Convoglio Sumud è ufficialmente partito per Rafah
Il 9 giugno in migliaia di persone hanno lasciato la capitale Tunisi verso
Sousse e altre città, dove si prevede che altri si uniranno. I libici si
uniranno al convoglio in seguito, una volta attraversato il confine di Ras
Ajdir. Questo convoglio fa parte di un movimento globale per rompere l’assedio
di Gaza e fare pressione affinché cibo e aiuti arrivino nella Striscia. La
flottiglia Madleen potrebbe essere stata intercettata l’8 giugno, ma dal 9
giugno ne stanno arrivando migliaia.
La Palestina è sempre stata una prova di coscienza per la nazione, ed eccoci qui
a issare la bandiera della “Carovana della Resilienza” per trasformare questa
prova in un atto tangibile di liberazione. Fin dal primo momento, i nostri
sforzi si sono concentrati nel coordinare il lavoro congiunto per la Palestina,
per costruire il meccanismo di attuazione del convoglio e garantire l’accesso al
valico di Rafah, attraverso percorsi che iniziano con una pianificazione
dettagliata e terminano con un coordinamento sobrio e responsabile con tutte le
parti che possono facilitare il percorso del convoglio.
È importante per noi della Gioventù Nazionale Araba sottolineare quattro
pilastri fondamentali in questo contesto:
1. Ci impegniamo con tutti i nostri partner affinché il convoglio diventi uno
strumento per rompere l’assedio di Gaza e fermare la macchina di sterminio e
migrazione che minaccia l’esistenza del nostro popolo e della nostra nazione.
2. Stiamo lavorando con i nostri fratelli in Libia e in Egitto per spianare la
strada al convoglio e in questa cooperazione vediamo la pietra angolare per
raggiungere i suoi obiettivi.
3. Invitiamo le organizzazioni internazionali libere, i media e le potenze arabe
a unire gli sforzi per denunciare i crimini dell’occupazione e la complicità
della comunità internazionale nelle violazioni del diritto umanitario.
4. Il successo del convoglio rappresenta un punto di svolta nella battaglia per
spezzare la volontà sionista e invitiamo tutte le forze in azione a farne un
elemento determinante nell’equilibrio di forze per la liberazione della
Palestina.
Facciamo sapere al mondo che ogni giorno che passa sotto l’assedio di Gaza
accresce la nostra determinazione e che la volontà dei giovani della nazione
sarà il ponte verso la libertà.
Qual è il coordinamento tra il Convoglio della Resistenza e l’iniziativa Marcia
verso Gaza? Siamo partner attivi dell’iniziativa Marcia Globale verso Gaza e
della Freedom Fleet e operiamo come organismo di coordinamento globale che
unisce iniziative arabe e internazionali per unificare gli sforzi.
Qual è la strada per raggiungere Gaza? – La strada per Kalati: Tunisia: Capitale
→ Susa → Sfax + Gabès → Civili → Ras Jedir (in un giorno con punti di sosta e
propaganda)
Libia: Strada costiera, con fermate in 4 città (3 giorni / 2 notti)
Egitto: Camminiamo fino al Cairo (una notte) e poi al valico di Rafah
Perché ci impediscono di entrare in Egitto? Sono in contatto con le autorità
tunisine, la società civile, personalità libiche ed egiziane che sono in
contatto con i loro Paesi. E speriamo vivamente in autorizzazioni e agevolazioni
per questa missione umanitaria. Se non ottenessimo i permessi, il convoglio di
Bash starebbe partendo e dirigendosi verso il confine egiziano, e noi chiediamo
un attraversamento diretto. Il divieto è in vigore, ma questo non è un viaggio
turistico, è una carovana di lotta e solidarietà, e ogni passo rappresenta una
pressione internazionale sull’assedio.
C’è un coordinamento con le autorità di Tunisia, Libia ed Egitto?
Tunisia: Tutto procede normalmente, le nostre cose vanno bene e stiamo
rispettando tutti i requisiti legali tunisini.
Libia: Ottima comunicazione con la società civile e il Consiglio delle Tribù, e
l’accoglienza è buona.
Egitto: I tentativi di comunicazione ufficiale sono ancora in corso e non
abbiamo ricevuto una risposta ufficiale.
Altre carovane dal Marocco arabo? Il convoglio Bash parte dalla Tunisia, e i
nostri fratelli di Marocco, Algeria e Mauritania si uniscono a noi. Libici ed
egiziani dovrebbero unirsi a noi, ciascuno entro i confini del proprio Paese.
Questo il link per seguire il live tracking del convoglio
https://al-soumoud-convoy.com/
SEGUITE gli account Instagram taggati @Cjapalestine @Pal.actions_tn,
assicuratevi di dare visibilità a questo convoglio, che è stato per lo più
ignorato dai media internazionali, e soprattutto continuate a battervi per
Gaza.
Redazione Italia