Johan Galtung: per una prospettiva pedagogica sui conflitti, la violenza, la pace
Per una prospettiva pedagogica sui conflitti, la violenza, la pace.
Johan Galtung era un sociologo e matematico noto per i suoi studi sulla pace e
la risoluzione dei conflitti. È considerato uno dei fondatori della ricerca
sulla pace e ha sviluppato la teoria della “trasformazione dei conflitti”. Fece
il carcere come obiettore di coscienza e fu molto importante per lui il contatto
con il noto pedagogista Danilo Dolci.
Questo valido e significativo trattato di Salvatore Deiana, Trasformare i
conflitti, promuovere la pace. Per una lettura pedagogica della proposta
nonviolenta di Johan Galtung [1], con lo specifico e puntuale contributo di
Erika Degortes, è volto prevalentemente a rendere fruibile il pensiero del
grande sociologo Johan Galtung in termini e in aspetti pedagogici del sapere.
La Risoluzione e il Trascendimento e la Trasformazione dei conflitti e delle
controversie per riuscire a costruire la pace in ogni contesto comunitario e
sociale e a livello planetario.
La proposta teorica e pratica elaborata da Galtung si costituisce esplicitamente
entro un campo di studi di azione e di educazione avente come oggetto la pace ed
è volta ad affrontare i conflitti in un’ottica di trascendimento e
trasformazione nonviolenta e a cercare di costruire la pace prima di tutto con
mezzi pacifici.
L’importanza di un approccio nonviolento per travalicare le illogiche dinamiche
belliciste e militaresche.
Questo approccio può rivelarsi perciò utile ed efficace, proprio per affrontare
e superare le dinamiche della violenza, confrontarsi con concezioni diverse,
come le proposte di matrice nonviolenta e cercare di comprendere come queste si
pongano rispetto alla violenza e alla guerra e la loro alternativa positiva,
ossia la pace
Johan Galtung, noto sociologo e studioso norvegese che ha dedicato la sua intera
vita ai temi della pace, ha sviluppato una teoria sulla risoluzione dei
conflitti e la costruzione della pace che enfatizza l’importanza di trascendere
i conflitti piuttosto che semplicemente risolverli.
La gestione costruttiva e con dinamiche di nonviolenza di tutti i conflitti,
tramite approcci di creatività, attraverso l’empatia, per costruire e creare la
pace a ogni livello della società e in ogni contesto mondiale.
Nella Teoria dei conflitti, Galtung sostiene che i contrasti e le controversie
sono inevitabili e possono essere positivi se gestiti in modo costruttivo.
Tuttavia, se non gestiti bene, possono degenerare in violenza e odio e
distruzione.
Trascendere i conflitti significa per Galtung che, per creare la pace, è
necessario superare e oltrepassare i conflitti stessi, ovvero andare oltre la
semplice risoluzione della controversia e del dissidio e del contrasto e
lavorare per creare relazioni positive e di giustizia sociale in ogni parte del
mondo e della società a partire dalle singole individualità e dai vari e
molteplici ambiti comunitari.
Tutto questo portato di idee e ideali richiede empatia ossia comprendere le
prospettive e le esigenze di tutte le parti coinvolte, con creatività per
trovare soluzioni innovative che soddisfino le esigenze di tutte le parti e i
soggetti in questione, tramite nonviolenza al fine di utilizzare metodi
nonviolenti per risolvere i conflitti.
La Costruzione della pace secondo Galtung enfatizza l’importanza di costruire
l’accordo attraverso la creazione di relazioni positive e di giustizia sociale.
Tutto questo apparato di ideali e di contenuti sociologici e educativi richiede
varie componenti pedagogiche.
Il dialogo al fine di promuovere l’interscambio dialogico e la comunicazione tra
le parti coinvolte e favorire la cooperazione e la collaborazione tra le parti
tramite il potenziamento, ossia il rafforzare le capacità e le competenze dei
soggetti coinvolti.
In sintesi, la teoria di Galtung sulla risoluzione dei conflitti e la
costruzione della pace enfatizza l’importanza di trascendere i conflitti e
lavorare per creare relazioni positive e di giustizia sociale.
Teoria della trasformazione dei conflitti di Galtung. Come trascendere il
disappunto e il dissidio e il contrasto che possono condurre all’odio e
trasformarsi in varie tipologie di violenza.
Questa teoria comporta il conflitto come opportunità. Galtung vede i conflitti
come opportunità per il cambiamento e la crescita, piuttosto che come problemi
da risolvere.
Secondo Giovanni Salio, noto collaboratore di Galtung, possiamo distinguere
principalmente che esistono tre approcci ai conflitti come la gestione dei
conflitti stessi, ossia gestire le controversie per ridurre la violenza e i
danni e la risoluzione dei conflitti e contrasti e controversie finalizzata a
risolvere i conflitti eliminando le cause sottostanti. La Trasformazione dei
conflitti consiste invece nel trasformare i conflitti, i contrasti e le
controversie in opportunità per il cambiamento positivo e la crescita.
E molto importante per il suo assetto teorico e pratico la Pace positiva.
Galtung distingue tra “pace negativa” (assenza di violenza) e “pace positiva”
(presenza di giustizia, uguaglianza e benessere).
Creare la pace secondo Galtung tramite l’empatia e l’approccio creativo tra
tutti i soggetti e le parti in disaccordo e in contrasto.
Risulta necessario capire le cause dei conflitti e identificare le cause
sottostanti dei contrasti per poterle affrontare, inoltre sviluppando l’empatia,
promuovendo la comprensione e l’accordo tra le parti in disaccordo.
Tutto questo con la creazione di soluzioni appunto creative al fine di trovare
soluzioni innovative e trasformative e creative per risolvere i conflitti.
Per Galtung è precipuo costruire la pace, ossia lavorare per costruire una pace
duratura e sostenibile, basata sulla giustizia e sulla cooperazione.
La teoria di Galtung sulla trasformazione dei conflitti e la creazione della
pace è stata influente nel campo della ricerca sulla pace e della risoluzione
dei conflitti a ogni livello della società e delle istituzioni.
Per una lettura pedagogica della proposta nonviolenta di Johan Galtung, possiamo
considerare i seguenti punti chiave.
Per esempio l’Educazione alla pace, ossia l’approccio di Galtung può essere
visto come un modello educativo per promuovere la pace e la risoluzione
nonviolenta dei conflitti, attraverso lo Sviluppo di competenze e l’enfasi sulla
creatività, l’empatia e la nonviolenza che può essere utilizzata per sviluppare
competenze sociali ed emotive negli studenti, con il tramite dell’Analisi
critica dei conflitti, perchè l’approccio di Galtung può essere utilizzato per
analizzare criticamente i conflitti stessi e comprendere le loro cause profonde.
Promozione della giustizia sociale oltre le dinamiche di guerra e di violenza e
di odio.
L’enfasi sulla giustizia sociale e sulla costruzione della pace può essere
utilizzata per promuovere la consapevolezza e l’impegno per la giustizia sociale
e la cooperazione tra persone e genti e popoli e minoranze.
Attività pedagogiche possibili. Tramite la cooperazione e la progettualità di
empatia e di contesti di creatività.
Obiettivi pedagogici. Per rendere la pace fruibile e auspicabile attraverso il
sapere formativo e educativo e in buona sostanza pedagogico.
Gli obiettivi pedagogici consistono in questi aspetti tra cui sviluppare
competenze sociali ed emotive e promuovere l’empatia, la creatività e la
nonviolenza, per agevolare la consapevolezza critica per analizzare criticamente
i conflitti e comprendere le loro cause profonde e favorendo l’impegno per la
giustizia sociale e così promuovere la consapevolezza e l’impegno per l’equità a
tutti i livelli della società e la costruzione della pace in ogni contesto.
In sintesi, l’approccio di Galtung può essere utilizzato per promuovere
l’educazione alla pace e la risoluzione nonviolenta dei conflitti, sviluppando
competenze sociali ed emotive e promuovendo la consapevolezza critica e
l’impegno e la cooperazione tra popoli e genti e minoranze e per una risoluzione
delle guerre e dei genocidi in atto nel mondo.
[1] Edizioni ETS, Pisa 2025.
Laura Tussi