bergoglio e i 5 giorni di lutto
nazionale imposti dal governo (questo lungo periodo di lutto non era mai stato
concesso finora tenendo conto della laicità garantita dalla nostra Costituzione
ma questo è un altro paio di maniche”).
Oltre alla rotondità dell’anniversario sono state molte le iniziative in gran
parte dello Stivale che non hanno mancato di citare anche un’altra situazione
che, per molti, rappresenta un vero e proprio caso di Resistenza dell’epoca
attuale: quella del popolo palestinese della Striscia di Gaza e della
Cisgiordania, contro il genocidio messo in atto dal governo sionista di Tel
Aviv.
La Resistenza partigiana in Italia infatti, nonostante si provi a descriverla
come un qualcosa messa in atto dai soli comunisti, è un movimento che interessò
e distrusse la vita di moltissimi ceti sociali che, in alcuni casi temevano
assai la falce e martello sulla bandiera rossa.