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Napoli, al Molo Beverello un presidio per la Global Sumud Flotilla: “Rompiamo l’assedio a Gaza”
Napoli – 7 settembre 2025. Domenica 7 settembre alle ore 18.00 il Molo Beverello di Napoli ospiterà un presidio in solidarietà con la Global Sumud Flotilla , la flottiglia internazionale che si prepara a salpare per rompere simbolicamente e politicamente l’assedio a Gaza. L’iniziativa invita cittadine e cittadini a partecipare portando bandiere della Palestina, pentole e cucchiai per fare rumore, in un gesto collettivo che vuole dare voce a chi a Gaza vive da anni sotto blocco militare e privazioni quotidiane. Lo slogan scelto, “Per mare e per terra siamo la flotta dell’umanità” , sottolinea la natura globale del movimento: non una battaglia militare, ma un atto di resistenza civile e nonviolenta che lega porti e piazze di tutto il mondo. Il presidio napoletano sarà uno dei momenti pubblici di mobilitazione che accompagneranno la partenza della flottiglia, composta da attivisti, ong, associazioni e singole persone impegnate nella difesa dei diritti umani. Con questo gesto, Napoli ribadisce il suo ruolo di città aperta e solidale, capace di far risuonare la sua voce contro ingiustizie e oppressioni. Per informazioni:  http://globalsumudflotilla.org Lucia Montanaro
Lasciateli passare! Palermo dalla parte della pace, della giustizia e della libertà dei popoli
“La nostra solidarietà alla Freedom Flotilla e la nostra condanna dell’aggressione israeliana in acque internazionali”, questo il sottotitolo del comunicata stampa – che di seguito pubblichiamo – della Biblioteca delle donne e centro di consulenza legale UDIPalermo. Con l’occasione diamo comunicazione dell’iniziativa spontaneamente promossa per oggi pomeriggio alle 17:00 dinanzi la Pefettura in via Cavour[RedPA] Esprimiamo la nostra profonda indignazione e la nostra vicinanza all’equipaggio della nave Madleen della Freedom Flotilla, sequestrata con la forza dalle forze armate israeliane mentre trasportava aiuti umanitari verso Gaza, in missione civile di solidarietà e pace. L’attacco — avvenuto in acque internazionali — costituisce un atto illegale, una violazione flagrante del diritto internazionale e degli ordini vincolanti della Corte Internazionale di Giustizia, che impongono il libero accesso umanitario alla popolazione palestinese sotto assedio. Condanniamo senza ambiguità l’uso della forza militare contro volontarie e volontari disarmati, il sequestro arbitrario delle persone a bordo, il sabotaggio di comunicazioni, l’uso di droni e sostanze irritanti contro civili inermi, l’imposizione di visioni unilaterali della violenza, e l’arrogarsi il diritto di esercitare giurisdizione su atti di solidarietà e di disobbedienza civile internazionale. La nostra posizione è chiara: portare latte in polvere, medicine e cibo a chi è sotto assedio non è un crimine. Lo è, invece, continuare a negare aiuti umanitari, colpire ospedali, scuole, campi profughi e infrastrutture vitali, provocando fame, sete e sofferenze atroci tra civili innocenti, in primis donne, bambini e bambine. In questa nuova escalation di violenza coloniale, Israele mostra ancora una volta totale disprezzo per la legalità internazionale e agisce nella complice inerzia di una comunità internazionale che tace, volta lo sguardo o, peggio, giustifica. Siamo donne impegnate per la pace e la giustizia, per una cultura della vita, per la responsabilità collettiva contro l’indifferenza. Per questo siamo vicine a chi oggi si oppone a un sistema oppressivo che disumanizza e annienta e riconosciamo negli atti di disobbedienza civile nonviolenta una pratica politica alta, capace di sfidare il potere con coraggio, cura e visione. E ci uniamo con forza al grido che attraversa il mondo: LASCIATELI PASSARE. Non c’è pace senza giustizia. Non c’è giustizia senza libertà. BIBLIOTECADELLEDONNEUDIPALERMO Redazione Palermo